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IntervistaGuglionesi
Pubblicato in data 21/5/2013 ● Click 2923

Confronti: intervista a Leo Antonacci


Redazione FPW © FUORI PORTA WEB

Confronti: intervista a Bartolomeo (detto Leo) Antonacci, candidato sindaco per la lista civica "Guglionesi nel cuore"


 

Proporsi ancora come "primo cittadino" della nostra comunità. Dove trova le motivazioni giuste per sostenersi in una candidatura opportuna e per convincere l'elettorato di Guglionesi?
 

Le motivazioni mi giungono dal forte senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto il mio percorso politico. Appartenere a questa comunità mi ha sempre riempito d'orgoglio; dentro di me è da sempre molto forte l’attaccamento al mio paese. Sono un antagonista nato e per questo non mi sottraggo mai a nuove sfide. Credo che la mia amministrazione abbia ancora tanto da dire e soprattutto tanto da fare per il bene di Guglionesi.

 


 

I punti di forza del suo programma elettorale alternativi all’altra proposta di governo cittadino?
 

La nuova amministrazione, purtroppo,ma speriamo non per tutti i prossimi cinque anni, dovrà fare i conti con la crisi che sempre di più sta attanagliando anche le famiglie di Guglionesi. Ecco allora che in tutte le scelte del programma di mandato di Guglionesi nel Cuore la famiglia e i corpi sociali saranno sostenuti. Questo può essere fatto in modi semplici, dando sempre la precedenza alla “persona” più che alle cose: ad esempio con l’uso intelligente dello strumento “veloce” dei voucher.
Il nostro programma è totalmente alternativo a quello dei competitors. Il nostro è un programma, proprio per la serenità con cui si è arrivati alla formazione della lista, che ha visto la partecipazione corale dei candidati e di tanti amici. Questo lo rende concreto, calato nella realtà e molto innovativo. Eppure l’etichettatore Bellocchio ci definisce “conservatori”. Il loro è un programma scopiazzato che ha poco a che vedere con la nostra realtà e che soprattutto non dice nulla di concreto, tanto che, per loro stessa ammissione, lo stanno riscrivendo in questi giorni sui manifesti e nei comizi. Se prendiamo in considerazione ad esempio le misere cinque righe di Programma che loro dedicano al sociale, ogni elettore capisce la differenza sostanziale tra noi e loro.

 


 

Quali gli elementi di innovazione per la futura Guglionesi?

Sicuramente mireremo ad un maggiore coinvolgimento del popolo nelle decisioni amministrative. Le formule, come da nostro programma, possono essere quelle del referendum oppure dei consigli comunali itineranti e partecipati, che a mio avviso riusciranno ad attirare sempre più l'attenzione dei cittadini verso le scelte che l'amministrazione futura intraprenderà per la collettività.

 


 

Perché la scelta di una lista civica?

Perché rispetta l'attuale situazione politica anche a livello nazionale: le ideologie sono state sotterrate e in politica ci si orienta secondo criteri ideali oppure con gli individualismi. Noi con la lista Guglionesi nel Cuore cerchiamo di coinvolgere tutte le fasce del tessuto sociale della nostra Guglionesi. Tra noi sono presenti il giovane disoccupato, l'agricoltore, il commerciante, l'imprenditore, il professionista senza tralasciare nessun settore. Mi preme sottolineare che il mondo agricolo nella lista avversaria non è rappresentato da nessun elemento, mentre nella nostra è rappresentato da tre candidati che conoscono bene quel settore perché vi operano da sempre.
 

 


 

La lista civica in campo: quali le maggiori sfide innovative nelle candidature selezionate per la futura classe dirigente di Guglionesi?
 

Tutto il gruppo di Guglionesi nel Cuore è composto da persone che lavorano in ambiti diversi e intendono mettere a disposizione del loro paese le loro capacità, le loro professionalità e le loro energie. Queste persone faranno squadra non solo tra loro, ma con tutti i nostri concittadini che hanno a cuore il bene comune e sono tanti, che ogni giorno danno una mano al proprio paese. Questa è la vera novità che stiamo costruendo da cinque anni. Nessuna classe dirigente può sostituire la persona, il valore che è alla base del nostro operare.

 


 

Perché solo tre donne nella lista civica?

Perché le donne a mio avviso sono ancora molto reticenti a fare politica in modo attivo. Io ritengo che la nostra lista, benché ne preveda tre, rappresenta molto bene le donne, perché le personalità e le professionalità che abbiamo messo in campo sono di qualità elevatissima. È un mix tra il nuovo ed il passato che sicuramente darà ottimi frutti e permetterà una crescita di queste nuove leve per un futuro sempre più in rosa.

