19/11/2016 ● Cultura
Film: "Agnus Dei" di Anne Fontaine
Il film, ispirato dal diario del medico Madeleine Pauliac, racconta il dramma
post.bellico vissuto da alcune suore di un convento della campagna polacca, che
devono affrontare il trauma delle gravidanze, causate dagli stupri dei militari
russi che hanno invaso e violato il luogo sacro.
Il grande merito della regista è di aver trasformato il diario scarno della
scrittrice, in un racconto vivo e palpitante.
Al dramma delle suore, devastate dalla vergogna e dilaniate tra il voto di
castità e l'inesorabile gravidanza, si unisce l'orrore , l'angoscia e la paura
che non le abbandona nemmeno durante la meditazione e la preghiera.
La regista porta lo spettatore a immergersi nella vicenda per condividere
l'angoscia , l'opprimente rassegnazione e disperazione che incombeva allora
sulla Polonia.
L'opera oltre a evidenziare le ragioni e le contraddizioni dei protagonisti,
tende a mettere in luce il pensiero della madre superiora, interessata a celare
la verità, prigioniera di un sistema morale e religioso rigido e inflessibile
che impone la segretezza e il silenzio, a scapito della salute delle suore e dei
bambini che portano in grembo.
Dopo il freddo e nevoso inverno, giunge l'esultante primavera; bambini e orfani
accolti nel convento trovano amore e comprensione. La speranza e l'allegria non
devono mai abbandonare la persona che deve continuare a combattere per gli
ideali di giustizia, uguaglianza e fraternità.