Perché hai deciso di candidarti?
 

Il mio lavoro consiste nell’incontrare ogni giorno tanti miei concittadini, persone che nel tempo ho imparato a conoscere e per le quali nutro grande rispetto e affetto, e nell’affrontare problemi a volte anche molto complicati cercando di semplificarli, se non di risolverli.
Negli ultimi 5 anni, collaborando con Leo Antonacci e con gli amici di Guglionesi nel Cuore, ho praticamente partecipato ad ogni passaggio della vita amministrativa e civile del paese, cercando di aiutare e sostenere l’impegno di quelli che erano in prima linea. Grazie a questa esperienza vissuta da vicino ma in un certo senso dall’esterno, ho scoperto di essermi gradualmente appassionata all’attività amministrativa. Fa parte del mio modo di essere il mettermi sempre a disposizione della gente che incontro. Così, quando ho ricevuto la proposta dal gruppo qualche settimana fa, ho subito accettato.

L’obiettivo prioritario per Guglionesi?
 

Mettere da parte le divisioni, anche quelle all’interno delle famiglie, e riscoprire la lealtà e l’unità, che sono due valori importantissimi, la cui mancanza ha bloccato questa comunità per troppo tempo. Sono contenta che nel nostro programma sia stato inserito un punto che è un segnale grandissimo in questo senso: “Il nostro programma è aperto al contributo di idee e di proposte di quanti ne condividano l’impostazione generale e si articola in tre sezioni: educazione, impresa e sviluppo, società e territorio. Appena insediati inoltre realizzeremo un’integrazione del nostro programma di governo con i punti condivisibili che saranno proposti dalla minoranza”.

La risorsa più importante da valorizzare per Guglionesi?
E come fare?

La vera risorsa sono le persone, le famiglie, le tante professionalità, le associazioni, Guglionesi stessa, con tutte le sue bellezze e tradizioni culturali. Troppo spesso però la politica viene fatta sulla testa dei cittadini e tanti amministratori locali rischiano di lavorare inseguendo una loro idea di paese (e poi combinano disastri) anziché operare al servizio del paese reale. Oltre alla condivisione delle scelte, serve anche una grande capacità di ascolto. Guglionesi nel Cuore questo lo fa da sempre e lo farà sempre.

Cosa ammiri della tua formazione civica?
Cosa cambieresti?

La lealtà, la capacità di lavoro e il buon senso delle persone che la compongono. Non cambierei assolutamente nulla.
 

Il limite più evidente dell’altra lista?

Il non essere una vera squadra, la poca chiarezza nella comunicazione e qualche falsità di troppo messa in giro sul conto di Leo Antonacci, di altri amici candidati e dell’amministrazione uscente. Non mi piace per niente questo modo meschino di rincorrere il consenso delle persone.

Per chi hai votato nelle recenti Elezioni Politiche 2013?

Per il centrodestra. Non ho mai votato a sinistra in vita mia.

Un politico che ammiri?
Un politico che detesti?

Come politici a livello nazionale ammiro Maurizio Lupi e Mario Mauro, perché sono due politici cattolici che militano in schieramenti diversi ma sono amici e lavorano lealmente per lo stesso obiettivo, senza screditarsi a vicenda e testimoniando un modo nuovo e più umano di stare in politica.
Ho ammirato anche Silvio Berlusconi quando fu l’unico a muoversi in favore della vita di Eluana Englaro, mentre tanti, persino il presidente Napolitano, la abbandonarono al suo destino di morte. Tanti in Italia si dimenticano di queste cose e si lasciano andare all’odio personale contro questo o quel politico.
Io non detesto nessuno e non odio nessuno. L’odio è una brutta cosa, anche in politica. Poi sappiamo bene che, presto o tardi, capita a tutti di diventare detestabili a qualcuno, e i politici non fanno eccezione.

Quali sono le potenzialità non ancora emerse nella nostra Comunità?

Credo che le potenzialità non ancora espresse di Guglionesi siano l’arte, la cultura, i monumenti, i prodotti della nostra terra, il paesaggio, ma soprattutto le grandi persone della nostra comunità, capaci di impegno, di sacrificio, di lealtà, di creatività, che non sempre noi guglionesani apprezziamo a dovere, preferendo e valorizzando sempre “qualcuno che viene da fuori”.
La politica e gli amministratori locali devono essere vicini alle persone, valorizzarle, promuoverne la crescita, essere presenti nelle difficoltà e nelle circostanze quotidiane, non farsi vedere soltanto in campagna elettorale. Questo è stata l’esperienza amministrativa di Guglionesi nel Cuore.
C’è ancora tanto da fare, nei 5 anni passati abbiamo potuto cominciare un nuovo corso. Nei prossimi 5 faremo molto di più.

