BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


28/9/2017 ● Agricoltura

Agricoltori e ungulati: Una problematica basso-molisana infinita


  Giorgio Scarlato ● 1430


I cinghiali presenti a valle della diga del Liscione, sul fiume Biferno, sono in numero insostenibile; per i coltivatori della zona sono un grande problema, sia per le coltivazioni agricole che per il transito sulle locali strade, provinciale "Santa Giusta" compresa.

Spesso si verificano incidenti. Si ripete, un grave problema di rilievo sia per le colture che per l'incolumità pubblica.

Ungulati, branchi di decine e decine di elementi, che arrecano danni alle coltivazioni di ceci, fave, colture irrigue , ormai ridotte al lumicino anche per tale situazione, quali insalate, granoni, finocchi, etc. E questo sta succedendo da oltre un decennio.
Fauna selvatica ormai fuori controllo e padrona incontrastata del territorio che mette in seria crisi i redditi degli agricoltori.
Quali le misure di prevenzione adottate dalla Regione Molise dopo anni di "surplace"?

Sono zone di Natura 2000 ( Direttiva comunitaria "Habitat" per le Aree Protette) quali ZPS (Zona Protezione Speciale, SIC (Sit d'Interesse Comunitario) e IBA (Important Bird Areas), la Rotta migratoria degli uccelli, dove regnano incontrastati i cinghiali senza che chi di dovere faccia qualcosa. Al danno si somma la beffa.

Fare agricoltura in queste condizioni limitative è davvero impossibile; cosa e come produrre?
Ogni anno si dovrebbero presentare alla regione domande risarcitorie per i danni subiti che poi latitano e per avere, chissà quando, poi , solo briciole?
A ciò si aggiunge, quale "beneficio", a completamento, la esosa tassa ettariale che ricade sui terreni irrigui di ben € 90,00 ad ettaro da parte del Consorzio di bonifica "Trigno e Biferno".

E' ora che la Regione Molise intervenga con serie ed adeguate misure di prevenzione per la situazione su descritta.
Non è possibile "vegetare" in tali condizioni. Bisogna fare in modo che ci sia un intervento immediato in maniera tale che la situazione non sfugga di mano.
Tutto questo, forse, è generato dalla scarsa conoscenza della realtà? Bisogna per caso aspettare che la situazione si acuisca al punto tale da diventare ingovernabile, a danno quindi del coltivatori monoreddituali del comprensorio e far chiudere le loro aziende?


Si chiede: come si dovrebbe fare a pagare i contributi obbligatori INPS, i tributi dei consorzi di bonifica, le spese di produzione e lo stesso vivere famigliare se poi non si redditualizza?
Chi di dovere non può restare impassibile, non può nascondersi vergognosamente davanti all'evidenza o solo blaterare per far poi finta di nulla , portando così all'esasperazione l'azienda agricola contadina!

E' ora di dare risposte concrete, chiare, esaustive e risolutive! Il mondo agricolo non può più attendere.

Cartellone




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