 


 

Può esserci, fin dalla campagna elettorale, una proposta di un vicesindaco di altro genere, confermando la doppia preferenza di genere, introdotta dal legge elettorale nella imminente convocazione alle amministrative comunali, come incentivo di opportunità alla partecipazione democratica?
 

Francamente credo che questo non sia il momento più opportuno per fare simili promesse. Non per paura di farle, ma semplicemente perché i criteri per la definizione della giunta e dei ruoli in essa compresi saranno eventualmente studiati solo dopo la vittoria. Noi prima non abbiamo patteggiato niente né con i candidati, né soprattutto con gli esterni.

 


 

Dove appare poco condivisibile la proposta elettorale dell’altra lista?

Non è condivisibile una proposta poco chiara, per niente concreta, che non è neppure farina del proprio sacco; non è condivisibile una proposta che parla in campagna elettorale di argomenti come le indennità, senza che queste siano presenti nel Programma; non è condivisibile una proposta che non è calata sulla realtà del nostro paese ma che è frutto del libro dei sogni.
Tutto questo non è condivisibile.

 


 

Con la convocazione elettorale usciremo anche da una fase di commissariamento del Comune di Guglionesi. Evento mai registrato con l’elezione diretta del sindaco. Quali le ragioni politiche e le determinazioni amministrative che hanno determinato il black-out del precedente mandato?
 

Innanzitutto mi preme far notare che l'arrivo del commissario è avvenuto a tre mesi dalla scadenza del naturale mandato elettorale, che ci ha visti per cinque anni amministrare Guglionesi con tutte le difficoltà amministrative e politiche che ci sono piovute addosso. L'arrivo del commissario a mio avviso non ha fatto altro che anticipare l'inizio della campagna elettorale, con il conseguente blocco burocratico delle prassi che noi normalmente portavamo avanti ed alcuni indubbi disagi per la cittadinanza.

 


 

Con la riduzione dei consiglieri a 10 membri (nella prossima amministrazione comunale saranno 7 di maggioranza e 3 di opposizione) un paio di consiglieri di maggioranza potrebbero seriamente porre in difficoltà la stabilità di un governo cittadino. Facendo appello alla sua esperienza, cosa teme di più per la stabilità politica in tale nuovo scenario, così al limite per il “rischio personalismi” e “mal di pancia”?
 

Francamente io non credo che da nessuna parte si corra questo rischio. Credo che la solidità del gruppo di Guglionesi nel Cuore sia manifesta proprio nella ricandidatura del gruppo degli amministratori uscenti. Questo è garanzia per i cittadini Guglionesi di continuità e serietà nel gestire la macchina amministrativa. Se saremo noi quelli scelti dal popolo, sicuramente amministreremo per altri cinque anni.

 


 

Quanti assessori ci saranno nella futura giunta municipale?
 

Quattro, come previsto dalla legge.

 


 

Ci sarà spazio per assessorati esterni?
 

Ringrazio il direttore per questa domanda perché mi permette di chiarire che assolutamente non ci saranno assessori esterni.
La qualità delle persone che sono presenti nella lista di Guglionesi nel Cuore dà ampie garanzie di professionalità, competenza e serietà per gli assessorati. Noi non abbiamo mai fatto inciuci con nessuno per accaparrarci facili simpatie esterne.
Noi non abbiamo debiti. Con nessuno.

 


 

Ci sarà un taglio alle indennità degli amministratori, ed eventualmente di che entità?
 

Noi rispondiamo come dato di fatto con quello che già abbiamo scritto sul nostro programma. In esso c’è scritto che le indennità del Comune di Guglionesi non sono mai aumentate e sono e resteranno parametrate all’80% di quanto stabilito dalla legge nazionale. L'uso strumentale di tale argomento fatto dall'altra lista, francamente mi sembra soltanto uno spot pubblicitario per adescare gli sprovveduti. Se era loro intenzione quella di una riduzione delle indennità, perché tutto questo non è riportato nel loro programma? Forse perché non era previsto neanche nei comuni di Melegnano e Sannicandro, da cui hanno scopiazzato il loro programma? Francamente mi sembrano solo chiacchiere e promesse da palcoscenico.

 


 

Il primo punto che dovrà affrontare la futura amministrazione sarà il bilancio comunale. Con un nuovo taglio delle risorse statali (l’IMU sulla prima casa tenderà a scomparire?) come si può rendere dinamica l’azione amministrativa?

