13/3/2018 ● Cultura
"Dagli uomini ai quaquaraquà" in tempi moderni.
Mai come in questo momento storico ,il pensiero dello scrittore siciliano
Leonardo Sciascia , sulla sua personale classificazione del genere umano, trova
uno sconfortante riscontro .
Lo scrittore infatti, nel libro "IL GIORNO DELLA CIVETTA" definisce l'umanità
divisibile in cinque categorie di appartenenza , ben distinte tra loro, nelle
quali è possibile misurare lo spessore nella scala dei valori morali, etici e
della personale dignità, di ogni essere umano.
GLI UOMINI, I MEZZ'UOMINI, GLI OMMINICCHI, I PIGLIANCULO ed I QUAQUARAQUÀ.
Il titolo in cui si è catalogabili, badiamo bene, non siamo noi a stabilirlo ma
bensì il nostro modo d'essere , di agire e pensare.È un'attribuzione quasi
sempre invariabile , nel senso che se si nasce uomo, raramente si diventa
mezz'uomo o omminicchio.. come dire Se nasci tondo non puoi morir quadrato.
Veniamo ora alle caratteristiche principali di ciascun profilo elencato in
precedenza.
GLI UOMINI:
Hanno ideali , valori e rispetto del prossimo e del loro pensiero .
Sono Uomini coloro i quali pur riconoscendo le proprie qualità non amano
sentirsi né definirsi dei privilegiati , preferendo invece un confronto alla
pari con gli altri.
Ad un UOMO è possibile chiedere tutto , mentre egli diversamente non chiede
nulla.
È un dato di fatto che a tale specie appartengano soggetti in via d'estinzione .
Ai MEZZ'UOMINI appartengano quegli individui che spesse volte dubitano di se
stessi. Non sono sempre in grado di prendere una decisione ferma ed
immediata,tant'è che se potessero lascerebbero che fossero altri a decidere al
loro posto, ma pronti a criticare chi prende iniziative.
Veniamo dunque agli OMMNICCHI.
La peculiarità di tale specie è quella di vivere nell'ombra, ci sono ma non si
vedono, né tanto meno si fanno sentire, ma nel contempo tramano alle spalle di
tutti pur di riuscire a sopravvivere.
Delegano ad altri l'incombenza di prendere una qualsiasi decisione, lasciando
per sé la possibilità di dover fare scelte o intraprendere imprese solo ed
esclusivamente nel caso in cui non ci siano alternative da considerare.
I PIGLIANCULO invece si distinguono per la loro predisposizione innata nel farsi
domare e predominare. Incapaci di pensare ed agire autonomamente, ragion per cui
necessitano costantemente di essere comandati ad ogni singola azione da
compiere.
Ed eccoci arrivati ad analizzare un profilo di bassissima qualità, i
QUAQUARAQUÀ.
Costoro vengono privati alla nascita dei così detti attributi . La dignità
personale è un concetto che non comprendono in quanto ne ignorano l'esistenza ed
il significato stesso. Trascorrono una vita intera , inutilmente, nell'affannosa
ricerca di notorietà tra gli Uomini e i mezz'uomini, ma gli unici ad accorgersi
della loro presenza sono solo i suoi "simili. "
Egocentrici.
Vivono all'ombra e vite immaginarie , con la convinzione di avere un peso ,
spessore ed un posto nella società. Essendo privi di "spina dorsale " dunque
mollicci , guai a lasciar che ricoprono un ruolo di spicco nella collettività.
Sarebbe per loro un'arma letale.. Ma attenzione, il QUAQUARAQUÀ dimentica spesso
che c'è possibilità che quella stessa arma abbia il rinculo a volte inatteso,
violento e doloroso . È consigliabile calibrare bene il peso sin da subito.
Non v'è dubbio alcuno che l'ultima posizione dell'elenco è occupata dalla
peggiore delle specie dell'essere umano, purtroppo anche la più numerosa.
Se tra le diverse categorie ci fosse un giusto equilibrio potremmo garantirci
una sorta di stabilità,nell'attesa che l'uomo torni ad essere tale.