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IntervistaGuglionesi
Pubblicato in data 8/8/2013 ● Click 2474

Annullamento del Palio di San Nicola, il Sindaco: "munirsi delle autorizzazioni di legge"


Redazione FPW © FUORI PORTA WEB

Intervista esclusiva con Leo Antonacci, Sindaco del Comune di Guglionesi.


 

Grande scalpore non solo nel Molise: “davvero il Palio non si fa?” Anche la nostra redazione, il blog FPW, ha ricevuto mail e telefonate per conferme, da parte di turisti, sull’annullamento della XXI edizione del “Palio di San Nicola”. Ecco, partiamo da qui. Cosa rappresenta questa manifestazione medioevale per Guglionesi, in particolare per il Sindaco?

 

Rappresenta una delle manifestazioni guglionesane, con ricorrenza annuale, di forte richiamo turistico per la collettività, e non solo per la nostra, e che mai un’Amministrazione attenta, a questi aspetti, avrebbe mai osteggiato. Mi preme dire che a tal riguardo l’amministrazione che presiedo ha messo in atto tutte le dinamiche procedurali tali da permettere il regolare svolgimento dell’intera manifestazione.

 


 

Sono rare le manifestazioni di tale portata, quanto a richiamo e visibilità dell’intera collettività. Citiamo le carresi, ad esempio, dove il Primo Cittadino scende in campo a “spada tratta” pur di difendere tradizioni così consolidate e altamente visibili sotto il profilo non solo culturale. A Guglionesi com'è andata, sul versante dell’impegno civico-istituzionale?
 

Permettimi di dissentire da questa analisi.
È francamente impensabile paragonare manifestazioni datate storicamente da oltre mezzo secolo, come le carresi, e che rappresentano davvero una tradizione popolare (oltretutto ricondotte alle traslazioni del santo Patrono). Nel nostro caso, il Palio di San Nicola, la storia è molto più recente e la difesa a “spada tratta” del primo cittadino ha portato in quei casi ad essere indagati per procedimento penale. Cosa che, con il senno di poi, gli stessi miei colleghi avrebbero tranquillamente evitato.

 


 

Sull’imbarazzo istituzionale pare, anche confrontando le tesi dell’associazione organizzatrice delle prestigiosa manifestazione, che ci sia altro da chiarire, tra autorizzazioni al “corteo storico” e alla “giostra degli anelli”, per intenderci il torneo cavalleresco che è divenuto il cuore dell’argomento?
 

Riallacciandomi alla difesa a “spada tratta” e alle responsabilità del primo cittadino il problema fu sollevato già nella passata edizione e dove l’interpretazione della “legge Martini” (è la legge che regolamenta tali manifestazioni in Italia) obbliga gli organizzatori a munirsi di apposito visto della commissione di sorveglianza regionale.
La stessa commissione convocata il giorno 6 agosto, e che per assenza di alcuni membri, non ha espresso alcun parere in merito. Quindi ho riconfermato la stessa autorizzazione del 2012 agli organizzatori. Mi sorge spontaneamente una domanda: se tutto è stato fatto nel 2012, perché nel 2013 non si è potuto svolgere nello stesso modo.

 


 

Oggettivamente, chiedendo direttamente al Sindaco, si poteva fare di più per garantire alla Cittadinanza e al rilevante flusso di turismo la XXI edizione del Palio di San Nicola?
 

Dal punto di vista amministrativo, no di certo. Anzi siamo andati ben oltre quelle che è la normale prassi autorizzativa. Qualcuno sempre dallo stesso blog, non molto tempo addietro, ha parlato in modo critico sul nostro intendere la forma e la sostanza. Come nostra caratteristica noi abbiamo badato molto alla sostanza, per questo mi adiro dinanzi a questi colpi bassi che mirano a far ricadere sull’amministrazione l’annullamento di una manifestazione così importante.

 


 

C'è una piccola o grande verità, sull'annullamento della manifestazione medioevale, che non è ancora venuta a galla?
 

