15/10/2016 ● Cultura
Film: "Lettere da Berlino" di Vincent Perez, vittime e carnefici del nazismo
Il bel film "Lettere da Berlino", è basato su una storia vera e tratto dal
libro di Hans Fallada " Ognuno muore solo", definito da Primo Levi "uno dei più
bei libri sulla resistenza tedesca contro il nazismo".
Il film narra la storia di due coniugi, Otto e Anna Quangel che durante la
dominazione nazista, perdono l'unico figlio che muore combattendo al fronte
contro i francesi. Soltanto il loro felice e consolidato rapporto, riesce a
lenire in parte l'immenso dolore e fa maturare la consapevolezza dell 'inutilità
della guerra che porta soltanto rovine, lutti, disperazione e perdita di tanti a
favore di pochi.
Questa presa di coscienza spinge i protagonisti alla ribellione e alla rivolta
contro un regime feroce e vessatorio decidono, pur sapendo di correre grossi
rischi, di diffondere in gran parte della città 285 cartoline in cui denunciano
e stigmatizzano la grave responsabilità di Hitler e del sistema che trascina
un'intera generazione nella più cupa disperazione.
La scena iniziale del film, pur nella sua drammaticità, è di una bellezza
inaudita. Un giovane soldato tedesco, ansante e disperato corre in una fitta
foresta inseguito dai nemici; secchi spari eccheggiano nell'aria, uccidendolo.
Il soldato prima di morire, rivolge lo sguardo smarrito verso le fronde
ondeggianti , che lasciano scoperto una parte di cielo grigio che sembra
simboleggiare la tristezza, la morte, il distacco, la desolazione e le enormi
rovine.
Ai coniugi la morte fa meno paura, consci di combattere per un giusto ideale. Il
film evidenzia la presa di coscienza di pochi carnefici, che rischiando la vita
si pentono del loro atteggiamento.
La parte finale del film, nella sua crudezza e violenza afferma che l'essere
umano oltre a possedere una mente, non rinuncia ai reiterati richiami della
coscienza.
Sicuramente le immagini del film scorreranno a lungo nella mente e nel cuore
degli spettatori che sono costretti a misurarsi con la realtà, con tutte le sue
contraddizioni.