BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


15/10/2016 ● Cultura

Film: "Lettere da Berlino" di Vincent Perez, vittime e carnefici del nazismo


  Maria Antonietta Cacchione ● 1160


Il bel film "Lettere da Berlino", è basato su una storia vera e tratto dal libro di Hans Fallada " Ognuno muore solo", definito da Primo Levi "uno dei più bei libri sulla resistenza tedesca contro il nazismo".
Il film narra la storia di due coniugi, Otto e Anna Quangel che durante la dominazione nazista, perdono l'unico figlio che muore combattendo al fronte contro i francesi. Soltanto il loro felice e consolidato rapporto, riesce a lenire in parte l'immenso dolore e fa maturare la consapevolezza dell 'inutilità della guerra che porta soltanto rovine, lutti, disperazione e perdita di tanti a favore di pochi.
Questa presa di coscienza spinge i protagonisti alla ribellione e alla rivolta contro un regime feroce e vessatorio decidono, pur sapendo di correre grossi rischi, di diffondere in gran parte della città 285 cartoline in cui denunciano e stigmatizzano la grave responsabilità di Hitler e del sistema che trascina un'intera generazione nella più cupa disperazione.
La scena iniziale del film, pur nella sua drammaticità, è di una bellezza inaudita. Un giovane soldato tedesco, ansante e disperato corre in una fitta foresta inseguito dai nemici; secchi spari eccheggiano nell'aria, uccidendolo.
Il soldato prima di morire, rivolge lo sguardo smarrito verso le fronde ondeggianti , che lasciano scoperto una parte di cielo grigio che sembra simboleggiare la tristezza, la morte, il distacco, la desolazione e le enormi rovine.
Ai coniugi la morte fa meno paura, consci di combattere per un giusto ideale. Il film evidenzia la presa di coscienza di pochi carnefici, che rischiando la vita si pentono del loro atteggiamento.
La parte finale del film, nella sua crudezza e violenza afferma che l'essere umano oltre a possedere una mente, non rinuncia ai reiterati richiami della coscienza.
Sicuramente le immagini del film scorreranno a lungo nella mente e nel cuore degli spettatori che sono costretti a misurarsi con la realtà, con tutte le sue contraddizioni.

 

Cartellone




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