17/11/2017 ● Cultura
Stagione teatrale 2017/2018 al teatro comunale di Guglionesi
Con la Stagione Teatrale 2017/2018 del Teatro Fulvio di Guglionesi si dà
l’avvio alla convenzione stipulata tra il Comune di Guglionesi e ACS Progetto
Molise, circuito multidisciplinare per la distribuzione dello spettacolo dal
vivo, in collaborazione con Frentania Teatri, con l’obiettivo di unire le forze
per offrire una proposta culturale che sappia garantire la buona qualità delle
proposte e la diversificazione dell’offerta.
Il cartellone, frutto di un accurato lavoro di vaglio e selezione operato in
stretta collaborazione tra ACS, l’Amministrazione e Frentania Teatri, propone
cinque spettacoli di cui tre di prosa, uno di danza e uno di musica, per una
programmazione che saprà accogliere i gusti e le preferenze di ognuno,
coinvolgendo il pubblico del Teatro Fulvio.
La Stagione Teatrale 2017/2018
venerdì 15 dicembre ore 21.00 La Locandiera o l’Arte per Vincere di Carlo
Goldoni, adattamento e regia Stefano Sabelli con Silvia Gallerano e Claudio
Botosso. Stefano Sabelli traghetta l’azione dal capolavoro goldoniano dalla
Firenze di metà settecento in una bassa Padania, esotica e fluviale anni ’50.
Immersa tra giunchiglie e arboree di fiume, la Locanda “Vecchio Po” è una
palafitta girevole che assume le sembianze ora di una nave corsara, che aspetta
stancamente il vento in poppa, ora di una casa di frontiera sospesa sull’acqua.
Il clima neorealista, fa da traino a una fantasia visionaria, dove la notte
scura è illuminata da lucciole e lanterne che scompongono, sul manto del fiume,
un continuo e forsennato caleidoscopio di luci, speranze e sospiri.
venerdì 29 dicembre ore 21.00 La musica non esiste live tour di Alessio
Bonomo, special guest Peppe Servillo. “Alessio Bonomo è un autore lapidario, ma
mai esagerato. É timido come tutti i veri artisti. Le sue canzoni sono pillole
di intelligenza poetica, mira diretto al cuore, senza imitare nessuno. Nelle sue
parole c’è semplicità, manca completamente il superfluo. Ha un modo emozionale
di dire le cose.” Così Roberto Vecchioni descriveva ai suoi esordi artistici
Alessio Bonomo: interprete e compositore che a gennaio sarà in uscita con un
nuovo lavoro discografico dal titolo “La musica non esiste”. Bonomo sorprende
ogni volta con pubblicazioni che, seppur dilatate nel tempo, lasciano il segno
regalando grandi emozioni.
venerdì 12 gennaio ore 21.00 Io adoro la sintesi…sarò bre…di e con
Maurizio Santilli. Lo spettacolo teatrale racconta la storia degli umoristi del
‘900 da Campanile a Flaiano, da Petrolini a Marchesi. L’attore propone un
monologo vivace e coinvolgente usando la sua capacità istrionica con un climax
che si realizza in battute, aforismi, freddure e canzoni tracciando in
contemporanea anche la storia culturale del secolo scorso. E’ un’Italia di
spessore come ama definire Santilli il suo lavoro, dove coniuga profondità e
leggerezza.
venerdì 09 febbraio ore 21.00 In fondo agli occhi di e con Gianfranco
Berardi e Gabriella Casolari, regia César Brie. Uno spettacolo di nuova
drammaturgia che affronta le tematiche della crisi e della malattia da questa
derivata. L’indagine parte e si sviluppa da due differenti punti di vista: uno
reale, in cui la cecità, malattia fisica, diventa filtro speciale attraverso cui
analizzare il contemporaneo, e l’altro metaforico, in cui la cecità è la
condizione di un intero Paese rabbioso e smarrito che brancola nel buio alla
ricerca di una via d’uscita. In scena una barista, Italia, donna delusa e
abbandonata dal suo uomo, e Tiresia, suo socio ed amante, non vedente,
raccontano la propria storia, i propri sogni mancati, le proprie debolezze e le
proprie speranze in un bar, metafora di un paese dove: “…non è rimasto più
nessuno…perché ci vuole talento anche per essere mediocri…”
venerdì 16 marzo ore 21.00 Cenerentola regia e coreografia Francesca La
Cava Compagnia Gruppo e-Motion Cenerentola è una ragazza umile addetta alla casa
e al focolare? No. La nostra è una ragazza moderna, intraprendente e viziata o
meglio viziosa, consumata dal “consumismo” e dall’apparenza. La nostra favola
usa metafore, cambia i giochi, inverte i personaggi ma mantiene la morale e gli
insegnamenti del racconto originale: amore, uguaglianza, grazia, spirito,
coraggio, modestia, nobiltà di sangue, buon senso e…fortuna?