 

Anche questo punto sul bilancio, direttore, appare in modo molto chiaro sul nostro Programma nel passaggio sui “primi 100 giorni di governo”. La preoccupazione vera non è l'annullamento dell'IMU, perché lo Stato trasferirà il pari importo ai comuni, ma la contrazione di tutti gli stanziamenti che provengono dagli enti superiori, quindi regione e Stato, che nell'ultimi anni hanno visto una contrazione di oltre il 35% nelle casse comunali. Per far fronte a ciò sicuramente attiveremo una task force composta da tecnici ed amministratori per ricercare bandi comunitari e nazionali che diano più respiro e più possibilità di investimento alla nostra collettività. Che sappiamo tenere i conti in ordine, limitare gli sprechi e attirare finanziamenti strategici lo abbiamo dimostrato nei cinque anni passati, riducendo anche l’indebitamento della precedente amministrazione, portando a compimento opere iniziate da altri o progettate da noi, rese immediatamente fruibili ed efficienti, senza gravare sulle spalle dei guglionesani di oggi e di domani, come altri hanno fatto, ipotecando in parte il futuro di questo paese fino al 2024.

 


 

Il personale della macchina municipale ha costi notevoli. Con sincerità, per il “bene comune” occorre intervenire in taluni ambiti?
 

Mi permetta di sottolineare che il personale che opera all'interno del comune di Guglionesi e di 19 unità con due part-time. Tale personale è sicuramente di molto inferiore a quello presente in altri comuni limitrofi, come San Martino, che anche se più piccolo di noi ha il doppio dei dipendenti, o come Larino, che addirittura supera i 54 dipendenti. Detto questo, certamente una ricollocazione del personale all'interno della struttura per far fronte alle nuove esigenze della collettività in virtù delle nuove esigenze territoriali e dell’Unione dei Comuni, verrà messa in evidenza e attuata entro i famosi primi 100 giorni.

 


 

Come saranno coinvolte l’esperienza e la competenza della comunità nell’azione amministrativa?
 

Anche su questo punto, scusi la ripetitività, mi piace riportarmi a quanto scritto nel nostro Programma, che è la nostra linea guida e dal quale nessun amministratore può prescindere. In esso troviamo l’intenzione di incentivare la partecipazione con il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte più importanti che l'amministrazione andrà ad assumere. Altro punto sempre presente all'interno del nostro Programma è quello del referendum consultivo, per permettere sempre di più alla gente di determinare, volta per volta e in qualsiasi caso ve ne fosse la necessità, l'azione amministrativa.

 


 

Nelle passate amministrazioni abbiamo visto alla prova la strada delle “istituzioni comunali” e quella delle “consulte municipali”. Partendo da una breve sua considerazione sul recente passato, per il futuro cosa proporrà?
 

Una sussidiarietà reale, come quella realizzata nei cinque anni passati, che parte dal basso con iniziative nate dalla società civile (centro sociale delle tre età, coordinamento dei comitati festa, estate guglionesana, ecc.), non progettate a tavolino, non strumentalizzate, ma ascoltate, favorite e sostenute perché sono la vera ricchezza del nostro paese. L’alternativa è la sussidiarietà fallita delle Istituzioni comunali dell’era Bellocchio. Fallite perché è assurdo scrivere statuti che prevedono trasferimenti dei relativi capitoli di bilancio e non effettuarli. Ma a noi non ci interessa.

 


 

La crisi economica attanaglia un po’ tutti, molte famiglie sono in difficoltà. Sotto l’aspetto della solidarietà ci sono spazi di manovra che tutelino e rafforzino le politiche sociali?
 

Il Comune deve fare tutto il suo dovere, ma è vitale la collaborazione con le istituzioni del territorio e con l’associazionismo, con la Chiesa locale, i privati, le aziende, le famiglie. Dobbiamo essere insieme per affrontare le emergenze, rendendoci conto che quello che distrugge, prima ancora della crisi, sono la solitudine e l’abbandono.

 


 

Cosib, un argomento che spesso è tema di lacerazioni per lo sviluppo locale. Maggioranze trasversali, schieramenti politicamente misti e per certi versi poco chiari all’elettorato comune, inciuci che inducono l’opinione pubblica o sospettare di poca chiarezza amministrativa. C’è da cambiare qualcosa, tanto o tutto va bene così?
 

