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ScuolaCampobasso
Pubblicato in data 19/1/2014 ● Click 1047

Il paradosso ATA: devono lavorare gratis!


Sergio Sorella © FUORI PORTA WEB

A seguito del rifiuto del Dipartimento Funzione Pubblica alla certificazione di compatibilità finanziaria all’ipotesi di accordo del 12 maggio 2011 è stato negato il riconoscimento del beneficio economico ai lavoratori ATA che ne erano titolari dal 2011. Il recupero delle somme “illecitamente” percepite era previsto a partire dallo stipendio di febbraio 2014.

Ora, il Consiglio dei ministri di venerdì 17 gennaio ha sospeso la restituzione delle somme percepite dagli ATA, beneficiari della 1° e 2° posizione economica, acquisita dal 1 settembre 2011 al 31 agosto 2013. Tuttavia, la beffa nei confronti di questi lavoratori, non si è risolta. Infatti nella nota ministeriale si dice che non verrà più attribuito tale riconoscimento a partire dalla data indicata e per il futuro. Quindi, non si dovrà più restituire il pregresso, ma queste saranno bloccate per l'anno in corso! E chissà per quanti anni ancora!

I provvedimenti che riguardano la scuola sono all’insegna del pressapochismo e della mancata conoscenza di come funziona il servizio pubblico d’istruzione. Non sanno che per gli ATA le posizioni economiche non sono un automatismo per l’aumento di stipendio, non sanno che gli ATA hanno l’attribuzione di posizione economica solo in seguito a procedure concorsuali e con l’assunzione di mansioni ulteriori al loro profilo professionale, da svolgere oltre i normali compiti.

Un assistente amministrativo che ha la seconda posizione economica sostituisce il DSGA, un collaboratore scolastico che ha l’ex art.7 assiste l’alunno disabile. Se sospendono il beneficio economico dicono in maniera indiretta che questi lavori non sono importanti e dunque possono non essere retribuiti, oppure che quei lavori non si devono più fare. Cosa deve fare il personale ATA nelle scuole? Limitarsi alle mansioni ordinarie?

Proponiamo agli assistenti amministrativi, ai tecnici ed ai collaboratori scolastici che ha l’art.7 e/o la seconda posizione economica, di comunicare per iscritto al DSGA, al DS, all’USR, al MIUR che a dal 1 febbraio 2014 non faranno la funzione ulteriore assegnata perché essa non è retribuita.

E’ ora di smetterla con le vessazioni al personale ATA! Si tratta di lavoratori che svolgono un compito fondamentale per far funzionare la scuola. Compito che deve essere considerato, valorizzato e retribuito. Ricordiamo che in Molise i tagli voluti dal duo Gelmini - Tremonti hanno ridotto di 500 posti gli organici ATA negli ultimi anni. Il tutto in un contesto in cui i plessi sono sempre gli stessi, la complessità del lavoro è aumentata (integrazione disabili, immigrati, funzioni decentrate alle segreterie, ecc.) ed alle scuole si chiede di essere sempre aperte per rispondere alle esigenze del territorio.

Bisogna battersi contro questa deriva che non investe sul futuro. La FLC CGIL ha proclamato lo stato di agitazione e nelle prossime settimane ne discuterà con i lavoratori in assemblee già programmate.


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