17/10/2017 ● Libro
"L'ultimo giorno di sole" di Giorgio Faletti
Dopo tre anni dalla morte dello scrittore, è stato ritrovato un altro suo
scritto, che prende spunto da uno spettacolo teatrale del 2013 interpretato da
Chiara Buratti.
L'opera scritta e musicata, era nelle intenzioni dello scrittore di dirigerla in
teatro per farne un interessante spettacolo.
Purtroppo la sua prematura scomparsa ha impedito il concretarsi di questo sogno.
L'autore immagina un'imminente esplosione del sole che lascerà in vita soltanto
una piccola parte della terra.
Alla tragica e sconvolgente notizia gli animali e gli uomini si affannano per
raggiungere questa località.
Solo Linda, giovane donna, decide di non abbandonare il suo paese, per guardare
dentro al suo animo.
Nella donna riaffiorano i ricordi, le nostalgie, la paura del buio, le
inquietudini, le malinconie, i sogni e le speranze, le domande che spesso
restano senza risposta.
Al verificarsi della catastrofe Linda rivede il giorno della sua nascita, le
mani carezzevoli, le letture che hanno nutrito la sua mente e il suo cuore, i
rapporti amorosi, frazioni di esistenza che riaffiorano dalla memoria.
Leggendo il testo sembra che lo scrittore prefiguri la sua fine, e come
testamento spirituale ci ha lasciato un pensiero profondo, dove la fantasia è
strettamente legata alla realtà dell'esistenza.
A volte, e a torto, Faletti è stato criticato da alcuni scrittori , che
fermandosi in superficie, non sono stati in grado di cogliere il profondo e
ricco contenuto dei suoi scritti.
Sarebbe opportuno, prima di esprimere giudizi superficiali e avventati fare
tesoro delle parole del grande Newton scritte verso la fine della sua vita: "Mi
sembra di essere stato un fanciullo sulla riva del mare, ora a raccogliere un
sasso più liscio, ora una conchiglia più leggiadra del solito, mentre il grande
oceano della verità, mi stava ancora inesplorato dinanzi".