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Caro DirettoreGuglionesi
Pubblicato in data 9/3/2013 ● Click 1966

Ci siamo tagliati l’indennità del 50%!


Enrico Di Felice © FUORI PORTA WEB

Caro direttore,
Se c’è una cosa che di sicuro non sopporto, quelli sono i mistificatori, gli incantatori di serpenti, i paladini delle verità a metà!!!

Di nuovo, vengo tirato in mezzo dai freschi defenestrati “cardiopatici in fibrillazione”, ex amministratori di questo nostro paese e quindi volente o nolente costretto a rimettere le cose al loro giusto posto e nel reale contesto cui attengono.
Vediamo dunque di chiarire una volta per tutte la questione sollevata e stavolta lo facciamo in maniera breve, sintetica, chiara e ciò che più conta esaustiva.

Ho amministrato il paese dal dicembre 1998 al giugno 2006, con il ruolo di Vice Sindaco e relative deleghe assessorili, non appena insediati, esattamente in fase di redazione del bilancio, unitamente agli assessori Romano Antonio e Bellotti Mario, in assoluta libertà e nel pieno rispetto degli indirizzi programmatici dell’allora Sindaco Bellocchio, abbiamo adottato DELIBERA DI GIUNTA, con la quale FORMALMENTE SI RINUNCIAVA ad applicare il dettato di legge che in qualità di lavoratori autonomi ci sarebbe spettato (forse la delibera è sfuggita a chi di dovere ma se cerca bene vedrà che la trova).

TRADOTTO: ci siamo tagliati l’indennità del 50% ok???

Lo abbiamo fatto per una questione di OPPORTUNITA’, in pratica abbiamo scelto di dare priorità assoluta alle emergenze del paese, cosa che per i nostri attuali ex amministratori, al momento del loro insediamento nel 2008, evidentemente non esisteva, il paese non aveva criticità urgenti e quindi hanno optato per una piena e libera fruizione delle indennità previste.

Lo prevede la legge, nulla da eccepire!!!

Siano esse lire o euro, per l’intera durata del mio mandato ho percepito trecento trenta (330,00) euro mensili NETTI e non ho mai usufruito di alcun rimborso o di qualsivoglia arzigogolo tendente a fare cassa e se i nostri rin-cuorati ex amministratori sono in grado di dimostrare il contrario lo facciano altrimenti evitino di scrivere formidabili castronerie.

Quanto alle mie due richieste formali, citate quali prova del “grave misfatto”, vediamo di chiarirle in maniera esaustiva e senza mistificazioni pacchiane e chiaramente volute.

Sì miei cari cardiopatici trombati, decisamente volute e oserei dire in malafede, perché il fervente scrivano ha palesemente omesso di riferire una cosa: a seguito delle mie “giuste e reiterate” richieste, come da voi stessi ammesso, HO PERCEPITO UN EURO??? HO PERCEPITO UN CENTESIMO??

Coloro che giudicano oggi giuste tali richieste, perché a suo tempo hanno omesso di affrontare la questione?? Forse era più piacevole parlarne nei blog che nelle sedi dove sarebbe stato obbligo farlo??
O forse in quell’agosto del 2008 ciò che contava era l’obbiettivo, la sostanza, il merito senza pensare al metodo?
E se la cosa fosse come dite voi, che a differenza mia per quasi cinque anni, parafrasando il sodale di turno, avete “intascato” TUTTO e dico TUTTO, pur in presenza di una crisi recessiva micidiale, mi chiedo ad alta voce: ma allora anche io avrei dovuto “percepire” ciò che mi era dovuto PER LEGGE o no?? LO PREVEDE LA LEGGE PURE PER ME O NO???

Viviamo in regimi di legge a corrente alternata??? Per qualcuno vale e per altri no???

Evidentemente la questione, per quanto mi riguarda, era decisamente diversa e non permetto certamente a voi di usarla strumentalmente o per fini che nulla hanno a che vedere con il motivo delle mie richieste.
Nel 2005, nacque una disputa interpretativa sulle modifiche di legge sopravvenute in materia di compensi agli amministratori e il sottoscritto sollevò la questione ritenendo che la figura del lavoratore autonomo e di altre figure professionali e non (anche un disoccupato può essere un buon amministratore o no??), dovessero essere tutelate diversamente rispetto ai lavoratori dipendenti, soprattutto quelli pubblici.

Il mio dissenso di allora, verteva sul merito della questione che la riforma aveva sollevato, non di certo sulle scelte che poi ogni singolo amministratore in coscienza compie.
In pratica era mia intenzione affermare, che il ridurmi la mia indennità era e restava una mia libera scelta e non di certo un assunto di legge come all’epoca qualcuno sosteneva.

A tal proposito, più volte, anche in sedute di giunta, fu interpellato l’allora Direttore Generale del Comune, affinché nei propri ambiti di specifica competenza, si pronunciasse al riguardo, la risposta non arrivò mai!!

