29/3/2018 ● Elezioni
Regionali Molise 2018, Gabriella Fiocco (MN): "Costruire e cambiare"
Poche parole di presentazione, sono Gabriella Fiocco, sono sposata ed ho due
figli insegno ormai da quindici anni e condivido con i miei colleghi e colleghe
docenti la passione per un lavoro bellissimo a contatto con la parte migliore
della società, i giovani.
Perché ho voluto prendere parte alle Regionali e interessarmi più da vicino alla
politica?
Intanto perché penso che sia dovere di ogni buon cittadino interessarsi al bene
comune, credere che una regione piccola ma ricca di tante e variegate bellezze
paesaggistiche, culturali, economiche, prodiga di tante belle menti non possa
rimanere il fanalino di coda del resto dell’Italia e abbia invece la forza di
guardare lontano.
Una donna come me, poi, abituata a confrontarsi con il mondo dei giovani per
ragioni di lavoro, credo abbia il compito certo di formare menti, di stimolarle
alla riflessione, ma abbia anche il dovere di ridare fiducia nelle Istituzioni,
senza le quali non si va da nessuna parte, e di lavorare affinché i nostri
ragazzi e le nostre ragazze guardino con fiducia al futuro della nostra terra,
al loro futuro e si interessino della loro regione per farla crescere e rendere
competitiva, piuttosto che essere costretti ad andarsene via. Quella deve
essere, semmai, una libera scelta.
Anche il fatto di essere donna, nella nostra regione, deve poter significare per
tutte riconoscimento di competenze, capacità, risorse, energie da poter mettere
in campo in ogni ambito avendo come meta da perseguire non il vantaggio
personale, ma un obiettivo più grande che comprenda il bene dell’intera
collettività.
Vorrei che si ridesse valore al bene comune, alla cosa pubblica, in sostanza
alla politica vera, quella capace di avvicinare le persone per farle sentire
parte di una collettività in cui ciascuno ha un peso e possa partecipare di
quella parte di felicità, di benessere, cui ognuno ha diritto.
Mi auguro che con grande senso civico si scelga di cambiare una storia, quella
di una regione di cui non si conoscano solo i confini, perché incastonata tra i
ben più noti Abruzzo, Lazio, Campania e Puglia, ma emergano l’operosità della
sua gente, una cultura da valorizzare, una produzione artigianale di qualità da
esportare, un’agricoltura da sostenere con forza per farne eccellenza in Italia
e nel mondo.
Non si può rimandare più a un domani ciò che con forte dedizione e voglia di
fare si può conseguire.
La mia inesperienza, si potrebbe obiettare, costituisce un limite, ebbene
rispondo che si può non sapere, tuttavia occorre avere voglia di imparare,
perché è la passione che ci renderà competenti, attenti ai bisogni, protagonisti
nella costruzione di qualcosa di buono che resterà come bene da custodire e
alimentare nel tempo, ben oltre la singola vita di ciascuno di noi.
Che senso avrebbe la nostra vita sociale? Non può essere tutto panta rei,
tempo che scorre e cancella.
E’ tempo di costruire e cambiare: “Rinnovando la politica rinnoveremo il
Molise”.
A tutti gli altri candidati del nostro paese auguro una buona campagna
elettorale.