17/1/2018 ● Cultura
Nel 1962 un asilo infantile parrocchiale... poi l'Italia dei nuovi edifici scolastici
Nel 1962 il Consiglio comunale di Guglionesi, con
le guide amministrativa e politica della Democrazia Cristiana e dietro
sollecitazione del parroco don Carlo Maglia, deliberò la "Donazione alla
Chiesa Collegiata di S. Maria Maggiore di Guglionesi di terreno per la
costruzione di un Asilo Infantile Parrocchiale". Qualche anno prima, lo
stesso parroco Maglia ottenne la disponibilità della famiglia Del Torto per
stabilire l'asilo infantile nell'antico palazzo di famiglia, in via Guiscardo.
Eppure, nell'amorevole cuore cristiano del prete di Esino Lario, i bambini erano
al centro della sua azione pastorale, sempre proiettata all'innovazione della
comunità.
Per la costruzione di un moderno asilo infantile parrocchiale fu donata l'area dove
oggi sono allestiti gli uffici delle Poste Italiane, area di proprietà
comunale, nelle vicinanze del mattatoio dell'epoca, sulla strada che in
toponomastica si citava come "S. Antonio Abate" poiché, dalla strada
provinciale, (con)giungeva alle pertinenze della chiesa di Sant'Antonio Abate
(antico "ospedale" per gli infermi).
Tra le tante azioni avviate e condotte in collaborazione costruttiva con gli
amici politici, il caro don Carlo purtroppo non riuscì in questa ulteriore
impresa di ammodernamento della comunità di Guglionesi.
Prima della deliberazione comunale del 1962, venne anche a mancare l'avv. Errico
Carissimi - primo sindaco di Guglionesi dopo il referendum del 2 giugno 1946 che
sancì la nascita della Repubblica italiana -, militante della Democrazia
Cristiana e sostenuto, in ogni azione e condivisione politica, da mons. don
Carlo Maglia. Così, nonostante la
donazione politicamente ed amministrativamente invocata e deliberata, come
prevedeva l'accordo in tutti i suoi punti, l'area tornò disponibile per il Comune di
Guglionesi, non avendo la Parrocchia provveduto al seguito, probabilmente per
carenza di fondi economici e perché comunque subentrò una programmazione ministeriale a livello pubblico per le strutture scolastiche in Italia.
Tra gli anni Novanta dello scorso secolo e gli inizi del terzo Millennio varie
aree comunali, preservate nella pianificazione urbanistica ad uso delle scuole,
furono poi destinate ad altre priorità di infrastrutture sociali (si ricordi
l'edificio scolastico di via Cristoforo Colombo, abbattuto per destinare l'area
urbana, con concessione al Ministero dell'Interno, alla costruzione dell'attuale
stazione dei Carabinieri). Altre situazioni urbane oggi
preservano il vincolo di concessione, anche gratuita, con enti e privati a condizioni e a tempo
pur determinati.
Si conserva la memoria storica ed archivistica degli eventi del 1962
nell'Archivio
Storico Diocesano di Termoli-Larino (in copia presso ASDTL)