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Caro DirettoreGuglionesi
Pubblicato in data 20/1/2014 ● Click 3090

Tertium non datur


Pierpaolo Terzano © FUORI PORTA WEB

Caro direttore,

nel tentativo (forse inutile) di ottenere una risposta dai nostri amministratori, in allegato trova due note giunteci dalla prefettura: una datata 28/11/2013, l’altra datata 13/01/2014. Le invio le note, ed in particolar modo la seconda, per due motivi.

Il primo. Mi sembra opportuno far sapere agli interessati che il prefetto ci ha comunicato subito quanto a lui aveva risposto l’amministrazione. A tal proposito non vige a Guglionesi il rispetto del d. lgs. 33/2013 che, una volta ricevuta la richiesta da parte del cittadino, obbliga la pubblica amministrazione di provvedere entro 30 giorni di rispondere allo stesso cittadino che ha fatto richiesta? E qui sottolineo, ad evidenziare la gravità di una mancata risposta, che non si tratta di una richiesta fatta da un solo cittadino, ma da una numerosità piuttosto eterogenea anche in quanto a colore politico.

Il secondo. Leggendo la nota e ricordando tutto quanto è successo in questi quasi tre mesi, mi è balzata alla mente una riflessione che all’università faceva una persona a cui debbo tanto. Ebbene, questo amico, cercando di spiegare il fatto cristiano e quel che succedeva alle persone che sentivano parlare Gesù, diceva che di fronte a Cristo gli astanti erano portati a dire: “O quest’uomo è pazzo o quel che dice è vero, una terza possibilità non c’è”. Non voglio mettere sullo stesso piano le due cose, ma anche in questo caso possiamo dire, prendendo in prestito le parole del mio amico, “tertium non datur”: ovvero o è vero quel che l’amministrazione ha scritto al prefetto (?!), o è vero quel che l’amministrazione al completo (con consiglieri di maggioranza a seguito – e questa estensione la faccio solo per evidenziare come tutti sono testimoni di quel che dico) ha detto ai genitori presenti all’incontro dell’8 novembre. Ebbene, il nostro sindaco scrive al prefetto :”È intento dell’amministrazione incrementare le entrate finanziarie dei servizi di che trattasi più che di centrare una percentuale precisa di copertura, giacchè il tutto è solo il prodotto di un procedimento di stima da verificarsi a consuntivo”. Allora tertium non datur: o è vero che si vogliono incrementare le entrate finanziarie dei servizi più che centrare una percentuale precisa di copertura (così come ha chiesto anche la Corte dei Conti), come si scrive al prefetto, o è vero che si vuole restituire il mal tolto, mettendo a scomputo per quest’anno (ed in che modo?!) quello che eventualmente si sarebbe rientrato in più del preventivato, così come si è detto ai genitori in seduta pubblica. Riguardo a questo aspetto penso che la domanda sorga a tutti spontanea: ma, se l’intenzione è davvero quella di restituire il mal tolto, come si stabilisce questo mal tolto se non partendo da una percentuale di copertura, punto di partenza di una buona gestione del denaro pubblico? (invito i lettori a rileggere nuovamente gli articoli “Aumenti mensa e trasporto: la protesta dei genitori” ed “Aumenti mensa e trasporto: la protesta dei genitori continua”)

A conclusione di questo articolo due brevi considerazioni sulle restanti giustificazioni trasmesse al prefetto.

1) Il sindaco ha precisato che “i costi considerati (negli articoli di analisi delle spese dei servizi – ndr -) sono solo una parte di quelli effettivamente sostenuti”. Se ne sono resi conto forse dopo che già noi gliel’avevamo evidenziato negli articoli? L’attuale amministrazione, formata per i 3/5 dagli amministratori della passata, hanno ben capito quanto abbiamo scritto ed è per questo che hanno preferito non rispondere ai genitori ma solo al prefetto (in modo volutamente confusionario?!) sperando così di mettere a tacere ogni cosa.

2) il sindaco (ed è questo il passaggio a mio parere più ambiguo) ha poi comunicato al prefetto che: “l’aumento delle tariffe è stato determinato dalla bassa percentuale di copertura dei costi di taluni servizi. La Corte dei Conti in riferimento al rendiconto di gestione dell’anno 2011 ha osservato che i proventi dei servizi pubblici, confrontati con i costi, mostravano un’evidente perdita con saldi negativi del 16% per il trasporto scolastico, e del 45% per gli impianti sportivi”. I motivi di questa perdita per quanto riguarda il servizio trasporto, come disse anche il sindaco al famoso (o famigerato) incontro con i genitori, erano da attribuire all’evasione di parte dell’utenza. Ma allora se nel 2011 la Corte dei Conti ha fatto l’osservazione su riportata, perché nel 2012 l’amministrazione operò in modo improvvido le scelte che fece concedendo un ulteriore contributo di € 20.000 all’appaltatore oltre quanto dovuto da contratto e non facendo alcuna considerazione (né in quell’occasione, né dopo) sui costi reali del servizio? A tal proposito che cosa ha evidenziato la Corte dei Conti in riferimento al rendiconto di gestione dell’anno 2012, o quale ne sarebbe il parere se interessata? Ai due nuovi amministratori, Somma e Ciarallo, quali giustificazioni sono state date? Per favore almeno loro ce ne riferiscano.

Mi scusi direttore, ma se avessi bambini che usufruissero del servizio di trasporto mi sentirei per senso civico nel dovere di non pagare. Similmente per quanto riguarda il servizio mensa, non avendone neanche il tempo, non mi recherò sicuramente sul comune (così come è stato richiesto a noi genitori dall’amministrazione) per vedere quale sarebbe l’integrazione al costo del servizio mensa per i pasti usufruiti dalle mie bambine. Invito tutti i genitori a fare altrettanto.

 

Nota alla prefettura 2 (pdf)

Nota alla prefettura 1 (pdf)


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