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Caro DirettoreGuglionesi
Pubblicato in data 23/4/2013 ● Click 2530

Miseria della politica guglionesana


Arcangelo Pretore © FUORI PORTA WEB

MISERIA DELLA POLITICA GUGLIONESANA ( Il gruppo A e il gruppo B del Super gruppo che ho avuto modo di conoscere da vicino)

Caro direttore,
E’ con amarezza, attraverso l’impegno diretto per le prossime amministrative, che ho dovuto constatare insieme ad altri volenterosi compagni di viaggio che di fatto il dissenso, rispetto alla consolidata geografia politica locale non è organizzabile né quindi può essere espresso pur essendo la politica l’arte del possibile e talvolta anche dell’impossibile . Non certo perché io abbia mai manifestato il chiaro proposito di farlo, ma accogliendo l’invito e sfruttando l’occasione offertami da qualche “mestatore” della politica locale , giocoforza mi sono trovato nell’assurdo tritacarne dell’agone politico . Mi corre l’obbligo, prima di entrare nel merito del nucleo tematico dell’articolo “ miseria della politica” di fare una breve premessa che attiene la tradizionale collocazione politica dell’elettorato guglionesano, storicamente orientato a centrodestra , il quale, solo nei momenti di lotte intestine alle fazioni dei referenti politici” esterni “ al contesto politico locale che da sempre ne hanno condizionato e indirizzati gli orientamenti ha lasciato spiragli per qualche incursione amministrativa alla compagine di centrosinistra. Tuttavia, oggi, vuoi la grave congiuntura economica, vuoi i riflessi della politica nazionale anche a livello locale si è aperto , acuito dall’irrompere sulla scena politica del MoVimento 5S, un nuovo scenario politico che attraversando trasversalmente le mummificate formazioni politiche più rappresentative impone una nuova rappresentazione e traduzione politica di questo nuovo, ma alquanto composito spaccato sociale guglionesano. La stanca reiterazione di schemi politici desueti a sinistra , nelle persone e nelle prassi e il supponente perbenismo interessato del centrodestra hanno di fatto aperto nella società civile spazi politici nuovi da interpretare , Questa terziarietà ha rappresentato l’idea giusta da cui partire per un progetto collettivo di rinnovamento della politica locale , per cui , inizialmente era allettante esserne partecipi per contribuire a strutturarlo nei programmi e nelle persone che ne avrebbero condiviso l’interpretazione. Una perimetrazione civico-politica a cui mi sono aggiunto volentieri poiché inizialmente è stata intuita e ispirata da altri “esperti” della politica locale che mi hanno invitato ad essere partecipe, insieme ad altri compagni condividenti il nascente nuovo soggetto civico-politico. Ma né la lontana matrice delle origini ( un anno fa! ) né l’assiduità delle frequentazioni hanno dato il necessario impulso e lo spessore politico- programmatico che l’impresa meritava. Alla nascente formazione che si reggeva sostanzialmente sulla buona volontà ( e, a ripensarci bene probabilmente su alcuni inespressi retropensieri ) poiché l’inconsistenza della proposta politica del gruppo ispiratore è diventata palese ed ha fatto sì che l’atra parte del gruppo di sinistra, che intanto si era consolidato e rafforzato al suo interno , anche a fronte di autonomi non condivisi contatti degli originari ispiratori e fondatori dell’articolata compagine con interlocutori del PD locale, con gli ex amministratori hanno messo in evidenza la limitata autonomia del medesimo indebolendone la proposta di “civica”. Inconsistenza , scarsa autonomia unitamente alla perseverante tendenza a sposare aggregazioni partitiche o ad essi riconducibili hanno imposto al raggruppamento di sinistra a cui mi ascrivo , una brusca sterzata a sinistra , favorita da nuove entrature ( poi rivelatesi in parte insincere) con il preciso intento di formare una lista decisamente caratterizzata a sinistra, accogliendo in un nostro manifesto anche le istanze locali ispirate dai “grillini” guglionesani , prima che il fenomeno si consolidasse con le recenti elezioni politiche e regionali. Un nuovo riorientamento che purtroppo di fatto si è rivelato non praticabile in ragione della scarsa capacità aggregante del gruppo proponente e della similare indisponibilità di coloro che attendono sempre il meglio” scodellato” dagli altri per la goduria parolaia degli ipercritici astanti . Partendo dal presupposto di voler continuare comunque a strutturare lo stesso spazio politico di dissenso è stato naturale riannodare il rapporto sospeso con in gruppo originario che intanto aveva esperito le sue eventuali entrature nel Pd locale e nel Centro -destra, senza mancare di contattare gli aggregati satellitari della