Facendo parte del consiglio d'amministrazione del Cosib, non perché Sindaco ma perché eletto dal Consiglio Generale del Consorzio stesso, ho avuto anche l’onore, unico guglionesano nella storia del Cosib, di ricoprire il ruolo di Presidente f.f., e quindi conoscendolo dall'interno, posso sicuramente affermare che il tutto va bene così, e va sicuramente meglio di prima. Alcune azioni,quali la video sorveglianza, la nuova pianta organica, il nuovo progetto per il rifacimento degli argini del Biferno, ci consentono di affermare che la cosiddetta “banda dei Sindaci” ha svolto egregiamente il suo compito da quando amministra il Cosib, e ci fanno ben sperare che la strada intrapresa sia quella giusta. Un altro dato ci preme sottolineare: sotto la nostra gestione sono state tagliate consulenze esterne, permettetemi di affermare,completamente inutili, per circa € 450.000 l'anno. Tutto questo mi sembra che vada incontro alle nuove esigenze di gestione di unente importante come il Consorzio. Se ci aggiungete che sotto la nostra gestione nessuna tariffa è stata aumentata e nessun servizio è stato contratto, capite bene che questo tipo di gestione si è dimostrato senza dubbio in grado di far fronte alle nuove sfide che il mondo industriale e la globalizzazione ci lanciano.

 


 

Entrambi siete stati candidati per il Consiglio regionale del Molise da sindaci in carica. Entrambi senza successo di elezione, con deludenti risultati in termini di preferenze raccolte. L’elettorato soprattutto locale, per intenderci meglio i cittadini di Guglionesi, non ha riconosciuto la vostra leadership.
Un errore politico della cittadinanza o dei candidati?

 

Il popolo è sovrano e quindi non ho dubbi nell’affermare che è sicuramente colpa del candidato. Quali che siano i motivi, questi vanno ricercati più in profondità. L’assenza di campanilismo che spesso contraddistingue Guglionesi credo che sia uno dei motivi fondamentali. Molto spesso l'essere l'uno contro l'altro non ha giovato né ai candidati né tantomeno alla collettività.

 


 

La nostra redazione, pur riconoscendo la mancanza di altre proposte nella nostra comunità, ha definito a “blocchi” la proposta nelle (ri)candidature di “Guglionesi nel cuore” e a “prospettiva dinastica” il rinnovamento generazionale di “Unità democratica per Guglionesi”. Cosa c’è da criticare nella definizione della redazione di FPW, per quanto concerne la sua proposta, e cosa c’è da condividere nella definizione della stessa redazione, per quanto concerne la proposta alternativa alla sua?
 

Per quanto concerne la nostra coalizione, dico che se così non fosse stato, avremmo smembrato un gruppo di amministratori che ha ben amministrato Guglionesi negli ultimi cinque anni. Il fatto di ricandidare a blocchi una lista è garanzia per Guglionesi di una linea amministrativa che continua ad essere perseguita, e che attraverso l’innesto di componenti nuovi, ma di pari qualità, accetta la sfida del futuro.
Per quanto concerne la critica mossa all'altra lista, francamente credo che colga nel segno, perché descrive un rinnovamento solo generazionale di una classe già conosciuta ed usurata. Qualche tempo fa, proprio sul suo blog, segnalavo di fare attenzione a queste candidature “genetiche”, presagendo quello che sarebbe accaduto
.

 


 

Siete stati già entrambi sindaci del Comune di Guglionesi. Nell’azione amministrativa dell’altro sindaco in carica, citate almeno tre buone soluzioni utili per il “bene comune” di Guglionesi e almeno tre inopportune scelte che hanno generato una involuzione della comunità.
 

L’adeguamento sismico della scuola elementare (avviata da Bellocchio ma non finita), il cinema Teatro (avviato da Di Falco ma non finito da Bellocchio) e il palazzetto dello sport (avviato da Bellocchio ma ancora in alto mare per errori di progettazione). Tre buone idee che sono state realizzate ma fino ad un certo punto e che abbiamo ereditato dalle passate amministrazioni, portandole a compimento e facendole vivere, tranne una, che necessita di altri 300.000 euro. La raccolta differenziata è invece un’idea che altri hanno avuto, ma che noi abbiamo realizzato per intero, è tutta nostra e funziona davvero (Guglionesi differenzia come il Trentino Alto Adige, al 70%). Il danno per la comunità nel lasciare delle opere incompiute che sono un costo per l’intera collettività senza dare nessun beneficio, è sotto gli occhi di tutti (il “pallone gonfiato” del palazzetto e le finte aree ecologiche dell’era Bellocchio, ora da smantellare).

 


 

L’opera pubblica realizzata in passato a Guglionesi della quale, come amministratori, resterete orgogliosi.
 

