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Caro DirettoreGuglionesi
Pubblicato in data 18/5/2014 ● Click 2372

Il coraggio della verità


Pierpaolo Terzano © FUORI PORTA WEB

Caro direttore,

ieri passeggiando per il lungomare sono stato attirato da un volantino tutto colorato che alla lettura mi è apparso alquanto colorito di bugie e cose non dette. Glielo allego perché ognuno possa farsi un’idea del contenuto dello stesso, ma contemporaneamente mi permetta di fare qualche considerazione personale da condividere, per mezzo del suo blog, con i pochi che avessero voglia e pazienza di leggerle.

Ebbene mi soffermo, per brevità, solo sulla metà dei punti della prima parte quella intitolata “L’Italia sta cambiando verso”, giacchè sulla seconda, “Ora tocca all’Europa”, essendo il programma elettorale del PD per le Europee, non si deve né può fare alcuna considerazione dato che il momento della verità in tal caso ha da venire.

Nella prima parte del volantino si elencano tutte le riforme che avrebbe fatto il governo Renzi. Uso il condizionale a ben vedere perché più che di riforme attuate si tratta finora di semplici proclami, così come riconosciuto anche da un esponente non qualunque del PD molisano (giacchè membro del direttivo) che interrogato sull’argomento ha convenuto su quanto da me obiettato.

Decreto Irpef: 80 euro al mese in più per dieci milioni di italiani. Ma è proprio così? Il D.L. 66/2014 recita testualmente “In attesa dell'intervento normativo strutturale da attuare con la legge di stabilità per l'anno 2015…” ad indicare che se per il 2014 questi soldi ci sono (a partire dal mese di maggio), per gli anni a seguire è ancora da vedere dove recuperare i soldi per continuare a dare questi 80 euro in più… E per questo primo punto mi fermo qui sorvolando sul fatto che, avendo cancellato la detrazione per il coniuge a carico (e questo sì senza possibilità d’appello), gli 80 € in più elargiti in busta paga diventano 15 €.

Piano di edilizia scolastica: la sicurezza dei nostri figli al primo posto. Si usano parole dense di significato senza conoscere il dolore di chi purtroppo nella nostra terra conosce bene e ha dovuto dar senso a quelle parole. Ma di interventi sull’edilizia scolastica non c’è traccia in alcun testo varato dal governo Renzi. Di tracce invece ce ne sono delle tante sfilate che il nostro premier sta facendo presso vari istituti scolastici. Sull’edilizia scolastica l’unica cosa certa che c’è, è la possibilità di destinazione dell’8 per mille, proposta fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle.

Riduzione Irap: il lavoro costa il 10% in meno per le aziende italiane. In confronto al punto precedente almeno un miglioramento qui lo dobbiamo registrare. Nel già richiamato D.L. 66 si parla anche di questa riduzione Irap del 10%... Peccato però che anche questa andrà a regime solo a partire dal 2015 (ed intanto ci si potrà sempre ripensare…): per il 2014 la riduzione non è neanche della metà, ma di uno scarso 4%.

Decreto lavoro: meno regole ma più certe. Ovvero più certo diventa il precariato e con esso i cosiddetti bamboccioni di brunettiana memoria. Forse varrebbe la pena approfondire per questi signori cosa significhi reddito minimo di cittadinanza proposto dal Movimento 5 Stelle e quali sarebbero le regole per poterne usufruire.

Sblocco debiti P.A.: finalmente paga anche lo Stato. E slittamento dopo slittamento (la prima promessa era quella dei primi quindici giorni del nuovo governo, slittata poi a metà luglio ed infine al 21 settembre) pare che ora il traguardo sia fissato ad ottobre 2014, non per cattiva volontà, ma forse perché il buon Renzi davvero aveva voglia di andare “in pellegrinaggio a piedi da Firenze a Monte Senario”. Invece a tal riguardo finora cosa è stato fatto? Quello che il noto quotidiano nazionale di economia “Il Sole 24 ore” ha chiamato l’uovo di colombo: ovvero il blocco delle cartelle Equitalia e la compensazione delle stesse con i crediti vantati dalle Imprese nei confronti della P.A. Intervento proposto e voluto, ben prima dell’era Renzi, da un manipolo di politici inesperti (i parlamentari del Movimento 5 Stelle) che stanno dando lezioni di serietà e di sobrietà all’intero Paese.

Più tasse su rendite finanziarie: perché la finanza non può pagare meno del cittadino. Non essendo ferrato in economia, ma avendo credo dato prova di saper far di conto in qualche altro intervento che sempre lei ha gentilmente ospitato, mi astengo dal commentare per il momento questo punto, riservandomi di ritornarci caso mai con altro intervento al fine di verificare quanto quel che è contenuto sempre nel D.L. 66/2014 non vada a toccare anche il cittadino più della finanza (e non solo questa).

 

Più tasse alle banche: 26% sulle quote in Bankitalia per finanziare i redditi più bassi. Dopo aver fatto il maxi-regalo con il decreto IMU-Bankitalia alle Banche private si ha poco da gioire, anche perché bisognerà vedere come ed in che modo le banche per questa maggior tassazione non faranno pagare ai risparmiatori questo 26% di tasse sulle quote Bankitalia. E pensare che i parlamentari del Movimento 5 Stelle avevano lottato con le unghie e con i denti perché si potesse separare il decreto IMU dal decreto Bankitalia e quante bugie all’epoca ci sono state dette…

Riforma del Senato: riduzione del numero dei parlamentari la politica dà il buon esempio. Anche questo per il momento solo un proclama, perché non c’è ancora alcuna legge approvata. Inoltre si punta l’attenzione sulla riduzione del numero dei parlamentari e si tace su tutto il resto ed in particolare sull’opportunità o meno di mantenere il bicameralismo pur riducendo il numero degli onorevoli. Inoltre se il problema è quello di ridurre il numero dei parlamentari, e quindi il risparmio per le casse dello Stato, evidenzio come gli eletti del Movimento 5 Stelle abbiano di fatto immediatamente dimezzato il oro stipendio volontariamente senza alcuna discussione in aula: perché il loro esempio non viene seguito? Non si può dire che questi ragazzi non lavorino, anzi al contrario basta andare sul sito di Camera e Senato per vederne le presenze e le proposte di legge fatte.