Sì. Il giorno 7, convocato dal parroco alle ore 8 di mattina, in presenza di Antonino Pace e di Luigi D’Alleva, ho riconfermato la disponibilità dell’ente ha concedere il corso, precisando che il corso venisse ricoperto di sabbia con uno strato di 20 cm e che alla rimozione del manto avrebbe provveduto economicamente l’amministrazione comunale. Inoltre, in presenza delle persone citate, ho formulato una domanda: quale tipo di soluzione alternativa mi si prospettasse. Naturalmente gli organizzatori presenti non hanno fornito soluzioni alternative rispettose delle leggi vigenti.

 


 

Il riconoscimento del “Palio di San Nicola” è di alto profilo istituzionale, gli scambi con cortei storici di città di un certo rilievo culturale (Taranto, Torremaggiore, Ortona, L’Aquila, etc.) testimoniano la valenza del circuito nell’ambito della rievocazione storiche italiane.
Come tutelare in futuro l’evento dell’estate guglionesana?
 

Visto che qualcuno ha parlato di “chiarezza” faccio mio il concetto: nel futuro per organizzare, nei tempi e nei modi dovuti, tali manifestazioni gli organizzatori sono tenuti a munirsi di tutte le autorizzazioni necessarie a norma di legge. Lasciatemi aggiungere un piccolo particolare. Fino al 28 luglio tale manifestazione doveva svolgersi in via Napoleone III, e solo dopo è stata riformulata domanda per viale Margherita. Voi capite che con tale confusione ogni iter autorizzativo sarebbe risultato inefficace. Devo desumere che qualcuno si aspetta che il Sindaco o l’amministrazione, in barba alle leggi nazionali in materia, potesse, in tutta autonomia, autorizzare qualcosa che non fosse a posto dal punto di vista della pubblica sicurezza, della quale il Sindaco è garante.

 


 

Annullato il “Manente”, annullato anche il “Palio”.
Eppure nel tempo contiamo sempre più sagre nella nostra Comunità.
È un seme che produce altro frutto, o trattasi del frutto che culturalmente ci si attendeva anche da scelte amministrativamente selezionate di recente?
 

Ho la percezione che tutto quello che accade, per inefficienza terza, e non solo nel campo della cultura, la responsabilità poi ricade addosso all’amministrazione. Muoiono i pappagalli ed è colpa dell’amministrazione. Non si svolgono fuochi pirotecnici ed è colpa. Si svolgono i fuochi sotto il muraglione, come da sempre, al ritorno del quadro di S. Adamo, ed è colpa dell’amministrazione…
Così anche per il Manente posso ribadire il fatto di aver operato per dodicesimi e con un bilancio non ancora approvato che non ci ha permesso di sostenere economicamente una manifestazione valida dal punto di vista culturale. Altre manifestazioni culturali, cito il concerto jazz in onore di Corrado Gizzi, hanno riscontrato un buon numero di presenza mettendo in evidenza una sensibilità che è vanto, non dovere, di un buon amministratore verso la valorizzazione e la tutela del patrimonio culturale di Guglionesi.
La mia precisazione non è polemica ma solo per dare un punto di vista diverso da quello emerso dalla dichiarazioni in merito da parte degli organizzatori del Palio di San Nicola.
Nell’intervista ho letto di date di richieste autorizzative non solo per il palio. Al comitato sono stati concessi 5 giorni (dal 5 al 9 agosto) che sono i migliori giorni dell’estate e dove siamo stati costretti a dire no ad altre richieste di manifestazioni locali, perché rassicurati dal sig. Pace sull’impiego di tali giorni. Bene dobbiamo rilevare che i giorni 5 6 e 7 agosto la nostra comunità non ha potuto fornire ai nostri turisti o cittadini nessun tipo di manifestazione culturale o ricreativa che sia. Anche da questo punto di vista sicuramente per l’anno avvenire seguiremo un iter diverso allorché sarà programmato il calendario dell’estate guglionesana.


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