8/3/2017 ● Eventi
5 marzo, incontro “Guejnesce, paiase me” organizzato dal Lions Club di Larino
[Comunicato stampa di Graziella Vizzarri, Presidente Lions Club Larino]
Larino. Armonia corale e sala gremita a Palazzo Ducale nel pomeriggio di
domenica 5 marzo per l’incontro “Guejnesce, paiase me” organizzato dal Lions
Club di Larino con il patrocinio del Comune frentano.
Protagonista della serata una spumeggiante Adele Terzano che con una performance
eccelsa ha rapito e trattenuto i presenti. Con il suo “fare” coinvolgente ha
interpretato poesie e prosa in dialetto di Guglionesi avvalendosi della
complicità del M° Osvaldo Caruso, Marco Adovasio, Vincenzo Sappracone e Giovanni
Casacanditella che hanno accompagnato con musiche e canti popolari. Una
composizione di effetti gestita con maestria dall’abile insegnante Terzano che
ha trasmesso con passione quel valore della lingua dialettale patrimonio delle
comunità. Concetto evidenziato anche da Graziella Vizzarri Presidente Lions Club
di Larino che ha aperto i lavori riportando l’importanza di mantenere le proprie
radici riconoscendo i valori culturali della propria comunità degni di essere
veicolati tra le stesse. Scambio culturale e conoscenza, questi gli intenti
dell’incontro. il Lions Club di Larino, nel ciclo culturale LiberaMente…Pensieri
e parole, dopo il gran successo del dibattito sull’idendità del Molise ha voluto
dare un prosieguo mettendo in campo opportunità di conoscenza della memoria
collettiva dei nostri avi, del nostro passato che ha disegnato il presente,
l’identità di un intero territorio come riportato dal Lion Pasquale Gioia
referente del percorso culturale.
La prof.ssa Terzano ha dato inizio ai lavori omaggiando la stessa Larino con
alcuni versi della Carrese, inno al Santo Patrono proseguendo, poi, con amabile
interpretazione di spaccati di vita, frammenti di un’ era, di vicissitudini di
una comunità, quella Guglionesana. Molti gli autori citati del luogo come
Lorito, De Socio e Salvatore. Il dialetto, quella lingua madre che appartiene ad
un territorio, ai suoi abitanti, lingua madre che va protetta e ricercata, che
rende colui che la possiede padrone della sua realtà. La veridicità della forma
dialettale, quella che esprime un concetto, una situazione intraducibile nella
forma Italiana, come asserito dal Sindaco del Comune di Larino nelle conclusioni
della serata. Si deve operare per il recupero e la valorizzazione dei dialetti,
continua Notarangelo, manifestando assenso per gli intenti dell’evento.