Tetto a stipendi dei manager pubblici: basta con i super stipendi (norma Olivetti), più giustizia sociale. Si badi però che questo tetto è stato fissato per i manager pubblici delle aziende non quotate in borsa. Per esser chiari i mega stipendi che annualmente sfiorano cifre a sei zeri e che tanto hanno fatto scalpore qualche mese fa non sono stati toccati e forse non lo verranno mai.

Riforma della legge elettorale: governabilità assicurata, mai più larghe intese. Per fortuna che anche questo è ancora uno spot perché la legge elettorale ideata da Renzi con l’avallo di Berlusconi e che toglie ogni possibilità di scelta a noi cittadini trova forti opposizioni anche all’interno dello stesso partito democratico.

Mi fermo qui sperando di riuscire a toccare tutti i punti rimanenti in un altro intervento.

è chiara quale sarà la scelta del sottoscritto in quest’ultima tornata elettorale che si avvicina. Il perché se non fosse chiaro da quanto scritto sopra spero lo diventi grazie alle parole che prendo in prestito da Alessandro di Battista: “Cos'altro dobbiamo fare per non farveli più votare? Dobbiamo restituire milioni di euro dei nostri stipendi? L'abbiamo fatto! Dobbiamo presentare tutte le proposte di legge dichiarate in campagna elettorale? L'abbiamo fatto. ...Dobbiamo essere tutti, dico tutti, incensurati? Lo siamo. Dobbiamo difendere i vostri soldi anche a costo di farci sbattere fuori dalla Camera? Lo abbiamo fatto, a me hanno dato 34 giorni di sanzione e circa 9000 euro di multa. Dobbiamo salire sul tetto della Camera per accendere un faro sulle modifiche piduiste che vogliono fare alla Costituzione? Siamo saliti! Dobbiamo restituire il 100% dei rimborsi elettorali per farvi capire che si può fare politica senza soldi? Fatto! Dobbiamo girare tutte le piazze d'Italia ogni fine settimana, da mesi, senza scorta (rinunciando spesso alle relazioni familiari e umane) per informarvi sulla riduzione delle pene ai colpevoli di scambio politico-mafioso e su tutte le porcate che produce il Palazzo e che noi combattiamo? Lo facciamo sempre. Dobbiamo rinunciare alle auto-blu? Fatto, non ne abbiamo nemmeno una a disposizione. Dobbiamo andare in TV nonostante andarci non sia facile, spesso (non sempre) significa giocare in trasferta con l'arbitro contro? Ci stiamo andando. Dobbiamo fare visite ispettive al TAV, all'EXPO, al TAP per costringere la stampa a parlare di questi tangentifici? Ci siamo andati! Cosa altro dobbiamo fare per chiedervi di non votare più questi partiti e questa gentaglia?”. Ed ancora: “Il M5S non ha fatto nulla” dicono impunemente i deputati della maggioranza. Gli ricordo che il M5S, da opposizione, (quindi da forza di minoranza) ha:

- evitato lo sventramento della Costituzione anche grazie alla disobbedienza civile (siamo saliti sul tetto della Camera)

- ottenuto una norma per recedere gli affitti d'oro da parte della pubblica amministrazione per tagliare, sul serio, i costi della casta

- ottenuto l'8X1000 per l'edilizia scolastica (proposta della commissione cultura M5S)

- ottenuto la compensazione delle cartelle esattoriali per quelle aziende che vantano un credito nei confronti dello Stato

- ottenuto una norma per costringere le aziende che ricevono finanziamenti statali a restituirli se delocalizzano la loro produzione al di fuori della UE

- fatto cancellare alla RAI contratti folli come quello (700.000 euro) con il quale l'azienda pubblica si era assicurata l'esclusiva per la convention di Comunione e Liberazione

- fatto una battaglia immensa per ottenere il voto palese quando il Senato ha votato per l'espulsione del pregiudicato di Arcore (B. non è più un Senatore grazie al voto palese, con il voto segreto tutti sanno che si sarebbe comprato qualcuno della maggioranza come ha sempre fatto)

Soltanto la battaglia fatta in aula dal M5S ha costretto la Camera a votare l'arresto del deputato PD renziano Genovese oggi e non dopo le elezioni europee. Guardate questa immagine, così l'opposizione ha trattato B. per 20 anni, baciandogli le mani. Noi non baciamo le mani a nessuno!

L'opposizione serve moltissimo e in giornate come quella di oggi si capisce quanto sia mancata una forza come la nostra negli ultimi 20 anni. Oggi siamo opposizione e stiamo esercitando il nostro ruolo con determinazione e intransigenza. Domani saremo al governo e speriamo che ci sarà, da parte dei partiti, un'opposizione uguale a noi. Una democrazia funziona se esiste un vero governo e una vera opposizione. A riveder le stelle!”

Sono convinto che se ci si informasse su tutto ciò che hanno fatto i Parlamentari 5 Stelle in questo anno, l’ “inculcata” diffidenza verso lo stesso (dalla quale anch’io ho dovuto disintossicarmi) sarebbe facilmente spazzata via e votare Movimento 5 Stelle sarebbe la cosa più naturale da fare.


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