31/5/2017 ● Cultura
La "Madonna del Viandante", in pellegrinaggio generazionale verso l'oasi mariana
Nel 1956 a Guglionesi si tornò al voto amministrativo.
Al “potere” – scrisse Mons. don Carlo Maglia nel suo libro “Le opere
dell’Amore” – tornarono “persone tradizionalmente fedeli alla Chiesa”.
La Democrazia Cristiana vinse l’elezione amministrativa di Guglionesi del 1956,
con circa 300 voti di vantaggio, evitando, come annotò nel suo memoriale don
Carlo (parroco di Guglionesi dal 1947 al 1973), il “pericolo rosso”. "Le
elezioni amministrative, preparate con un’intensa propaganda da ambo le parti,
hanno visto in santo combattimento tutte le organizzazioni cattoliche e
democratiche. Così salirono al potere persone tradizionalmente fedeli alla
Chiesa ed amanti del bene. Fra questi la Prof. Maria Bracone, Presidente del
Comitato dell’associazione e dell’A.C.. Questa vittoria ristabilì l’equilibrio,
sconvolto con le elezioni del 1952, e segnò una più intensa ripresa di opere a
beneficio della cittadina".
I rinnovati sodalizi, con l’Amministrazione comunale di Guglionesi e con il
nuovo sindaco (il dott. Vittorino Rispoli), diedero subito un “segno
tangibile di compartecipazione” alle opere di don Carlo, in particolare per
la chiesa rurale del Viandante. Don Carlo, sin dal primo ottobre del 1951, nella
solennità della Madonna del SS. Rosario, a conclusione dei festeggiamenti per la
“Consacrazione della Collegiata ed Incoronazione di Maria Assunta Celeste
Patrona di Guglionesi”, pose la prima pietra per la costruzione della chiesa
del Viandante, alle presenze delle autorità civili e militari, e di S. Ecc.
Mons. Oddo Bernacchia, vescovo di Termoli. I lavori per le costruzioni della
chiesa del Viandante e di una scuola adiacente in località “Guardata”
terminarono nel 1956, coinvolgendo nell’opera un po’ tutta la comunità di
Guglionesi, come era solito fare don Carlo. "La nuova Amministrazione
Comunale, volendo dare un segno tangibile di compartecipazione ai sacrifici di
Don Carlo per la valorizzazione dell’Agro con la costruzione della nuova Chiesa,
donava per la stessa uno splendido altare di marmo; si accelerarono e
completarono i lavori, sistemando anche il sacrato in modo da formare una vera
oasi sacra! Fu costruito il campanile ed ordinata una bella campana, che ora
canta le glorie della Madonna in quella vasta zona, dove vivevano migliaia di
anime, prive di ogni conforto. Accanto alla Chiesa fu costruita dall’illustre
Prof. Del Torto, che donò anche il terreno per la Chiesa, la Scuola,
concentrando il fulcro di vita religiosa e civile ai piedi della Madonna".
La chiesa della Madonna del Viandante fu al centro dell’azione pastorale di don
Carlo alla metà degli anni Cinquanta dello scorso secolo. Il 7 novembre del 1956
così scrisse don Carlo al vescovo di Termoli, Mons. Oddo Bernacchia: "Eccellenza
Venerata e Padre Amatissimo, con gravi sacrifici sono riuscito a coronare il
voto fatto di dare all’agro guglionesano, e precisamente al centro della
Guardata, la Chiesa annessa alla Scuola fatta costruire, dietro vive insistenze,
dall’Illustre Prof. Del Torto, il quale ha pure donato il terreno per la Chiesa
ed altre opere assistenziali che in prosieguo il tempo si potranno costruire. La
nuova Chiesa sarà dedicata alla “Madonna del Viandante” che la Famiglia Del
Torto ha voluto generosamente donare, facendola riprodurre dall’antico simulacro
che si venera nella Cappella di Famiglia, ora passata all’Asilo. La solenne
traslazione della statua già consegnata alla Parrocchia, si farà nel pomeriggio
dell’8 Dicembre, festa dell’Immacolata, previa preparazione predicata per tutta
la novena da un Padre Passionista.
È vivissimo desiderio mio e di tutto il Popolo che Vostra Eccellenza partecipi a
questo trionfo della Madonna! Supplichiamo a voler partecipare almeno domenica
mattina benedicendo la nuova Chiesa e statua, celebrando poi la prima Santa
Messa.
Sarà una grande gioia e consolazione per Vostra Eccellenza e per tutto il Popolo
di Guglionesi e della vasta zona dove vivono oltre millecinquecento anime!
