27/3/2018 ● Caro Direttore
Chi si candida al Comune perché lo fa…
Caro Direttore,
il dibattito politico locale torna ad essere vivace con l’approssimarsi delle
elezioni comunali. Il susseguirsi di elezioni a livello nazionale e locale
alimenta progressivamente la discussione e la partecipazione popolare a cui non
dobbiamo sottrarci, se avvertiamo forte il senso di appartenenza alla comunità e
il desiderio di prestare un contributo, in un momento difficile in cui il paese
risente fortemente gli effetti di una crisi generale.
E’ necessario semplificare e pacificare il quadro politico locale.
E’ il tempo di alzare i muri contro personalismi, individualismi e inutili
attribuzioni di responsabilità.
Pur augurandomi che le prossime elezioni regionali diano una giusta
rappresentanza a Guglionesi, auspico che le stesse non costituiscano presupposto
per una ulteriore frammentazione del quadro politico locale.
Abbiamo bisogno di guardare oltre… “la democrazia vive di impegno nel presente…
e … occorre preparare il domani”. (Discorso di fine anno del Presidente della
Repubblica).
Il domani è fatto di confronto e di proposte per una comunità partecipativa e
solidale basata su un patto sociale che va consolidato giorno per giorno con un
impegno virtuoso.
E’ necessaria una “visione del futuro”, in un mondo in cui la “velocità delle
innovazioni è incalzante” ed è “necessario interpretare e comprendere le cose
nuove”.
Dobbiamo quindi essere pronti a questa sfida che richiede l’impegno di tutti, in
uno sforzo di condivisione che metta al centro le problematiche del territorio e
delle persone e dia fiducia ai giovani, in un contesto difficile dal punto di
vista lavorativo, culturale, sociale, dell’uguaglianza nelle opportunità.
Non scherziamo quindi… lasciamo che certi dibattiti rimangano nei confini di un
naturale e dialettico confronto elettorale, ma guardiamo lontano….
Per fare questo Guglionesi deve rafforzarsi al suo interno.
Uno sviluppo senza regole, slegato dal territorio ha prodotto risultati negativi
sul sistema economico delle piccole comunità e sul tessuto sociale.
Dobbiamo scoprire e valorizzare la vocazione produttiva del nostro territorio,
diventare alleati delle piccole imprese, ricercare soluzioni e risorse per
aiutarle ad essere competitive in un sistema che privilegia il mondo delle
grandi imprese e pianificare una politica strategica sulla cultura e turismo in
chiave competitiva.
Bisogna stimolare rapporti virtuosi con l’Università e gli enti di ricerca,
contribuire alla formazione per la realizzazione di prodotti e servizi di
qualità, ricreare speranza e fiducia.
E' necessario confrontarsi concretamente con le Associazioni e le Istituzioni
locali per soddisfare le necessità legate alla crisi sociale ed economica nella
logica del principio di sussidiarietà.
Per fare questo abbiamo bisogno di fare squadra con persone disposte a mettere
in campo passione, lavoro, senso di responsabilità, competenze e capacità di
interpretare e comprendere la realtà in cui viviamo, individuando soluzioni
idonee che non possono prescindere dal coinvolgimento della comunità.
E’ necessario l’impegno di tutti, donne e uomini, che vogliano condividere
questo percorso e che sentono di aiutare i propri figli a recuperare il senso di
appartenenza alla Nostra comunità, a spendere idee per il proprio paese, ad
incentivare i giovani a non considerare il paese un luogo da abbandonare ma un
punto su cui far convergere i propri ideali e interessi in uno sforzo collettivo
che porti tutti ad uscire dal proprio interesse privato e guidarlo verso il bene
comune.
Antonio Tomei