Mi piacerebbe citarle tutte e vi garantisco che sono tante, ma per i tempi che mi vengono dettati dalla risposta dico sicuramente: l’avvio della raccolta differenziata a Guglionesi nel febbraio 2011, l'asilo nido comunale che è un vero fiore all'occhiello per la nostra collettività e il prossimo marciapiede di lungomare che sarà la cartolina di presentazione che un paese bello come il nostro non poteva non avere.

 


 

C’è mai stato un politico o un amministratore del passato di Guglionesi che in qualche modo avete stimato?
 

Sicuramente sì il primo che voglio ricordare e l'indimenticato Angiolino D’Anselmo più volte sindaco della nostra collettività e con il quale ho iniziato la mia vita politica con l’allora “intesa democratica”. Un'altra persona della quale ho avuto il piacere di apprezzare le doti politiche-amministrative è l'avvocato Giuseppe Vaccaro. Abbiamo vissuto cinque anni di opposizione insieme e la nostra posizione è stata sempre concreta, mai strumentalizzando atteggiamenti populisti.

 


 

Il nostro blog è molto letto dalle donne. Una domanda in “rosa”: con quale stato d’animo sua moglie ha, sinceramente, accolto la sua ricandidatura a sindaco? E lei, un giorno vedrebbe sua moglie impegnata, magari al suo posto, in politica?
 

Che la mia candidatura era nell'aria questo lo si capiva da diverso tempo, quindi parlandone a casa mia moglie ha condiviso questo progetto anche se, devo ammettere, con tante riserve. Non potete immaginare quanto tempo si sottrae alla famiglia ricoprendo tale ruolo. Devo ringraziarla per questo e per l'aiuto fondamentale che mi dà, senza il quale mai potrei servire la collettività in modo degno, e per non far pesare la mia assenza più di tanto nel nostro clima familiare. Donna tecnicamente capacissima, francamente non la vedrei più di tanto impegnata in politica per il suo carattere molto riservato.

 


 

In paese le vostre consorti sono state le “first lady” per alcuni lustri, come mogli del sindaco di Guglionesi. Le abbiamo apprezzate al vostro fianco nei momenti istituzionali più vissuti in comunità. Che messaggio, attraverso il blog, vi sentite di inviare per ringraziarle, con tutta la sincerità, del loro impegno condiviso non solo nei momenti istituzionali?
 

Grazie! Credo che sia il minimo dirti grazie per i consigli che mi dai, grazie per il sostegno morale che mi offri, grazie per la tranquillità con la quale mi permetti di affrontare in modo sereno questa ennesima avventura politica.

 


 

Riveliamo ai lettori cosa ha promesso, da candidato, a sua moglie: in caso di sconfitta, nel futuro la ritroverà ancora candidato alla carica di sindaco?
 

In politica mai dire mai però francamente mi sento di dire che questa, sia in caso di vittoria che in caso di sconfitta, sarà la mia ultima esperienza da candidato sindaco.

 


 

Solennizziamo un’altra promessa: …e i cittadini di Guglionesi, dopo la imminente tornata elettorale, quando la ritroveranno ancora ricandidato a sindaco di Guglionesi?
 

Come già detto sopra: mai più!

 


 

Un pronostico da politici navigati anche in acque tempestose: se vincesse l’altro, torneremo al voto nel 2018, o prima?
 

Dopo… Nel 2023.

 


 

Per i lettori del blog, si prospetta una sfida all’ultimo voto 50vs50. Come risultato elettorale, vi aspettate effettivamente un testa a testa?
 

In una competizione locale i sondaggi lasciano il tempo che trovano. Dobbiamo aspettare lunedì sera per sapere quale coalizione avrà avuto la meglio sull'altra.

 


 

Come convincere quel 33% in standby?
 

Con la forza del dialogo, ricordando loro che erano nati in antitesi alla politica personalistica di Bellocchio, non certo di Leo Antonacci.
Io credo che sono molto più le cose che ci accomunano che quelle che ci dividono. Le mie naturalmente non sono parole elettorali tant’è vero che il dialogo con loro in modo sincero e leale comincerà dopo le elezioni. Non utilizzo mai tali strumenti per ottenere consensi perché ho sempre rispettato l'intelligenza delle persone. Attenti al richiamo di sirene che tra meno di qualche giorno, se in caso vincessero, torneranno purtroppo per voi ad essere mute. Sicuramente il nostro è uno stile diverso. A voi la scelta.

 


 

Inviate un messaggio ai lettori del blog Fuoriportaweb per il “votatemi”.
 

Votare Guglionesi nel Cuore significa votare l’esperienza, significa votare la serietà, significa votare la coerenza, significa votare la disponibilità, significa votare chi con forza è stato e sta dalla parte della gente, cioè dalla vostra parte, senza padrini e senza padroni.
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