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Partendo dalla premessa che altri valori di partecipazione al "bene comune" non emergono nella nostra Comunità, con serenità dialettica proviamo ad esaminare il principio aggregante per le liste (civiche?) in corsa nelle Comunali 2013 di Guglionesi, dove poco o quasi nulla di “nuovo” c’è.

Ricorrendo ai dati delle Amministrative comunali 2003 e 2008 (cfr. le tabelle sottostanti), tenendo in considerazione l’arco temporale anche dell’imminente mandato elettivo 2003-2018 (15 anni!), alcuni candidati (consiglieri e/o sindaci) in corso nell’attuale campagna elettorale sono stati sempre presenti nei vari ambiti (centrosinistra e centrodestra): Bellocchio Cloridano, Antonacci Bartolomeo, Pace Antonino, Lucarelli Antonio, Aristotile Giuseppe e D’Urbano Giuseppe (militante in più aggregazioni civiche, ad orientamento politico anche alternativo).

Alcuni dei candidati citati, volendo prendere in considerazione anche il mandato elettorale 1998, hanno concorso da protagonisti tenendo la ribalta delle varie campagne elettorali per oltre 20 anni consecutivamente (estendendo il termine del mandato al 2018): gli stessi due candidati sindaci annotano una identica perseveranza politica.

Ovviamente, nella imminente tornata elettorale uno di loro dovrà pur vincere, confermando in qualche modo la insistenza culturale delle proprie visioni politiche nella permanenza dentro una classe dirigente che fa davvero una gran fatica a concedere, alla Comunità di appartenenza, il ricambio generazionale e soprattutto culturale. Oltretutto si voterà con la doppia preferenza di “genere”, evento elettorale che in qualche modo porterà facilmente alla ribalta il genere “debole” in lista, “debolezza” in alcuni casi proveniente da una scelta familistica – ricambio generazionale solo nel (con)dominio di famiglia? – della (con)divisione politica in atto da un po’ di tempo a Guglionesi.

Andando a ripercorrere i risultati (non) elettivi delle Provinciali 2001, 2006 e 2011 e delle Regionali 2001, 2006, 2011 e 2012, alcuni dei citati candidati – come entrambi i candidati sindaci! – confermano la puntuale (ri)candidatura a varie convocazioni elettorali, sistematicamente fallite su altri livelli istituzionali allorché il senso di Comunità si aggrega (o non?) intorno alla concreta e riconosciuta leadership paesana. Un dato su cui riflettere, a proposito di “unità democratica” e “cuore” della Comunità di Guglionesi.

La latitanza di un effettivo rinnovo nella politica locale, soprattutto nei protagonisti e/o nelle loro parentele, genera fenomeni di scarsa o dubbia partecipazione alla “trasparenza” del bene comune, rinviando concetti dell’etica pubblica vissuta in desolanti baronati, di altri tempi e di altre epoche.
Tra le alterazioni etiche nel ricambio generazionale, quale partecipazione allargata all’intera Comunità, oltre alle ricandidature in "blocchi" da una parte (per la prima volta nella storia locale il nome di una lista civica ""Guglionesi nel cuore"" concorre per due mandati alle Amministrative comunali), nella campagna elettorale, avviata da poco, emerge un nuovo sintomo o un angosciante effetto collaterale dell’antipolitica, eppure non inedito nella politica locale a Guglionesi: la “prospettiva dinastica” delle candidature, come non accadeva dalla recente storia repubblicana fondata dalla democrazia cristiana e dintorni.

Abbastanza incognita, leggendo le proposte alle candidature in corso, la conoscenza patrimoniale della qualità culturale di Guglionesi, purtroppo in grave emergenza nella nostra cittadina con tante criticità. Nei recenti incontri culturali, ai quali come redazione del blog siamo stati (puntualmente!) partecipi, nessuno dei futuri (e dei passati!) gestori della “cosa pubblica” è stato mai presente, pure a titolo di consapevolezza personale.
Non leggasi come un rimprovero, ma come un sincero invito a partecipare agli eventi di approfondimento sulla entità patrimoniale di Guglionesi, poiché la “Cultura” resta potenzialmente il fulcro dello sviluppo per il futuro italico, risorsa irrinunciabile soprattutto per la sopravvivenza della tenuta economica e sociale dei piccoli borghi, come il nostro paesello!

Buona campagna elettorale ai (ri)candidati e buon voto agli (e)lettori.