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PoliticaGuglionesi
Pubblicato in data 6/6/2013 ● Click 1511

Ci risiamo!


Tino Schiassi © FUORI PORTA WEB

Attacchi personali, di nuovo rivolti al sottoscritto - seppur senza aver avuto l’onestà di dirlo chiaramente – che viene definito, con malcelato disprezzo, il “Ghedini locale” (vale a dire il legale di Berlusconi), il quale tenta di “difendere l’indifendibile”!

Attacchi – mi auguro che non diventi una consuetudine, avendo, come tutti i comuni mortali, i miei limiti di tolleranza – caratterizzati dalla mancanza assoluta di agganci alla realtà dei fatti, provenienti questa volta da persone che si firmano come “IDV Guglionesi” ma frutto unicamente della fervida fantasia di chi ha ritenuto di non manifestare la propria identità!

Devo subito rimarcare, per correttezza e rispetto nei confronti del Parroco della comunità religiosa di Guglionesi, che il mio richiamo all’intervento di quest’ultimo sulla libertà del voto è stato fatto unicamente al fine di evidenziare uno dei tanti modi che hanno caratterizzato la trascorsa campagna elettorale, senza alcuna strumentalizzazione e recondito fine, essendosi già gli elettori pronunciati con il loro voto ed avendo decretato la vittoria della lista di centrodestra.

Al riguardo non ho mai affermato, né ancor meno pensato, che l’influenza di tali riferiti suggerimenti esterni, o pressioni, abbiano rivestito il carattere dell’illecito penale.

Se così fosse stato, non avrei avuto alcun indugio ad interessare la Magistratura!

Parlare pertanto di “denuncia” è assolutamente gratuito e fuori luogo, così come è inaccettabile il tentativo di addossarmi l’infondata accusa di “viltà” per aver esternato le mie considerazioni, cercando di far passare per “vile” altresì il Parroco – il cui comportamento è stato di estrema linearità - con lo scopo di addossarne la responsabilità al sottoscritto!

C’è da chiedersi se il vero comportamento vile non sia stato quello di chi, mascherandosi dietro la sigla partitica dell’Italia dei Valori, ha cercato di coinvolgere in questioni politiche una persona, il Parroco appunto, che ne è rimasta assolutamente estranea, avendo unicamente ricordato ai suoi fedeli, in piena libertà di coscienza, di usare la più assoluta autonomia nella manifestazione del voto elettorale!

Ma tant’è!

Non voglio, però, rinunciare ad evidenziare la strumentalizzazione fatta da firmatario dello scritto titolato <Distanti dal clima da “guelfi e ghibellini” che si vuole instaurare nella comunità>, pubblicato in data odierna sulle pagine di questo blog, nel cercare di far passare per “fin troppo ovvio” il richiamato intervento del Parroco, che di “ovvio” non ha assolutamente niente, essendo al contrario “ovvio” e scontato che il voto deve essere frutto di libera autodeterminazione, senza alcuna necessità che venga ricordato ai fedeli ed a tutti i cittadini!

Ritengo ridondante ripetere quanto ampiamente sostenuto in merito all’aspetto politico della questione negli altri miei interventi. Voglio invece ribadire - senza tema di smentita perché confortato dalla presenza di numerose persone alle riunioni del “Cantiere” - quanto affermato in merito al comportamento tenuto in particolare dal rappresentante ufficiale dell’IDV locale, poi entrato in aperto conflitto di posizioni nonché verbale con il rappresentante … non ufficiale, e cioè della ostilità, palese anche nella attuale lettera di tale sigla partitica, serbata nei confronti di Bellocchio, diventata manifesta con la apposizione prima di veti generici sulla candidatura a Sindaco di chi “era connotato politicamente” (la maggioranza dei presenti lo era, sic!) e poi con l’abbandono definitivo delle riunioni a seguito della convergenza sul nome di Bellocchio, non unico ma facente parte di una iniziale terna di “papabili” alla candidatura!

Spiegasse pubblicamente il “rappresentante” dell’IDV locale la fonte ed il perché di tale veto sul nome di Bellocchio a candidato Sindaco, confrontandosi magari pubblicamente con l’altro rappresentante non ufficiale della stessa IDV locale (ancora oggi non mi è del tutto chiaro quale di tali persone ha realmente rappresentato l’IDV)!

Altro che “insindacabilità della scelta a favore dello sconfitto candidato Sindaco del PD”!

E di quali “sincere critiche” parla il “rappresentante” dell’IDV? Quale “suicidio politico”? Quale “cocente sconfitta”?

Uno scarto di 177 voti per l’IDV guglionesana, anzi, per il suo rappresentante, costituisce una “cocente sconfitta”? 1523 voti di lista sono un “suicidio politico annunciato del PD locale”?

Credo che, passato ormai il tempo delle cosiddette “analisi” del risultato elettorale, sia giunto il momento di adoperarsi concretamente affinché Guglionesi torni vivibile ed i suoi cittadini ne sentano l’appartenenza, facendo finalmente dello slogan “più paese”, scelto dalla lista di centrosinistra, veramente un modo di essere, piuttosto che cercare di creare una inaccettabile situazione di contrapposizione duratura.

Non è chi ha subito la sconfitta elettorale che vuole creare un preteso “clima da Guelfi e Ghibellini”, ma è chi parla di una inesistente “teoria complotto” – mai paventata dal centrosinistra e dalla sua lista “Unita democratica per Guglionesi”, la quale ultima, al contrario, si è apertamente dissociata dall’azione posta in essere nella giornata odierna da stolti con la diffusione di volantini oltraggiosi - che, mi auguro inconsciamente, rischia di creare ed alimentare tale clima!


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