17/5/2018 ● Caro Direttore
Una società locale fortemente divisa e spaesata. Azione: equità e lotta agli sprechi
Caro
direttore,
sollecitato dal commento a caldo, pubblicato su Fuoriportaweb,sulle 5
liste civiche che concorreranno nelle prossime elezioni comunali del 10 giugno,
mi sento in obbligo di intervenire sviluppando delle brevi considerazioni sul
un loro possibile significato politico.
La
presentazione di 5 liste , al di là del risultato elettorale, sin da adesso
alcune cose c’è lo dicono.
Innanzitutto, confermano il dato di una società locale fortemente
divisa e
spaesata. La nostra comunità
appare come una grande disgregazione sociale
che interroga tutti sul come e perché si è giunti a questo punto, e
sfida, soprattutto la politica ed i politici ( quindi, anche, il sottoscritto
ed il suo gruppo), a tentare di elaborare visioni condivise sulle cause e
sui rimedi. Naturalmente partendo da chi e cosa si vuol rappresentare.
Inoltre, forte è il rischio che il nuovo Consiglio Comunale avrà, in ogni caso, una maggioranza a bassa legittimazione democratica. Come è noto la legge maggioritaria assegna Il 60% al vincitore a prescindere dai voti che prenderà.
Dunque, dipenderà molto dal nuovo Sindaco e dalla maggioranza se si riuscirà ad evitare il prevalere della logica della ‘dittatura della maggioranza e dell’uomo solo al comando, che ha caratterizzato l’amministrazione uscente.
Tornando al numero delle liste è evidente una responsabilità grave di quei ‘capi’ politici, i quali nel comporre le liste hanno posto come condizione imprescindibile per avviare qualsiasi discorso la individuazione preliminare del candidato Sindaco relegando a fatto secondario o del tutto marginale il programma (cosa a cui dedicare qualche ora di confronto nel migliore dei casi) e la qualità della squadra.
In
questo modo coloro che hanno preso l’iniziativa hanno agito, forse senza
volerlo, come causa aggravante della grande disgregazione che avrebbero dovuto
combattere con l’innovazione politico-culturale ed organizzativa. Le 5 liste, se
questo è vero, sono il certificato del fallimento di una politica che invece di
unire divide.
Adesso è concreto il rischio che questa tornata elettorale possa configurarsi come ‘occasione persa’ per riconnettere l’azione amministrativa al bene comune attuando una netta discontinuità con la prassi amministrativa di questi ultimi anni.
Certo, per quanto possibile il movimento civico costruito attorno a “Comunità e Futuro” cercherà di impegnarsi per evitare che questo possa accadere. Rifiutando la logica della personalizzazione che sembra sia prevalsa in questa prima fase.
Tenendo ben presente che la buona politica si rivela ed attua se stessa quando
assume la responsabilità di lavorare per il bene comune sacrificando ad essa
ambizioni personali o presunte ‘appartenenze’.
Da
questo punto è bene sottolineare che noi viviamo in uno scenario difficile che è
segnato dai morsi di una crisi economica risultata devastante per le condizioni
economiche delle famiglie e le prospettive dei giovani che è all’origine della
ripresa di una fuga migratoria e l’invecchiamento demografico. Fenomeni rispetto
ai quali la politica locale, purtroppo, ha opposto ricette assolutamente
inadeguate prese in prestito dalla bassa
cucina clientelare e
dall’idiotismo municipalista.
Il nostro programma come strategia di medio lungo periodo parte da queste premesse per proporre politiche coraggiose ed innovative finalizzate a risollevare, per quanto possibile, le sorti della nostra comunità con un occhio di riguardo verso le persone e famiglie che hanno maggiori difficoltà. Dunque: equità e lotta agli sprechi saranno punti qualificanti della nostra azione. Forti di queste convinzioni ci apprestiamo ad aprire un ‘grande dialogo sociale’ augurando a tutti una serena e utile campagna elettorale.
GIANFRANCO DEL PESCHIO
Candidato Sindaco del movimento civico “Comunità e Futuro per Guglionesi"