21/6/2017 ● Cultura
Scomparsi in parte i nomi delle strade a Guglionesi. Appunti di vita contemporanea...
Scomparsi in parte i nomi delle strade a Guglionesi. Appunti di vita
contemporanea: il Distretto Molise Orientale
Molti nomi della nostra cittadina sono scomparsi: una identità cancellata dal
tempo. Ridiamo una voce ad essi! Tale situazione risulta ben evidente a chiunque
si trovi a passeggiare all’interno del Centro storico e non solo. A tal riguardo
si dovrebbe obbligare a coloro che ristrutturano una palazzina di loro proprietà
di non dimenticare, alla fine dei lavori, di evidenziare il nome della via di
riferimento. E’ questo un modo di fare educazione civica.
<<Noi abbiamo un Paese stracolmo di luoghi spettacolari – annota il prof. Tomaso
Montanari -, che dovremmo far scoprire innanzitutto ai residenti dei luoghi
vicini, costruendo un turismo interno, sostenibile e popolare, che duri tutto
l’anno. Il turismo italiano ha bisogno di un progetto (che punti sulla creazione
di strutture ricettive diffuse, e rianimi la produzione culturale). Facciamo
dunque rivivere il patrimonio diffuso: un obiettivo economico, ma anche
culturale e civile>>.
Il presidente Paolo Frattura ha dichiarato: “Faremo di tutto il nostro Molise
una terra di grande richiamo. Il “Molise Orientale” è stato costituito per
questo scopo. Il turismo e il suo sviluppo al centro dell’attenzione e delle
scelte del nostro governo regionale: nel Patto per il Molise la scommessa più
grande con progetti e interventi per 109 milioni di euro e Forti di questi
straordinari strumenti andiamo avanti per promuovere lo sviluppo di un settore
strategico per la nostra economia. Il Distretto turistico del Molise Orientale
nasce con premesse e obiettivi ben precisi, diventare riferimento, con un suo
marchio, nel racconto che stiamo intessendo del nostro Molise. Ringrazio tutti i
sindaci che hanno accettato, condividendola, questa sfida come una squadra unita
e proiettata verso la crescita della nostra regione”.
“L’analisi economica della Banca d’Italia – ha dichiarato Remo Di Giandomenico
presidente di Molise Orientale – conferma l’importanza dell’iniziativa
intrapresa per dare sostegno alle imprese del settore”. Una dichiarazione
striminzita che, a mio avviso, non dice niente. Nulla viene detto sulle
infrastrutture della Regione e dell’impegno – d’intesa con la Provincia – ad
eliminare presto le sterpaglie e la necessaria pulizia dei bordi stradali. Ciò
evidenziato, le perplessità non mancano. Sentite cosa dice Gianpiero Castellotti
sulla rivista romana “Forche Caudine”. <<Del resto cosa c’è da aspettarsi da una
Regione che ha investito pochissimo in infrastrutture (per non parlare di
innovazione) e quando l’ha fatto ha spesso prodotto danni (vedi le zone
industriali mai decollate e rimaste come scheletri della memoria, l’impatto
eolico che ferisce il paesaggio, le dighe che hanno inghiottito i tratturi, …
che ha finanziato pellicole cinematografiche che, paradossalmente, hanno deriso
gli stessi molisani, marchiandoli a fuoco nell’immaginario collettivo. Che
presenta nell’entroterra strade indegne di una nazione civile e potremmo
continuare all’infinito. Il non turismo molisano è la conseguenza di questo e di
altro. Di mancanze e di errori. Di recrudescenze e di recidive. Della bandiera
clientelare adottata come emblema identitario. Della parola “merito” latitante
un po’ come quello “turismo”. Il Molise, insomma raccoglie ciò che ha seminato
in questi anni. I numeri del turismo costituiscono la cartina al tornasole di
tutto ciò. Di una regione che vede calare ulteriormente i numeri non solo di chi
è interessato a visitarla, ma degli stessi suoi residenti. Con la sanità allo
sbando – che ha il più basso valore dei suoi immobili a livello nazionale… >>.
Su quanto precede il lettore trova ampia materia di riflessione.