BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


26/9/2016 ● Cultura

“O soave fanciulla” dall’Opera La Bohème di Puccini


  Pietro Di Tomaso ● 1667


Ho deciso di proporre al lettore un brano musicale tratto da ‘La Bohème” di Giacomo Puccini.
“Più invecchio, più mi convinco che La Bohème sia un capolavoro e che adoro Puccini” (così Igor Stravinskij. Detto in estrema sintesi, Puccini volle raccontare con musiche appassionate e tenerissime la stagione dei sogni e dell’amore di un gruppo di artisti in una fredda Parigi ottocentesca. Il poeta Rodolfo, insieme agli amici, abita in una soffitta. E’ la vigilia di Natale ed è quasi sera quando sente bussare alla porta. Una voce femminile chiede di poter entrare. E’ Mimì, giovane vicina di casa: le si è spento il lume e cerca una candela per poterlo riaccendere. Una volta riacceso il lume, la ragazza sta per andarsene quando si accorge di aver perso la chiave della stanza. Inginocchiati sul pavimento, al buio (entrambi i lumi si sono spenti), i due iniziano a cercarla. Rodolfo la trova per primo e la nasconde in tasca. Quando la sua mano incontra quella di Mimì (“che gelida manina”), il poeta chiede alla fanciulla di parlargli di lei. Mimì gli confida d’essere una giovane ricamatrice e di vivere sola (“Sì, mi chiamano Mimì”). Infine l’idillio dei due giovani viene interrotto dal ritorno degli amici, gli altri bohèmiens. Ciò premesso, non può ora mancare la dolcezza del corteggiamento tra Rodolfo e Mimì.

“O soave fanciulla, o dolce viso di mite circonfuso alba lunar in terra, vivo ravviso il sogno ch’io vorrei sempre sognar! Ah! Tu sol comandi, amor! … Fremon già nell’anima le dolcesse estreme, nel bacio freme amor! Oh! Come dolci scendono le sue lusinghe al core … tu sol comandi, amore! … No, per pietà! Sei mia! V’aspettan gli amici … Già mi mandi via? Vorrei dir … ma non oso … Dì .. Se venissi con voi? Che? … Mimì? Sarebbe così dolce restar qui. C’è freddo fuori. Vi starò vicina! … E al ritorno? Curioso! Dammi il braccio, mia piccina. Obbedisco, signor! Che m’ami di’ … Io t’amo! Amore! Amor! Amor!”

Su YouTube si può ascoltare l’aria “O soave fanciulla”, interpreti : Anna Netrebco e Marcelo Alvarez.
Per completezza informativa c’è da dire che durante la gestazione dell’opera non mancarono intoppi tra Puccini e i librettisti Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. Su tutto predominava l’esigenza di sintesi da parte del compositore. In particolare Puccini intervenne sulla trama del quarto e ultimo atto dell’opera, eliminando qualsiasi elemento del testo letterario che potesse distrarre l’ascoltatore dalla morte di Mimì (cfr. Fernando Greco sul Blog pugliese di Marilù Mastrogiovanni).
Da ultimo pongo la domanda: vi piace l’Opera? A tal riguardo il Sovrintendente dell’Opera di Parigi, già alla guida del Teatro alla Scala di Milano, ha dichiarato tempo fa tramite il quotidiano La Repubblica quanto segue: <<Da voi non è la crisi economica a svilire l’Opera, ma la non volontà di sostenere la cultura>>. Meditiamo su tale affermazione.
Buona lettura e buon ascolto.

 

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