5/2/2018 ● Cultura
"Elogio dell'ombra" libro: di Jorge Luis Borges tra realtà. .. immaginazione... e sogno.
Jorge Luis Borges, nato nel 1899 a Buenos Aires e morto nel 1986 a Ginevra, è
annoverato tra i piu importanti intellettuali del ventesimo secolo misurandosi
con diversi generi e raccolte poetiche, tra cui Fervore di Buenos Aires, Luna di
fronte, racconti, finzioni, pagine di viaggi e saggi,
Artista versatile, è scrittore, poeta, saggista, traduttore e accademico
argentino.
Le sue numerose opere hanno fornito un grande contributo alla letteratura
filosofica e al genere fantasy,
Borges sosteneva che la letteratura è stata fantastica sin dalle origini, in
quanto il realismo è solo un episodio, dominante è l'elemento fantastico
favorito dall'immaginazione e dai sogni arricchiti dai dettagli frutto della
ragione.
Lo scrittore nelle sue opere si ispira a Schopehauer, Macedonio Fernandez,
Rafael Cansinos Assens, Chesterton, Kipling, Stevenson, De Quincey, Shaw, Heine
e Kafka.
Il grande autore reinventa la realtà attraverso la ricerca e l'esperienza
intellettuale e considera lo scrivere e il leggere come reali forme di vita e
un'esperienza poderosa.
"Le segrete leggi eterne sono contenute nei libri letti, certo, poiché la
lettura è arte più raffinata della scrittura"(Altri si vantino delle pagine che
han scritto /Io vado fiero di quelle che ho letto").
Emozionante e coinvolgente la sommessa dichiarazione estetica contenuta nella
raccolta delle poesie "Elogio dell'ombra " in cui possiamo ritrovare le
meravigliose liriche scritte tra il 1967 e il 1969, dove l'autore si accosta
all'oscurita' del mistero, e la cecità che l'ha colpito in tenera età ,
declinando in ombre sempre più fitte, simboleggia lo spegnersi dell'esistenza.
Borges non è credente, ammaliato dalla meraviglia e dal mistero dell'universo, è
confortato dal pensiero di continuare a vivere nel ricordo delle persone.