30/9/2016 ● Politica
Comunicato stampa Comitato “Basta un si“ di Guglionesi
Domenica 4 dicembre i cittadini saranno chiamati ad esprimersi sul referendum
indetto per confermare la Riforma Costituzionale approvata dal Parlamento.
Nell’auspicare un sereno confronto sui contenuti della Riforma costituzionale
rileviamo il tentativo di “alzare il livello di scontro” con argomenti che poco
hanno a che fare i contenuti della stessa.
Il primo è rappresentato senz’altro dalla “presunta” mancanza di legittimità di
questo Parlamento ad affrontare il tema della Riforma Costituzionale. Una
contestazione che trae spunto (nel loro ragionamento) dalla sentenza della
Consulta del 2014 con la quale si rilevava l’illegittimità costituzionale di
alcune parti della vecchia legge elettorale (Porcellum). Una affermazione priva
di fondamento in quanto la richiamata sentenza ribadisce chiaramente che questo
Parlamento “mantiene intatte le sue prerogative e che quindi i suoi atti non
sono messi in discussione dalla decisione della Consulta”.
Il testo della sentenza recita che “le elezioni che si sono svolte in
applicazione anche delle norme elettorali dichiarate costituzionalmente
illegittime, costituiscono un fatto concluso e non riguardano gli atti che le
Camere adotteranno prima che si svolgano nuove elezioni (nel caso in questione
previste nel 2018). Continuare quindi a sostenere la tesi dell’illegittimità
dell’attuale Parlamento alimenta unicamente “l’insoddisfazione e la protesta
verso la politica, i partiti e il Parlamento alimentate da campagne demolitorie,
da rappresentazioni unilaterali e indiscriminate in senso distruttivo del mondo
dei politici, delle organizzazioni e delle Istituzioni in cui essi si muovono”
(Napolitano nel discorso di insediamento).
Il secondo argomento, certamente non di merito, riguarda il quesito
referendario, definito “fuorviante, truffaldino, spot ecc.”, in quanto recita:
approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il
superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei
Parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle Istituzioni, la
soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II° della
costituzione”. La Riforma Costituzionale infatti, in piena sintonia con il
“quesito referendario”, affronta proprio questi temi indicati in quanto prevede:
a) il superamento del Bicameralismo paritario differenziando le funzioni del
Senato (Camera delle autonomie e di raccordo tra lo Stato e le Regioni/Comuni) e
la Camera a cui viene attribuito il rapporto fiduciario e di indirizzo
politico); b) la riduzione del numero dei Parlamentari (i Senatori scenderanno
dagli attuali 315 a 95 di cui 74 rappresentativi dei Consigli Regionali); c) il
contenimento dei costi di funzionamento delle Istituzioni con il taglio del
numero dei Senatori, la riduzione delle indennità dei consiglieri regionali (che
saranno equiparati all’indennità del Sindaco del capoluogo), il superamento
delle Province ecc.; d) la soppressione del CNEL; e) il riequilibrio delle
funzioni tra Stato e Regioni superando le “confusioni” create dalla Riforma del
2001.
Si può dissentire nel merito ma è indubbio che il quesito rispecchia fedelmente
i temi di intervento della Riforma. Ciò è confermato anche dal fatto che lo
stesso “Comitato per il No”, nel raccogliere le firme per richiedere il
referendum (senza raggiungere la sogli prevista delle 500 mila firme), indicavo
il quesito sopra richiamato e che ora, solo ora, viene definito, per così dire,
“non veritiero”.
Torniamo ai contenuti. Nei prossimi giorni il “Comitato per il SI” di Guglionesi
organizzerà delle iniziative “tematiche sui singoli aspetti della Riforma.
BASTA UN “SI” PER CAMBIARE L’ITALIA - Sabato 1/10/16 alle ore 17,00 presso il
“Parco di Castellara” si svolgerà un incontro del Comitato per “SI” di
Guglionesi con gli Organi di informazione per illustrare, in forma documentata,
alcuni aspetti della Riforma Costituzionale al centro dell’attuale dibattito.