Caro direttore,

mi vedo costretto, mio malgrado, a fare qualche considerazione sul clima ‘ rissoso’ che ‘ i mestieranti della politica locale’ (quelli che si ricordano del comune ogni cinque anni) stanno cercando di creare. L’altra volta, anche per mia ingenuità, gli è andata bene. Questa volta sono convinto le cose andranno in maniera diversa.

Il Movimento Civico Comunità e Futuro ha inteso proporsi alla popolazione con un programma di cambiamento radicale.

Adeguato ad affrontare i gravi problemi che pesano sulla comunità: disoccupazione giovanile, crisi delle attività artigianali e del piccolo commercio, spopolamento ed invecchiamento della popolazione. Servizi inefficienti e costosi.

Il nostro è un programma innovativo pensato e costruito per cercare di risollevare le sorti della nostra comunità ed assicurarle un futuro.

Quoziente familiare ed equità sociale. Abbassamento della pressione fiscale. Efficientamento della gestione dei servizi. Produzione di energia rinnovabile. Risparmio dei consumi idrici. Ristrutturazione del servizio di raccolta dei rifiuti. Nuovo welfare della cultura e della prossimità. Riqualificazione del centro storico. Ecco in sintesi i punti qualificanti del nostro programma.

Su questo programma abbiamo avviato un confronto con le persone. I riscontri sono positivi. I consensi attorno alla proposta altamente positivi. Continueremo il nostro lavoro nei prossimi giorni intensificando l’incontro con l’opinione pubblica.

A fronte di questo, da parte di opinionisti appartenenti ad altre liste ( di cui non è dato sapere per l’utilizzo improprio dei social ridotto a verminaio) ci sono continui tentativi di delegittimare la mia persona. Facendola apparire ciò che non è. Cercando di farne una caricatura.

Il tentativo è quello di delegittimarmi come persona. Ma la cosa non mi preoccupa più di tanto.

►    Se fossi stato quella caricatura di persona senza autonomia non avrei abbandonato il comodo posto di Vicesindaco. E non avrei fatto certe scelte che altri non hanno fatto. 

►    Se fossi stata quella caricatura non avrei nella vita privata professionale e di lavoratore della terra raggiunto i risultati che ho raggiunto.

Lo scoop di oggi: Gianfranco burattino in mano ad un burattinaio. Cosa si inventeranno nei prossimi giorni? Staremo a vedere. Sappiamo bene e per certo di chi é la fervida fantasia di chi lo ha partorito.

Come fidarsi di persone che usano i social per lanciare la pietra e nascondere la mano,  dei  Dr Jekyll e Mr Hyde:che popolano il sottobosco della politicume locale.

Io sono e rimango geloso della mia autonomia morale ed intellettuale e di quello del gruppo cui mi onoro di appartenere.  Noi ci mettiamo il programma. E per questo non abbiamo timori a confrontarci. Con chiunque.

Per quanto mi riguarda, abituato ad esercitare un giudizio critico sulle cose, so riconoscere il buono che c’è in ognuno. Certo che mi sono confrontato, a dire il vero lo faccio da anni, con persone che hanno visioni diverse ed articolate rispetto a quelle mie. Aggiungo che mi confronto quotidianamente anche con i giornali, con i telegiornali. E talvolta prendo spunto dalla lettura di testi impegnativi inerenti la programmazione territoriale e regionale facendo dell’assistenza alle imprese parte del mio mestiere.

Non ho la pretesa di essere originale. Mi piace copiare, se nel caso, le idee buone e sperimentate da altri. Però se accetto le idee degli altri devo convincermi che esse sono migliori delle mie.

Ma da qui ad essere burattino c’è ne passa.

La posta in gioco è troppo seria per perdere tempo. Se altri hanno da dire qualcosa lo facciano. Ma sui programmi.

Lo schema della calunnia ha funzionato in qualche altra occasione. Ma la fine che ha fatto il paese lo vediamo giorno per giorno.

Oggi la pochezza di chi non ha programma ma solo la sua faccia da presentare (dando per scontato che lo sia) è emersa in tutta la sua dimensione.

Ma fatevene una ragione: non mi farò intimorire. Io confido nelle persone che sapranno scegliere con saggezza la strada del bene comune.