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PoliticaGuglionesi
Pubblicato in data 7/2/2013 ● Click 1386

Elezioni in Molise, è ora di voltare pagina


Pietro Di Tomaso © FUORI PORTA WEB

Il Molise torna al voto dopo un lungo periodo di governo del centro-destra che ne ha fortemente indebolito gli assetti culturali, sociali ed economici.

Significativa la presa di posizione di Ernesto Galli della Loggia (Corriere della Sera, 11 Novembre 2012) sul <<caso Molise>>, ossia <<L’affare immorale delle pale eoliche>>. Per chi va nella piccola regione, partendo da Roma, può osservare una ragnatela di piloni giganteschi ed eliche che si estendono dai profili delle alture e fino al mare.
Al riguardo, ecco la descrizione del professor Galli della Loggia: <<Un pervasivo insediamento cementizio, tanto più irresistibile in quanto promosso dai potenti interessi economici delle società elettriche, le quali hanno tutti i mezzi (e la spregiudicatezza) per “convincere” il ceto di governo locale: non solo perlopiù di fragile livello culturale e di altrettanto fragile tenuta morale, ma in genere avidissimo di benefici d’ogni tipo>>.

La conclusione a cui è inevitabile arrivare dopo attenta riflessione di quanto precede è che per scomodarsi un tale personaggio a stigmatizzare le gravi lesioni provocate all’ambiente naturale del Molise, vuol dire che l’eco dello scandalo dev ’essere arrivato fino a Milano. “A chi ha conosciuto quei luoghi come natura li ha fatti – scrive Federico Orlando - e come per millenni gli uomini li hanno conservati prima della calata dei lupi industriali… non sembra eccessiva la definizione che Galli della Loggia dà della regione: << Piccolissima (neppure 4500 chilometri quadrati) e di eccezionale bellezza>>”.

In prossimità del voto, dunque, occorre analizzare bene liste e candidati per individuare coloro che possono contribuire ad archiviare un sistema di potere che dura ormai da troppo tempo e che ha consentito la devastazione di colline e alture con l’installazione selvaggia di torri eoliche in ogni dove.

Per parte mia auguro alla coalizione di centrosinistra facente capo a Paolo Di Laura Frattura (un’alleanza fra ragionevoli, non invasa dai populismi) di riuscire a vincere queste elezioni, con una segnalazione particolare per il candidato-consigliere ing. Pasquale Marcantonio. Conoscendolo personalmente, ritengo abbia la capacità di contribuire alla gestione responsabile del territorio. “Penso anche che la mia candidatura – sottolinea l’ing. Marcantonio nel presentare la sua lettera d’intenti – possa rappresentare concretamente l’occasione che Guglionesi e il basso Molise aspettava da tempo di avere un suo rappresentante in Consiglio Regionale”.
Per Guglionesi e il suo territorio di riferimento si dovrà puntare, a mio avviso, sullo sviluppo delle proprie specificità: dal patrimonio storico e culturale alla tutela del paesaggio e delle risorse naturali, dalla ricerca e formazione all’innovazione del sistema produttivo (a tal proposito sarebbe auspicabile l’istituzione in loco di un Istituto di alta specializzazione collegato all’economia verde), dall’adeguamento infrastrutturale alla qualità della cooperazione intercomunale.

La qualità dei luoghi – a parere dell’economista Stiglitz – se non sempre si traduce immediatamente in ricchezza, rimane però un fattore attrattivo, che produce stabilità e coesione, e quindi apre le porte al futuro.
La comunità rispetti il contesto naturale che ha ereditato dal passato e che vuole consegnare alle generazioni future. Mi preme aggiungere soltanto alcune considerazioni sul vasto settore dell’economia verde che vede un profondo ripensamento del vecchio modo di lavorare e di progettare nonché la nascita di nuove figure professionali. C’è oggi la necessità di formazione permanente di professioni ‘green’, che rispondano alle specificità di sviluppo locale. Le figure professionali più richieste nel campo dell’agricoltura saranno quindi: l’agricoltore biologico, l’addetto alla certificazione dei prodotti biologici, ma anche l’agricoltore convenzionale, l’agronomo, il perito agrario, l’ispettore per le verifiche delle misure agroalimentari, l’operatore turistico ambientale (agriturismo), esperti in paesaggio e pianificazione ambientale, igienisti dell’ambiente e del territorio. I settori sono tanti, gli sbocchi professionali permettono di rispondere all’attuale crisi economica e contribuire al rilancio del sistema produttivo ed occupazionale. Insomma, “un progetto cultura” che riscopra anche le culture ‘materiali’ (agricoltura, artigianato, restauro, ricomposizione del territorio).


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