Mi riservo di passare da Vostra Eccellenza per gli accordi necessari. Prostrato
al bacio del Sacro Anello, imploro la santa benedizione! Don Carlo Maglia,
Arciprete".
Per la nuova chiesa rurale fu realizzata l’artistica statua della Madonna del
Viandante. "Nel mese di agosto arrivò l’artistico simulacro della “Madonna
del Viandante”, costruito dalla rinomata Ditta Parathoner di Ortisei. Da
Castellara, dopo essere rimasto alcun tempo nella Chiesa, venerato dagli
orfanelli e ricoverati nell’Ospizio, fu solennemente trasportato con fiaccolata
alla Chiesa Collegiata fra il tripudio di tutto il popolo. E si arrivò alla
grande festa. Ultimati i lavori, preparati gli animi al grande avvenimento con
una straordinaria predicazione, alla quale partecipò tutta la popolazione, fin
dalla vigilia si concentrarono a Guglionesi gli invitati. Venne da Esino Lario,
per omaggio a Don Carlo, la musica dell’Associazione Alpini con gagliardetto. Al
mattino dell’8 dicembre, graditissimo omaggio a Don Carlo, Comunione veramente
generale di tutte le organizzazioni Cattoliche, dei Ricoverati e del Popolo! Non
poteva meglio iniziarsi la celebrazione del decennale!
Nel pomeriggio, alle ore 14, preceduto dal corpo musicale alpino, si inizia il
Pellegrinaggio attraverso vari centri: San Giacomo, Petacciato e le varie
Contrade: 13 chilometri di strada, percorsi dal lungo corteo portando in trionfo
l’artistico simulacro della Madonna, dalla Chiesa Collegiata alla nuova
Chiesa-Santuario della Guardata.
Commoventissimo l’incontro delle masse di popolo rurale col Pellegrinaggio della
Madonna! Un vero trionfo segnò poi l’arrivo alla Guardata, dove era ansiosamente
attesa la Regina di quella vasta Contrada, per insediare nella sua Reggia!
Lacrime di commozione bagnarono gli occhi di quei lavoratori dei campi, che
avevano trascorso la loro vita come isolati dal mondo, senza nemmeno il conforto
spirituale della Chiesa, e vollero vegliare tutta la notte in preghiera ai piedi
della Madonna del Viandante! Noi pensiamo che questo atto di perfetto amore e
sacrificio, abbia certamente commosso il cuore della Celeste Regina, propiziando
le più elette grazie e benedizioni.
Al mattino del 9 poi, convennero alla Guardata le più alte Autorità, da S. E.
Sedati al Prefetto della Provincia, al Senatore Magliano, Parlamentari e
Personalità della Regione e della Provincia, con una fiumana di popolo
osannante!
S. E. il Vescovo benediceva la campana ed il Tempio, celebrando la prima Santa
Messa fra la più intensa commozione di tutti. Dopo S. E. Mons. Vescovo e vari
altri oratori esaltarono l’importanza della magnifica realizzazione costata a
Don Carlo i più gravi sacrifici.
La Madonna dall’alto del suo trono pareva sorridere compiaciuta dell’imponente
manifestazione di fede e di amore di tutto un Popolo! E per tutta la giornata si
susseguirono i pellegrini imploranti ai piedi della Celeste Regina, chiudendo la
indimenticabile giornata con la solenne Benedizione, canti e suoni di sincera
gioia popolare".
Il simulacro della Madonna del Viandante fu realizzato dalla bottega d’arte
sacra di Ferdinando Perathoner da Ortisei e fu donato dalla famiglia del prof.
Pasquale Del Torto (che donò anche il proprio palazzo per le esigenze didattiche
dell’asilo infantile “Mimì Del Torto).
La statua, in legno policromo e composta di più elementi artistici, riproduce
una scultura mariana già venerata nella cappella privata della famiglia (nel
palazzo Del Torto), a richiamo del simulacro della “Madonna dei Miracoli” di
Casalbordino, la quale Vergine rievoca l’apparizione mariana dell'11 giugno 1576
al contadino Alessandro Muzio da Pollutri, giunto nella località “Piano del
Lago”, in agro di Casalbordino, per constatare i danni della memorabile
alluvione di quei giorni. La tradizione mariana tramanda che il contadino
Alessandro, recitando il SS. Rosario, udì suonare la campana della chiesa
parrocchiale del paese durante la Consacrazione eucaristica. Così, al suo
cospetto orante, apparve la Madonna dedita a richiamare la tragedia
dell'alluvione come monito contro il peccato dell'uomo. L’alluvione
catastrofica, tuttavia, risparmiò il campo del contadino Alessandro, e così in
quella stessa oasi dell’apparizione mariana fu costruita, fin dalla seconda metà
del XVI secolo, una cappella votiva, poi trasformata in piccola chiesa nel 1614
per i frequenti pellegrinaggi.