Il piatto preferito?

Cuzztill e fojj.
 

Conosci chi è Bardellino e che rapporto ha con Guglionesi?

L’artista che ha dipinto il quadro di sant’Adamo che è in Chiesa Madre sull’altare vicino alla porta della sacrestia. Lo ricordo perché una volta ce ne parlò don Gabriele Morlacchetti e perché lo rivedo ogni domenica.

Quale è l’ultimo libro che hai letto su Guglionesi? Cosa ti ha colpito?
 

Non ho letto molti libri su Guglionesi, anche se casa mia ne è piena. Quello che so me l’ha insegnato la cara maestra Paiano, una persona che, pur non essendo di Guglionesi, ha saputo trasmettermi le tradizioni, i canti, l’artigianato, la storia e la cultura, l’amore per il mio paese. Mi colpisce sempre il racconto della traslazione del corpo di sant’Adamo che viene letto il giorno della festa e il momento in cui il santo viene portato fuori dalla cripta, tra l’applauso e la commozione di tutti noi.

Quale libro, sulla cultura locale, ti piacerebbe regalare per far conoscere meglio il tuo paese? Tu l’hai letto? Quale passaggio letterario ti ha maggiormente interessato?
 

Il libro su “Sant'Adamo di Guglionesi abate nel monastero benedettino delle isole Tremiti”. L’ho letto, anche se molto velocemente e non per intero. Mi ricordo che mi ha incuriosito molto il fatto che il nostro patrono lega la storia di Guglionesi a quella delle isole Tremiti. Due anni fa durante una giornata a Tremiti con la famiglia ed alcuni amici che abitano in Umbria ho visitato l’isola di San Nicola e il monastero e ho visto tutto con occhi nuovi.

Segui Fuoriportaweb? Cosa pensi del blog?
 

Lo seguo giornalmente. È un bellissimo luogo virtuale di incontro e di informazione. Dovrebbe essere più partecipato durante tutto l’anno, non solo in campagna elettorale.

Sei tecnologica? Come si può innovare la nostra Comunità?

 

Mediamente, per esigenze di lavoro e di comunicazione, ma non seguo molto le continue novità tecnologiche. Le proposte contenute nel nostro programma e alcuni finanziamenti già intercettati dalla amministrazione Antonacci vanno proprio in questa direzione (risparmio energetico, illuminazione a led, zone wifi free, segnaletica nel borgo e contenuti multimediali fruibili online tramite QRcode, ecc.). Penso però che la vera novità per la nostra Comunità, più che la tecnologia, sia la concreta disponibilità verso gli altri e la collaborazione tra pari, per eliminare i personalismi e l’invidia che ci rendono peggiori di quanto il nostro paese non meriti. Guglionesi nel Cuore è stato ed è questo.

 Il tuo impegno nei primi 100 giorni di governo comunale?
 

Il mio impegno è l’impegno di Guglionesi nel Cuore. Lo abbiamo scritto nel nostro programma: “Approvazione del Bilancio di Previsione 2013. Programmazione di interventi per far ripartire il paese. Riorganizzazione della pianta organica del comune. Particolare attenzione ai problemi dei più deboli attraverso lo strumento veloce dei voucher. Attuazione dei PISU già avviati. Completamento degli appalti in essere”.

 Hai uno slogan per la tua campagna elettorale?
 

Non ne ho uno in particolare e non credo che siano indispensabili per convincere le persone. Sono più importanti gli amici veri, il proprio modo di essere e il lavoro che si svolge giorno per giorno. Solo questo ci rende veramente credibili.

 Lancia il messaggio “votatemi” ai lettori del blog?
 

Vota per Guglionesi nel Cuore e per Leo Antonacci sindaco, non dimenticando di tracciare una croce sul simbolo della lista e di esprimere la tua preferenza per il candidato consigliere scrivendo SOMMA.
Oltre che per me puoi esprimere anche la preferenza per un altro candidato consigliere maschio della mia stessa lista. Inoltre tra Leo Antonacci e l’altro candidato sindaco ci sono differenze importanti, non sottovalutarle, non giudicare con superficialità o per sentito dire, non lasciarti ubriacare dal futuro dimenticando il passato.
VOTA IL CUORE.