formazione sparsa di una ulteriore Civica in via di definizione . Sembrava , ad un tempo recente che la nuova formazione Civica- politica potesse venire alla luce dopo la ricompattazione dei due gruppi , ma di nuovo la sostanziale inconsistenza del progetto , irrisolti tentennamenti partecipativi , una certa vacuità programmatica e presumibilmente la non convergenza e convenienza politica unanime sul probabile candidato sindaco ( tre proposte) hanno fatto implodere ad una settimana dalla presentazione della lista il gruppo ispiratore che si è defilato , senza spiegazione alcuna. Ciò ha vanificato il realistico progetto civico-politico cittadino di dare una rappresentazione visibile e dal punto di vista dei contenuti politicamente spendibile di una vasta area di dissenso politico e di insofferenza per la politica partitica locale. Un contributo decisivo alla non visibilità e rappresentatività di questo forte dissenso è venuto dal mutismo dei grillini guglionesani , che soffrendo la solitudine dei numeri primi (Primo partito alla Camera alle politiche) hanno scelto di non scegliere . Si è detto che la nostra proposta per il governo locale, giudicabile solo dalle toto-persone formanti la probabile lista fosse debole , ma c’è da chiedersi : perché coloro che l’hanno giudicata tale non l’hanno rafforzata con la loro “ forte”, qualificante presenza visto che la proposta era aperta a tutti? In questa esperienza, personalmente mi sono esposto oltre ciò che avrei mai pensato facendomi spingere fino alla designazione sindacale ( senza averlo mai chiesto!) pur di contribuire attraverso la partecipazione diretta alla competizione elettorale per il governo locale , tirandomi così fuori dalle circolarità inconcludenti logorroiche delle chiacchiere di “Castellara” che si alimentano del criticismo indolente , velenoso contro l’uno o l’altro raggruppamento , contro l’una o l’altra persona , ma sempre “ giudiziosamente” al riparo dalla partecipazione diretta . Uno stare alla finestra che offende lo spirito fondativo di una vera democrazia compiuta e partecipata . Da quando ho deciso di intraprendere questo viaggio civico-politico ho avuto l’opportunità di conoscere meglio, all’interno di uno spaccato sociale cittadino, gli amici di cordata ; alcuni di una convinzione politica forte in cui il senso dell’appartenenza ha costituito un discrimine non valicabile , altri di una miseria politica disarmante irrobustita da un buonismo generalistico verso tutti che difficilmente avrebbe potuto contribuire al rinnovamento e ad elevare la crescita politica della nostra collettività. Bizantinismi , incontri individuali separati con le opposte fazioni in via di formazione PD, Lista dell’ex sindaco ed altre eterogeneità sparse in movimento hanno , a mio avviso, indebolito la coerenza e l’autonomia originaria di lista civica rendendo di fatto la nascente nostra lista una subordinata appendice di altre formazioni politiche solo un po’ più strutturate . Ciò ha rappresentato un grave errore politico e di metodo che ha ingenerato diffidenze, malintesi e manifeste insoddisfazioni , nonché isolate, ma risolute prese di distanza all’interno del gruppo che per i ”trattativisti” , abbiamo capito infine , ha rappresentato la” forza” da spendere con gli interlocutori per l’eventuale entratura nella lista avversaria che in origine si sarebbe dovuta contrastare all’ultimo voto .Infine , avendo il gruppo iniziale, ad una settimana dalla presentazione delle liste fatto mancare per intero la sua componente ha di conseguenza affossato il progetto : una ipotesi politico- amministrativa che continua ad essere giusta. Al gruppo di sinistra compartecipante che dopotutto, nonostante qualche insensata sbandata è rimasto il nucleo più coeso, non resta che impedire o arginare attraverso il voto o anche ricorrendo al dissenso della scheda bianca la vittoria del “Peggiore” ( una volta c’era il Migliore”!) consci che Guglionesi , quella non legata alle consorterie politiche di ogni tipo e colore ha perso , poiché ancora una volta si troverà a votare i soliti furbi e spregiudicati duellanti. A me resta l’amarezza , a causa della mia affezionata appartenenza di area, di dover leggere nel programma e sentire nei roboanti comizi preelettorali , purtroppo, ancora millantare una politica che teoricamente usa una imbellettata cultura di sinistra, ma che in realtà si tradurrà in una politica reale di destra ( così com’è stato in passato). Che gli uomini del buon governo candidati in questa tornata elettorale alla gestione della cosa pubblica ce la mandino buona . Un grazie anticipato per l’ospitalità.

Arcangelo Pretore.
Guglionesi 22 Aprile 2013


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