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ScuolaCampobasso
Pubblicato in data 14/9/2013 ● Click 1296

Qualche primo segnale: arrivano risorse per la scuola


Sergio Sorella © FUORI PORTA WEB

La riapertura delle scuole in Molise hanno evidenziato vari problemi che non hanno consentito il regolare inizio dell’anno scolastico. In particolare gli organici sono al di sotto dell’offerta formativa possibile e prosegue la pratica delle classi pollaio. Nei prossimi giorni si concluderanno le operazioni riguardanti le nomine annuali per il personale docente. L’ampio numero di incarichi che saranno alla fine conferiti su posti disponibili e vacanti, dimostra che potevano essere fatte il triplo delle immissioni in ruolo realizzate.

Intanto il decreto legge n.104/13 che comprende norme sulla scuola, sul potenziamento dell’offerta formativa e sul diritto allo studio è un primo passo per invertire le politiche degli ultimi anni che hanno devastato il sistema d’istruzione e ricerca del nostro Paese. S’iniziano a raccogliere i primi frutti delle tante iniziative per ridare valore e dignità all’intero sistema della conoscenza e per garantire a tutti il diritto al sapere. Si migliora il welfare studentesco, si elimina il bonus maturità, si riduce il costo dei libri di testo. Ci sono risorse, in verità ancora scarse, per interventi sull’edilizia scolastica e per la lotta alla dispersione.

Il Decreto prevede un piano triennale di immissione in ruolo del personale della scuola per circa 60.000 unità organiche, stabilizzazione di 26.684 posti di sostegno; un nuovo sistema di reclutamento dei dirigenti scolastici con bando a cadenza annuale; delle provvidenze per gli studenti; un aumento di un’ora di geografia nel biennio delle superiori (manca il recupero del tempo scuola soppresso nella primaria e nelle medie, il ripristino urgente delle materie professionali d’indirizzo nelle superiori e delle discipline giuridiche ed economiche); l’eliminazione della categoria delle scuole sottodimensionate; degli stanziamenti per la formazione degli insegnanti; l’ingresso gratuito - sperimentale - dei docenti nei musei. Il Decreto, inoltre, stanzia dei fondi per il wireless nelle superiori, per potenziare l’offerta formativa e l’orientamento degli studenti nella scuola secondaria di secondo grado ecc.. Per il Conservatorio sono previste borse di studio per gli studenti; assunzioni di personale precario.

Spicca, però, l’assenza di un provvedimento riguardante i docenti aventi diritto alla pensione per aver raggiunto quota 96 e la non risoluzione del problema dei docenti inidonei della scuola. C’è la propensione ad invadere, per legge, il campo contrattuale: la cosa accade quando si indica nel Fondo d’Istituto il luogo dove prendere i soldi per le attività aggiuntive riferite all’orientamento (art. 8), quando si ignora completamente la contrattazione in materia di formazione dei docenti (art. 16), e quando ancora in materia salariale si ricorre al Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici per pagare i supplenti sui posti dei collaboratori esonerati (art. 17). Nei 60 giorni di dibattito parlamentare previsto per la conversione del decreto occorrerà modificare tali norme. Il rinnovo del contratto e il superamento del blocco degli scatti d’anzianità per la scuola non possono più attendere se si vuole favorire il protagonismo dei lavoratori della conoscenza nel migliorare il nostro sistema di istruzione e ricerca.


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