L’11 giugno di ogni anno i guglionesani ancora sono dediti al pellegrinaggio
alla “Madonna dei Miracoli” di Casalbordino, e la grande estensione territoriale
dell’agro di Guglionesi – tra due corsi fluviali – rese partecipe la pietà
popolare alla devozione della “Madonna dei Miracoli”, protettrice dalle
alluvioni dei campi coltivati.
Molti documenti storici e testimonianze orali citano la frequenza delle
esondazioni dei corsi d’acqua ai piedi del colle di Guglionesi, sia del Biferno
che del Sinarca (ancora oggi la zona della Guardata registra periodici danni
alle colture per lo straripamento del fiume).
La chiesa del Viandante in agro di Guglionesi, in località “Guardata”, rimase
aperta al culto fino alla prima metà degli anni Settanta dello scorso secolo.
Chiusa e abbandonata - anche per vari pericoli strutturali noti fin dalla sua
costruzione! - agli inizi degli anni Ottanta (dopo il terremoto dell'Irpinia,
quando altre chiese di Guglionesi subirono danni) minacciava di crollare. Così,
su decisione del vescovo Mons. Cosmo Francesco Ruppi, il simulacro della Madonna
del Viandante fu trasferito nell’episcopio di Termoli.
Il 19 marzo del 1983 San Giovanni Paolo II, nella visita pastorale alla Diocesi
di Termoli e di Larino, fu ospitato nell’episcopio diocesano dal vescovo Mons.
Cosmo Francesco Ruppi; il Santo Padre si fermò in breve preghiera dinanzi
all’artistica opera sacra del maestro Perathoner di Ortisei.
Nel 2000, prima del congedo pastorale dalla diocesi di Termoli, Mons. Domenico
Umberto D’Ambrosio su richiesta del Reverendo Parroco di Guglionesi, Mons.
Gabriele Morlacchetti, autorizzò la restituzione dell’opera d’arte alla nostra
parrocchia.
Il simulacro fu collocato nella chiesa di S. Antonio di Padova.
Nel 2016, in occasione dell’Anno Santo della Misericordia indetto dal Papa
Francesco, il Reverendo Parroco di Guglionesi, Don Gianfranco Lalli, ha
devotamente espresso al Popolo di Guglionesi il desiderio di erigere e di
condividere un’edicola mariana sul territorio diocesano, nella parrocchia di
Guglionesi, per collocarvi la statua della Madonna del Viandante, come
misericordiosa Madre protettrice del cammino di fede in Cristo.
Grazie all’abbraccio caritatevole della famiglia Romano, la quale ha accolto a
cuore aperto la volontà del nostro caro Parroco, all’oasi mariana è stato donato
un angolo della Terra di Guglionesi che sorge in prossimità della cima del
“colle di S. Adamo”, un punto panoramico che volge lo sguardo al paese e si
presta spiritualmente alla devozione di ogni pellegrino.
Grazie alla buona volontà di vari operatori professionali e di valenti artigiani
della Comunità di Guglionesi, i quali si sono offerti nella condivisione
dell’opera, l’edicola mariana è stata completata nel mese di maggio del 2017.
Il 31 maggio 2017, in onore anche al centenario dell’apparizione di Maria
Vergine a Fatima (13 maggio 1917-2017), il vescovo della Diocesi di
Termoli-Larino, S. E. Mons. Gianfranco De Luca, ha solennemente consacrato la
“presenza materna di Maria, che - come ricorda il Santo Padre Francesco -
mai si stanca di chinarsi con misericordia sull’umanità”.
[Cfr.
Luigi Sorella, Non solo un prete. Tra fascismo e democrazia, Palladino
Editore, Campobasso, 2009, pagg. 233-236]
Fotografie (di Luigi Sorella):
1 - San Giovanni Paolo II e mons. Cosmo Francesco Ruppi, vescovo della Diocesi
di Termoli, dinanzi al
simulacro della Madonna del Viandante di Guglionesi (Episcopio di Termoli, 19
marzo 1983, archivio fotografico diocesano)
2 - L'edicola mariana sul Colle di S. Adamo (maggio 2017), prima della traslazione del
simulacro
3 - Il simulacro della "Madonna dei Miracoli" nella cappella privata del palazzo
Del Torto a Guglionesi
4 - Preparativi per la traslazione del simulacro dalla Chiesa di S. Antonio di
Padova all'edicola mariana
5 - Documento storico raffigurante la Chiesa del Viandante della "Guardata" in
agro di Guglionesi