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PoliticaGuglionesi
Pubblicato in data 17/4/2008 ● Click 3325

Prima volta del centrodestra a Guglionesi, con il cuore “si può fare”


Luigi Sorella © FUORI PORTA WEB

Nella corsa a tre evitiamo di scrivere “risultato a sorpresa!”. Il 33, 33 e 33 era nell’aria fin dalla scelta di presentare tre liste civiche. Prevedibile che la futura Amministrazione si sarebbe insediata nella Casa Comunale con i decimali del residuo punto percentuale di resto. Era un’ipotesi ora è storia.
Bartolomeo Antonacci, alla sua prima candidatura a Sindaco, riesce a portare al governo della città di Guglionesi la lista civica “Guglionesi nel cuore”, nello schema bipolare della politica italiana e locale una lista orientata verso il centrodestra.
Antonacci, dopo l’esperienza da Consigliere comunale di opposizione durante l'uscente Amministrazione Bellocchio, intuisce le vere coordinate propositive per il rinnovamento e mette in campo tanti giovani “under 40” ed alcuni veterani in grado di raccogliere consensi da diversi contesti socio-politici della comunità, presentando il suo schieramento con forze politiche dal centro all’estrema destra. Il neo-sindaco ha puntato su un programma di “svecchiamento” della politica locale, dichiarando, esplicitamente, la sua lista alternativa al centrosinistra, non solo sulle proposte di sviluppo della città, ma anche sui criteri. “Nella scelta della candidatura a Sindaco – ha dichiarato qualche giorno fa ad Fpw il Sindaco Antonacci – abbiamo discusso su determinati criteri. Su tali criteri è avvenuta una divergenza con un’area centro-moderata in dialogo da tempo con noi, divergenza dalla quale è poi nato il nucleo costitutivo della lista civica “Costruire per Guglionesi” (candidato sindaco Giuseppe Pollice).” La divergenza sui criteri, nell’ottica del successo elettorale (pur di misura), è stata una vittoria nella vittoria della lista civica “Guglionesi nel cuore”. Antonacci non si sbagliava: aveva lavorato da tempo, con sacrificio, dedizione e coraggio al risultato che lo ha premiato. Nulla arriva per caso.
Il progetto politico di Giuseppe Pollice, siamo “per” e non “contro”, nella corsa a tre riscuote una brillante considerazione da parte dell’elettorato guglionesano, tanto da sfidare in pochi giorni, su un doppio fronte, gli schieramenti politici di centrodestra e di centrosinistra, ben organizzati, strutturati e preparati nel tessuto sociale del paese. Tuttavia l’identità politica della lista civica “Costruire per Guglionesi” restava per una grande parte dell’elettorato un’incognita “equivoca” della campagna elettorale, una seria ambiguità da trascinare in un’azione di Amministrazione comunale, poiché priva di una rappresentanza partitica nelle scelte delle politiche territoriali alle quali è chiamata la municipalità di Guglionesi. Ma in questa direzione il successo nelle Politiche (anche a Guglionesi) dell’Italia dei valori di Antonio Di Pietro forse trova una certa compiacenza trasversale (in attesa di un futuro apparentamento?) in alcuni esponenti promotori del progetto “Costruire per Guglionesi”. Se fosse vera questa considerazione il successo di Antonacci sarebbe doppiamente meritevole, avendo battuto un centrosinistra dichiarato (di fatto con pochi consensi) e l’altro in “ombra” (di fatto con molti consensi). C’è tempo per valutare meglio le dinamiche e le tendenze del voto politico di Guglionesi.
E veniamo all’impresa elettorale. In barba allo slogan elettorale del PD, “si può fare”, lo schieramento di Antonacci è riuscito politicamente a chiudere il “ciclo Bellocchio”, cioè mettere la parola “fine” a dieci anni di governo della città di Guglionesi, battendo sul consenso la lista civica del centrosinistra “Continuità per il futuro” (candidato sindaco Pasquale Marcantonio) che al vaglio dei cittadini non ha convinto né sulla “continuità” e né sul “futuro” dei “fatti” argomentati in campagna elettorale. Per il centrosinistra la continua dissolvenza nel consenso locale (l’IdV sopra il PD nelle Politiche di Guglionesi) sembra non avere un freno (almeno dal 2003 ad oggi), nonostante la gestione amministrativa della municipalità garantisse altre prospettive di consenso… “per un Comune amico”.
Il centrodestra diventa forza di governo municipale per la prima volta nella storia del bipolarismo locale, dopo le sconfitte elettorali subite alle Comunali del 1993 (Di Falco sconfisse Cacchione), del 1998 e del 2003 (Bellocchio sconfisse due volte Vaccaro).
Per Guglionesi si apre una stagione nuova, di rinnovamento amministrativo, in linea con le attuali posizioni politiche nazionale e regionale (PDL). Dunque ampi margini di risorse nel “fare” e nel collaborare in sintonia con gli Enti che contano. Ora Antonacci ha il compito di creare e di coordinare una nuova classe dirigente per la Città, e non solo per la Città, in grado di dare contenuti di innovazione e concretezze di sviluppo alle aspettative dell’intera Comunità e non solo del suo ristretto elettorato.
Nello scenario della politica locale resta un argomento serio per il futuro di Guglionesi e sopratutto dei guglionesani. La questione “33%” . Considerando il verdetto delle urne si può ripartire dal “cuore”, ma forse non basta solo quello della politica.

Il Sindaco Bartolomeo Antonacci


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