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ScuolaCamp'obasso
Pubblicato in data 23/8/2013 ● Click 1287

La politica dello struzzo non aiuta a fare una buona scuola


Sergio Sorella © FUORI PORTA WEB

Il 20 agosto u.s. il direttore generale dell’USR Molise ha dovuto riconoscere che i posti dei collaboratori scolastici in organico non sono sufficienti per garantire la loro presenza in ogni plesso, né di assicurare la sicurezza e l’incolumità degli alunni.

Lo diciamo da tempo: non è possibile ridurre gli organici e poi pensare di organizzare il tempo scuola e le attività con un personale esiguo. La propaganda della Gelmini diceva che c’erano più bidelli che carabinieri. La realtà è che ci sono più plessi dove si fa scuola che collaboratori scolastici. Ed allora il MIUR cerca di metterci una pezza concedendo qualche posto in più in organico di fatto. Ma non basta. Infatti la C.M. n. 18 del 18.7.13 ha stabilito i seguenti principi:

· Collaboratori scolastici nella misura necessaria a coprire in tutte le sedi e plessi l'orario di funzionamento della scuola nel rispetto degli obblighi contrattuali;

· personale amministrativo nella misura necessaria a garantire il servizio amministrativo nelle scuole particolarmente complesse (convitti, aziende agrarie, scuole con molti plessi, etc..);

· assistente tecnico nella misura per garantire il rispetto di quanto prevede il CCNL;

· presenza di personale ATA inidoneo o con mansioni ridotte (sia collaboratore, che amministrativo, che tecnico) autorizzando un ulteriore posto in deroga.

Ciò ha comportato per il Molise solo la concessione di alcuni posti in più per i collaboratori scolastici. In Provincia di Campobasso 14 posti interi e 24 posti part time; in Provincia di Isernia 10 posti interi e 3 posti part time.

Poca roba rispetto alle esigenze delle scuole. Niente posti in più per gli assistenti amministrativi e tecnici e per la presenza di inidonei. Inoltre in Molise avremo il paradosso di almeno 10 scuole con in segreteria un solo assistente amministrativo, un direttore dei servizi reggente ed un dirigente scolastico, anch’egli reggente. Com’è possibile garantire il servizio in un contesto simile?

Il MIUR ha chiesto agli Uffici Scolastici Regionali di non superare il numero dei posti per gli ATA già attribuiti lo scorso anno scolastico. E’ un limite inaccettabile poiché la situazione in Molise è peggiorata rispetto allo scorso anno scolastico. Ecco alcuni effetti del mancato dimensionamento: 12 DGSA che dovranno amministrare due scuole, 41 dirigenti scolastici con due scuole da gestire. Intanto le scuole sono sempre aperte, anche di pomeriggio, per le attività integrative ed aggiuntive, per i corsi di recupero, ecc.

Occorre dare più posti in organico di diritto, sia di docenti che di ATA, per garantire agli alunni il diritto all’istruzione. Anche la Regione deve fare la sua parte con interventi integrativi. Far finta che il problema non esista e procedere con qualche soluzione tampone, significa nascondere la testa sotto la sabbia, a discapito della qualità del servizio.


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