14/3/2017 ● Cultura
Anita Cerquetti, "soprano drammatico di agilità", la voce che sostituì la Callas
Inizio con una citazione del maestro Riccardo Muti : “La musica è una
medicina dell’anima. Ed è un apprendimento del vivere sociale”. Ciò rimarcato,
segnalo con piacere l’articolo del musicologo e scrittore Paolo Isotta dal
titolo “Se non ora Quando? (12 ottobre 2014): Addio ad Anita Cerquetti la voce
che sostituì la Callas. <<Temo che, all’apprenderne la scomparsa, il nome di
Anita Cerquetti oggi dica poco a quasi tutti. E allora tocca a noi stabilire la
verità. Questa somma artista, ch’ebbe una carriera breve perché interrotta nel
fiore per motivi di salute, è stata il più grande soprano dal 1925 ad oggi:
senza possibilità di confronti. Marchigiana, possedeva tutta la squisita
gentilezza della sua razza; me lo ricordo dall’unica volta che l’incontrai. E
che fosse la più grande pensava Francesco Siciliani, tra i primi a scoprirla e a
lanciarla; insieme col suo sodale Gabriele Santini, uno dei più grandi direttori
d’orchestra del Novecento. La Cerquetti era un “Soprano drammatico di agilità” :
nessuno ha mai posseduto una dizione scolpita come la sua unita a un fenomenale
dominio della coloratura, che per lei era espressiva, nota per nota e non
qualcosa di meramente ornamentale; e nulla dico del timbro e dell’estensione.
Nel 1958, Santini sul podio, all’Opera di Roma sostituì Maria Callas al II atto
della Norma di Bellini; possediamo poi la recita intera, giacchè la subentrò.
Mai ci fu, almeno nel Novecento, più grande Norma. Così ella è stata insuperata
Aida, Anaide nel Mosè di Rossini, Matilde nel Guglielmo Tell, Leonora nel
Trovatore e nella Forza del destino. Anita esce oggi dalla cronaca: entra nella
Storia che l’attende per glorificarla>>. Anita Cerquetti –Montecosaro (Macerata)
13 aprile 1931 – Perugia, 11 ottobre 2014. Debutto a Spoleto nel 1951 in Aida,
esordio alla Scala nel 1958 in Nabucco. Repertorio operistico: Norma, La
Gioconda, Tosca, Mosè in Egitto, Guglielmo Tell, Nabucco, Ernani, Il trovatore,
I vespri Siciliani, Un ballo in maschera, La forza del destino, Don Carlos,
Aida, Oberon e altro ancora. Su YouTube si può ascoltare Anita Cerquetti in
“Vissi d’arte”da” Tosca” di Giacomo Puccini.
Il critico Paolo Isotta è stato “inventato” da Indro Montanelli, che alla
fondazione del Giornale diede fiducia a quel ventiquattrenne, pozzo profondo di
cultura musicale, che gli era stato suggerito da Mario Praz. Isotta gli fu ben
grato, ma non gli risparmiò critiche. Insomma, Paolo Isotta ha un cattivo
carattere. Ma è eruditissimo e spiazzante (cfr. Cesare Cavalleri su Avvenire, 12
novembre 2014). Paolo Isotta per decenni è stato il dibattuto e feroce critico
musicale del Corriere della Sera. Il suo libro “Altri canti di Marte”,edito da
Marsilio, rappresenta la prosecuzione di un peculiare dialogo col lettore.