5/4/2018 ● Politica
Regionali Molise 2018: il manifesto politico-programmatico del PD Basso Molise
La federazione PD del Basso Molise intende contribuire alla stesura del
programma politico in occasione del rinnovo del Consiglio Regionale della
regione Molise.
La seguente proposta viene fuori da una sintesi di dibattiti, approfondimenti e
studio fatto, negli ultimi anni, all’interno del territorio di competenza della
scrivente Federazione.
Abbiamo puntato l’obiettivo principalmente su temi che investono direttamente il
territorio, le sue peculiarità, le sue necessità, potenzialità e ricchezze.
Abbiamo, quindi, deciso di dividere la nostra proposta in 7 punti programmatici
che andranno ulteriormente approfonditi durante la campagna elettorale.
SANITA’. L’obiettivo prioritario è quello di aprire il Pronto Soccorso a
Larino alleggerendo quello di Termoli. E’ nota a tutti la cronaca degli ultimi
anni che ha visto fortemente penalizzato il territorio basso molisano sulla
questione sanitaria. Riaprire il presidio a Larino, significa, principalmente,
ridare un servizio di assistenza ad un territorio vasto che oggi è fortemente
depotenziato. L’intera operazione è possibile attuando il decreto Balduzzi,
sapendo coglierne i particolari e redistribuendo il servizio sull’intero
territorio regionale in parti eque. L’impegno fin qui messo in campo,
dall’attuale amministrazione, è stato necessario per uscire da un periodo di
forte risanamento economico e strutturale della sanità. Non quindi slogan
elettorali di sanità pubblica ma una necessaria fase nuova, capace di rimettere
al centro la qualità del servizio sanitario regionale e abbattere i costi al
cittadino.
SNELLIMENTO APPARATO AMMINISTRATIVO. Cominciamo la nostra analisi da un
assunto fondamentale. Una regione di poco più di 300mila abitanti non può essere
organizzata con 136 Comuni, due province, seppur depotenziate ma non abolite,
una Regione, più tutte le strutture sub regionali. E’ troppo. La nostra proposta
è semplice e pone le basi per una seria e lungimirante riorganizzazione
territoriale. Siamo l’unica regione d’Italia che non ancora recepisce la legge
Delrio sulla fusione dei Comuni. Proponiamo di farlo. Proponiamo, quindi, di
offrire l’opportunità a due o più comuni di unirsi sotto l’aspetto politico in
prima battuta, per poi costruire l’unità anche territoriale. La Regione Molise
dovrà stanziare gli incentivi per poter favorire le fusioni e dovrà stabilire il
regolamento referendario per poter dare l’ultima parola agli abitanti coinvolti
nel processo di fusione. Non intendiamo, pertanto, ridisegnare a tavolino la
nuova morfologia socio/politica della regione, ma vogliamo che siano i territori
protagonisti del loro cambiamento. Non vogliamo in alcun modo cancellare la
storia dei territori, ci candidiamo a scriverne il futuro.
LAVORO. Obiettivo fondamentale è la ristrutturazione dei consorzi
industriali. Devono essere più snelli, al servizio dello sviluppo economico e
devono creare interessanti opportunità per le aziende che operano e per quelle
che intendono insediarsi. Senza dimenticare la morfologia della nostra regione,
è necessario risvegliare anche l’economia dei piccoli centri. Per questo
proponiamo di inizializzare i territori allo spirito cooperativistico. Non è
utopia mettere insieme le persone, le attività, le idee, per contribuire allo
sviluppo sociale ed economico dei territori in cui si abita. Infine, la fabbrica
del turismo. Abbiamo mare e montagna. Primi interessanti passi sono stati fatti.
Bisogna riorganizzare il territorio, migliorare i servizi ed aprirsi al mondo.
ACQUE. Fatta con istituzione dell’Egam, la riforma del sistema idrico
integrato ma da solo non basta; e necessario a nostro avviso un ruolo diverso
degli enti locali nella gestione del servizio idrico integrato e inoltre va data
una sistemazione a Molise acque l’azienda speciale senza un consiglio di
amministrazione e un direttore dopo il progetto di riordino annunciato.
AMBIENTE. Dopo il parco del Matese occorre pensare a Civitacampomarano e la
sua frana per salvaguardare l’orgoglio di una popolazione, ripensare alla pesca
sportiva dopo azzeramento dei fonti destinati e la legge regionale 10/2016.
CULTURA. Molise Cultura va rivista dopo la esternalizzazione e la
creazione della fondazione; inoltre la creazione della Fondazione Molise
Università va vista in consiglio Regionale , una cosa di tale portata non può
passare in sordina e con la sola Giunta ; inoltre riteniamo opportuno che il
Molise deve aderire al Fus (fondo unico per lo spettacolo) e rilanciare i sui
siti.
INFRASTRUTTURE E MOBILITA'. LA FERROVIA del Molise per tratti inesistenti
va rivitalizzata e soprattutto potenziata almeno dal punto di vista turistico
(vedi Abruzzo); La tratta Campobasso Isernia Roma definita da Legambiente la
tratta più vetusta di Italia per i convogli con notevoli disagi per i passeggeri
va salvaguardata ; va data una occhiata alla faccenda Porto di Montenero di
Bisaccia dove manca ancora il collaudo delle opere dietro una vicenda penale che
vede vari indagati e la struttura ancora ferma.
Su trasporto pubblico ancora una volta si assiste alla bocciatura della
procedura del bando regionale, essa va rivista e sollecitata ancora ferma da
lungo tempo. Infine va affrontato una volta per tutto il problema della carenza
idrica nel basso Molise
Ci sono migliaia di cittadini nella zona tra Termoli, Campomarino, Nuova
Cliternia, Larino, Portocannone, Guglionesi, San Martino in Pensilis e Ururi
alla prese con problemi di approvvigionamento d’acqua per uso domestico
soprattutto nei mesi estivi e per dire ancora la problematica della diga ancora
senza collaudo
Nuovo impulso attuativo va dato, dopo approvazione in Giunta regionale al Piano
regolatore Portuale di Termoli attraverso una visione strategica per lo sviluppo
dello scalo per dare nuovi flussi turistici e commerciali all’area.
Forte impulso va dato nel nuovo programma politico regionale al rilancio della
“Stratega di sviluppo urbano integrato” con azioni integrate per far fronte alle
sfide economiche, ambientali, demografiche e sociali che si pongono nelle aree
urbane tenendo conto dell’esigenza di promuovere collegamenti tra eree urbane e
rurali. Il POR FESR FSE (delibera giunta regionale n. 56 del 24.02.2016)
sostiene una strategia territoriale trasversale rivolta ad intero territorio e
in particolare a nostra area urbana di Termoli: Termoli, Campomarino, San
Giacomo, Guglionesi
Non possiamo non discutere e chiudere il discorso area infrastrutturale sulle
opportunità delle ZES (zone economiche speciali) e sulle opportunità che esse
costituiscono per le aree portuali. La nostra regione è stata inserita ad ultimo
momento insieme ad Abbruzzo nel decreto del sud e sono previsti lo stanziamento
di circa 200 milioni di euro da utilizzare tra il 2018 e il 2020, occasione da
non perdere e su cui puntare la discussione.
Certo sono solo alcuni punti ma vogliamo iniziare a discutere dei temi e
contenuti in questa campagna elettorale e provare e dare e credibilità al nostro
territorio e alla nostra gente.
Termoli li 29 marzo 2018
Il segretario di Federazione - la Segreteria di federazione Basso Molise