28/4/2018 ● Eventi
3 maggio, teatro comunale: "Digiunando davanti al mare"
Un progetto di Giuseppe Semeraro drammaturgia di Francesco Nicolini regia
di Fabrizio Saccomanno con Giuseppe Semeraro produzione Principio Attivo Teatro
Un capolavoro teatrale che l'associazione Chorus Line ha deciso di curare
direttamente dopo aver toccato con mano tutta la sua bontà...
Inutile ribadire che, la figura di Danilo Dolci, sfugge a qualsiasi tentativo di
classificazione: poeta, intellettuale, pedagogo, sociologo, educatore,
architetto ed instancabile attivista della ‘non violenza’. Dopo un breve viaggio
in Sicilia a metà degli anni trenta, quando era ancora adolescente, decide di
tornarvi in età matura per di mettersi al fianco degli ultimi, dei diseredati,
dei ‘banditi…’ (come li chiamava egli stesso), per dare loro forza, coscienza,
dignità… Convito com’era che, più miserie messe insieme, potessero costituire
una vera forza!
Agli inizi degli anni cinquanta si trasferisce nella Sicilia occidentale (Trappeto,
Partinico –PA-) dove promuove lotte nonviolente contro il potere mafioso…, il
sopruso ed il sottosviluppo… a favore del lavoro e dei diritti di intere classi
sociali (pescatori…, contadini.., braccianti…), i quali non avevano neppure per
la sopravvivenza…
Il 14 ottobre del 1952, infatti, a Trappeto (PA), Danilo Dolci dà inizio alla
prima grande protesta nonviolenta…: il digiuno sul letto di Benedetto Barretta,
un bambino morto per denutrizione...!!! Dopo aver attirato l'attenzione della
stampa, lo sciopero viene interrotto quando le autorità si impegnano
pubblicamente ad eseguire alcuni interventi urgenti…, come la costruzione di un
impianto fognario... e la sistemazione di strade… Siffatto impegno sociale gli
varrà il soprannome di "Gandhi italiano" - rivolto in quegli anni anche al
grandissimo filosofo non violento Aldo Capitini - che forse conosciamo meglio…
Sempre in quegli anni con i pescatori, i contadini, i braccianti ed i
disoccupati… realizza una radio, un asilo, una diga, l’Università Popolare… ed
un numero sconsiderato di progetti culturali… Il suo attivismo gli valse due
candidature a premio Nobel per la pace ed il riconoscimento a livello
internazionale del suo operare.
Dalle vicende umane di questo ‘gigante dimenticato…’, gli amici salentini di
‘Principio Attivo Teatro’, hanno creato un capolavoro teatrale, appunto, che
tenta non solo di raccontare i momenti più importanti della sua vita, ma di
evocarli col corpo nudo del teatro, nel tentativo di rimettere al centro del
dibattito alcuni grandi fondamentali ed importantissimi temi…, che oggi sembrano
sempre più sfuggire all’attenzione generale!
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