16/11/2017 ● Cultura
Stato e pensionati... dalla mia finestra...
Il 1° novembre una leggera nebbia avvolgeva alcune persone anziane che si
aggiravano intorno al bankomat nel vano tentativo di prelevare.
Alcuni provavano più volte, non essendo a conoscenza di un decreto legge del
2015, che disponeva che le pensioni Inps potevano essere messe in pagamento
soltanto il primo giorno bancabile, a differenza del passato, che la pensione
veniva erogata il primo del mese, anche se festivo.
Davanti a questo triste e desolante spettacolo, sono stata invasa da una grande
tristezza, al pensiero della pessima gestione del denaro pubblico e agli inutili
e enormi sprechi.
È utile ricordare che in Italia c'è un'evasione di circa 270 miliardi, pari al
18% del pil, più 200 miliardi derivanti dall'economia criminale.
A questo bisogna aggiungere 10 miliardi a causa degli enti inutili, una giungla
talmente fitta e ramificata che diventa difficile anche per gli esperti venirne
a capo.
Altro grosso scandalo è il continuo proliferare di nuovi giochi gestiti dallo
Stato che impoveriscono ulteriormente coloro che ,avendo meno risorse, tentano
una difficile avventura, che spesso porta a ingenti perdite e malattie. Infine
non possiamo tacere le laute indennità dei parlamentari, 15.000 euro nette e
altri benefici che sono un insulto nei confronti di tanti poveri.
La visione di quelle persone, somiglianti a fantasmi, dovrebbero scuotere le
coscienze degli uomini di governo che per risparmiare qualche spicciolo di
valuta nei pagamenti delle pensioni hanno approvato nel passato delle leggi che
consentivano ai dipendenti statali di andare in pensione dopo 14 anni e 6 mesi,
non sempre di lavoro.
Tutta questa situazione negativa si è riversata sui giovani che dopo una lunga
vita di lavoro (per coloro che ce l'hanno), andranno in pensione dopo una lunga
vita lavorativa con circa il 50% dello stipendio.