5/2/2018 ● Cultura
Elezioni Comunali a Guglionesi: il senso di Comunità unitamente alla partecipazione attiva
Tempo fa ho avuto l’occasione di segnalare l’assenza, nella comunità
guglonesana, di un progetto futuro capace di fermare una deriva di decadenza
lenta e inesorabile. Dicevo altresì che sarebbe stato auspicabile coinvolgere
l’Università degli Studi del Molise (come del resto hanno fatto altre cittadine
molisane) al fine di produrre uno studio del territorio di Guglionesi da un
punto di vista socio-economico. Tornando all’oggi, si tratta di porre in essere
un percorso che l’Amministrazione comunale, e il citato Ateneo, dovrebbero
intraprendere al fine di impegnare docenti ed esperti per esaminare attentamente
e minuziosamente le caratteristiche di Guglionesi e del suo territorio, per poi
riconsegnare al Comune un elaborato di idee guida finalizzate alla
valorizzazione di tutta l’area in questione. Dunque, un lavoro che partendo da
uno studio dell’intero territorio e delle sue caratteristiche si proponga di
fornire input funzionali per rilanciare il territorio medesimo e il suo tessuto
economico e imprenditoriale. Dalle colture al patrimonio urbanistico, con
l’obiettivo quindi di ottenere spunti da cui gli esperti dell’Università possano
attingere per la loro relazione. Termoli e Campomarino si sono avvalsi della
consulenza dello stesso Ateneo. L’acquisizione di idee guida per la
valorizzazione dell’intero territorio è fondamentale.
Cosa serve davvero per generare futuro? Una nuova e articolata progettualità
rispettosa del territorio e attenta alla formazione dei giovani. Dunque, un
progetto che coinvolga i cittadini (giovani e meno giovani). La politica del
territorio sia improntata ai principi ambientali sostenibili e si salvaguardi il
paesaggio nella consapevolezza del suo valore aggiunto. <<Una città che si
mette allo specchio e senza tradire il suo passato guarda al futuro, facendo
scelte che non portino desertificazione sociale o culturale, che rispecchino la
vocazione del territorio, come quella naturalistica, senza disdegnare l’uso
della tecnologia, anzi applicandola>> (così Piergiorgio Olivetti, direttore
Cittàslow International).
Come dicono gli esperti, uno dei problemi più urgenti che la società moderna
deve affrontare, consiste nella perdita del senso di comunità che conduce gli
individui all’alienazione, al disimpegno nei confronti del sociale e della
politica, alla frammentazione dell’integrità morale. Il senso di comunità è
identificabile con un insieme di valori paragonabile ad uno stretto legame di
unione tra i vari individui, soggetti al bisogno universale di una rete di
relazioni immediatamente disponibili. Dunque, occorre recuperare il senso di
comunità e di partecipazione. <<La partecipazione consiste
nell’istituzionalizzazione del concorso dei cittadini nella gestione
politico-amministrativa della cosa pubblica per democraticizzare
l’amministrazione e per tentare di modificare quel rapporto di separazione tra
società civile da una parte e organi di governo dall’altra>> (così Di Laura
Tussi, Il senso di appartenenza alla comunità “didawebnet/mediatori).
Pensando a Guglionesi, l’impressione è che manchi una visione di lunga gittata
in virtù della quale immaginare come la cittadina dovrebbe trasformarsi
progressivamente negli anni a venire: al momento si nota una assenza evidente di
progettualità, se si guarda ad altre cittadine molisane o dell’Abruzzo, ad
esempio. Bisogna che le forze responsabili di Guglionesi abbandonino le loro
logiche politiche per una visione di lunga gittata e pensare ad immaginare come
la nostra cittadina dovrebbe trasformarsi. Da parte sua il cittadino deve
convincersi che non è un semplice residente ma un partecipante attivo e
impegnato nella gestione della comunità.