Sarà stata la laringite persistente o forse una dannata otite perforante, ma mai nessun pronunciamento al riguardo, ragion per cui presi carta e penna e misi per iscritto il tutto.

Lo feci nel 2005 (prot. N.9784 del 27.10.05) allorché ero vice sindaco, lo rifeci nel 2006 (prot. 9588 del 16.10.06) nella mia veste di semplice consigliere comunale e come e comunque mai risposta alcuna ottenni. (vista la puntualità nel reperire protocolli invito a fare lo stesso con le delibere di giunta)

Non sono un legale, ma ritengo che qualche comportamento omissivo si configurò, resta il fatto che decisi di lasciar perdere visto che la via giudiziale poco si attiene alle mie idee, ma soprattutto cari amici dal cuore tonico, era una questione di mero principio e non di certo di “bruta sostanza”, visto che se così fosse e data la cospicua sommetta in ballo, chi mi avrebbe potuto impedire di procedere legalmente negli anni a seguire??? Magari mentre eravate voi ad amministrare che potevate essere l’esempio vivente della legittimità delle mie richieste???

Comunque sia, LA RISPOSTA MI ARRIVO’ ANNI DOPO, ESATTAMENTE NEL 2008 e ciò che più conta GRAZIE A VOI!!!
AVEVO RAGIONE IO.


Il vostro insediamento mi diede di fatto immediatamente ragione e sapete perché???
Applicammo entrambi correttamente la legge!!!

Voi usufruendo dell’indennità PIENA, io, Romano e Bellotti TAGLIANDOLA del 50% ok??

In sostanza, noi dovemmo deliberare per rinunciare, mentre voi per prendere, non avete dovuto fare neanche quello.

Ma di quali volponi e volpini parlate? Di quali debiti fuori bilancio? Di quali cavolo di arretrati andate blaterando? Ma la volete piantare di dire balle? Veramente continuate a pensare che tolti i quattrocento conclamati fratelli-tifosi che vi sono rimasti, il resto sia solo una massa di stupidi utili idioti??

Oppure pensate che votano tutti gli amici del cuore presenti sui social network??? Se così fosse, pomeriggio vi voto anch’io, anzi mi voglio sprecare, vi metto pure “mi piace”.

Cari cardiopatici mandati a casa, io penso che la questione indennità sia semplice da capire, dipende dal concetto di paese che si ha e dalle urgenze che si ritiene di voler affrontare, le vostre capriole carpiate all’indietro nel misero tentativo di rendere “tutti uguali” sotto questo aspetto non servono assolutamente a nulla.

Ci sono i numeri che chiariscono tutto, ci sono i costi che danno la misura delle idee e ci sono gli atti, quelli fatti, quelli posti in essere, sui quali il popolo a breve si pronuncerà ragion per cui di quale “querelle” stiamo parlando???

Io in qualità di Vice Sindaco della giunta Bellocchio, ho percepito per 8 anni 549,00 euro lordi al mese, il Vice Sindaco della giunta Antonacci quasi mille, di cosa diamine stiamo parlando?? Me lo volete dire una volta per tutte??

Non è un reato usufruire delle indennità che la legge prevede anche se si è titolari di cospicue pensioni o di stipendi pubblici diciamo “discreti” ok?

E’ solo questione di sensibilità tutto qui!!!
Faccio ammenda pubblica, io per otto anni ho percepito trecento trenta euro netti al mese perché tanto valevo, voi quello che le tabelle “sapientemente” ripristinate hanno previsto, il resto sono chiacchiere, favolette che forse solo lo Scilipoti di turno può ingoiare, è chiaro che il vostro tempo e le vostre capacità valgono di sicuro più di quelle degli altri è solare!!!

Sono certo che le argomentazioni da voi addotte saranno ampiamente condivise dallo Scilipoti “de noartri”, da qualche solone di turno e magari da qualche sodale fortemente interessato, che folgorato sulla via di Damasco dopo l’infarto subito è ora intento a riprendersi dallo sconcerto e dalla rabbia dimenticando che la spina l’hanno staccata “gli amici”, quelli che hanno il “cuore bipolare” o forse quelli senza cuore chi lo sa??
Nel ribadirvi la mia totale e assoluta felicità per la vostra (ampiamente prevista) ricandidatura, per il futuro vi prego di evitare furbate o infantili e oserei dire meschine manipolazioni del vero, avrete una intera campagna elettorale per spararne di cotte e di crude e ciò che più conta per riaffermare e ribadire quanto siete bravi e di cosa siete capaci, e detto tra di noi, io, soprattutto io, lo so quanto siete bravi vi assicuro che lo so.

A proposito, immagino che lo scrivano fervente, dopo attenta lettura sicuramente partirà lancia in resta con pronta risposta, beh annuncio sin da ora che non risponderò, certe “querelle” sinceramente sono del tutto ammorbanti, risparmiate le energie per traguardi più importanti, vi conviene……….. Come dicono al nord “l’è dura”.

Cordiali saluti.
Enrico Di Felice


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