13/6/2017 ● Cultura
"No Funny Stuff", la bizzarra macchina del tempo musicale sorprende anche Guglionesi
L'arte nei luoghi d'arte. La serata memorabile dei "No Funny Stuff" a
Guglionesi (festività di S. Antonio di Padova) regala solo - e scusate, per chi
non c'era, il "solo"! - arte creativa.
La "bandaccia" - nel senso di formazione musicale in grado di andare oltre
l'ordinario concertino - del nostro Peppe Cassa è composta di
autentici musicisti - Michael Botula (voice Ukulele, Kazoo) Giuseppe Cassa
(Guitar, Mandoline, Dobro, Saw, Watering Can-o-Fone, Glock) Fabio Gabbianelli (Double
Bass) Giuseppe Petti (Washboard, Bells and Whistles) -, quelli che in piazza
suonano, per davvero, di tutto, con passione e qualità artistica. Artisti rari in
un'epoca di sequencer da mixer, di effetti speciali, dove spesso si è tra il
jukebox e il karaoke, mentre si fa finta di suonare o di cantare.
"No Funny Stuff, una bizzarra macchina del tempo musicale impazzita -
sostengono i suoi inventori - che reinterpreta con un tocco moderno le
sonorità e gli stili degli anni ’20 e riporta indietro nel tempo i successi pop
e rock di oggi riarrangiandoli in chiave retrò".
Peppe Cassa - nonostante abbia distrutto un segnale stradale del "dare la
precedenza" del Colle di S. Adamo per costruire la sua bizzarra chitarra! -
meriterebbe le "chiavi della nostra cittadina" (uno dei tanti
ambasciatori delle cultura guglionesana), non solo per aver fondato una band
che ha un unico grande effetto speciale: il loro immenso ed autentico talento.
Peppe Cassa