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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 19/11/2014 ● Click 1197

Cassinetta di Lugagnano : “Stop al Consumo di territorio”


Pietro Di Tomaso © FUORI PORTA WEB

Sabato scorso a Cassinetta di Lugagnano (Milano) si è svolto il convegno nazionale “Stop al Consumo di territorio” alla presenza di politici, amministratori locali, ambientalisti e associazioni. Cassinetta di Lugagnano è il primo Comune italiano che ha approvato, nel 2007, un piano urbanistico a zero consumo di suolo. <<Siamo un paese agricolo – dichiara a ‘Repubblica’ l’attuale primo cittadino Daniela Accinasio - , abbiamo un’identità culturale e architettonica importante. Che senso ha costruire se non ne hai la necessità, mettendo a rischio geologicamente il territorio? Le aziende agricole della nostra zona non sono state costrette a cedere i terreni alla speculazione, si sono riconvertite al biologico. Così oggi hanno dimensioni che consentono loro di mantenere competitività>>. <<E la stragrande maggioranza dei Comuni – sottolinea Damiano Di Simine di Legambiente Lombardia – utilizza da decenni il mattone per far cassa, senza pensare alla salvaguardia del territorio>>.

<<Oggi – dice il sindaco Accinasio – abbiamo dovuto imparare a far di necessità virtù, facendo quadrare i conti senza il bonus-villetta ben prima della crisi edilizia che ha colto alla sprovvista molti altri enti locali>>. Come? “ Riducendo al minimo le spese (il sindaco ha 460 euro di stipendio, non ci sono consulenze e solo l’ufficio tecnico ha un telefonino a disposizione) e diversificando le entrate: <<A esempio – spiega il primo cittadino – organizzando matrimoni e cerimonie nelle ville che abbiamo restaurato recuperando un altro pezzo della nostra identità>>. Certo, stiamo parlando di un Comune piccolo dove è possibile applicare un tipo di economia all’insegna del realismo e del pragmatismo. Un abitante di Cassinetta ha dichiarato a Ettore Livini, inviato di ‘Repubblica’, che <<qui in paese il senso di appartenenza e di socialità è molto aumentato con il no al cemento>>. << C’è gente che si è trasferita da Milano a qui proprio per questo – assicura il sindaco Accinasio -. Persone più partecipi e attente ai bisogni di Cassinetta>>.

Dunque siamo in presenza di una esperienza comunale che prova a dimostrare come l’equazione crescita uguale cemento non sia sempre vera, e senza alternative. In Toscana la legge urbanistica regionale approvata il 29 ottobre prevede tra l’altro che vale per tutti il principio secondo cui <<nuovi impegni di suolo a fini insediativi o infrastrutturali sono consentiti esclusivamente qualora non sussistano alternative di riutilizzazione e riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti>>.

Tuttavia i pericoli per l’ambiente e il territorio sono sempre in agguato. <<Sembra che anche questo governo – scrive Mario Pirani su ‘Repubblica’ (17 novembre) – che pur sembrava animato da propositi risanatori, sia pronto a piegarsi alle richieste di nuovi incentivi da parte delle lobby eoliche. (…) Tutto il Mezzogiorno è stato massacrato da migliaia di torri alte dagli 80 ai 130 metri…>>. Insomma occorre vigilare su quanto forma oggetto dell’articolo di Pirani dal titolo “I soldi facili dei mercanti d’aria”.


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