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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 26/7/2012 ● Click 1902

Dieci Pensieri per un’Italia diversa


Filippo Salvatore © FUORI PORTA WEB

1. Un sindaco da prendere come modello e da imitare. Gli impiegati comunali lavativi o corrotti del comune di Villafranca di Verona hanno la vita dura e i giorni contati. Il sindaco Mario Faccioli ne ha licenziato già 6 su due piedi, senza preavviso, usando norme presenti nel contratto nazionale. La sua tecnica è fare controlli incrociati,fornire i documenti necessari e agire immediatamente prima che i tribunali se ne immischino. Sarebbero tanti i miliardi che si risparmierebbero a livello nazionale se tutti i sindaci si comportassero come il Signor Faccioli.Purtroppo, volete scommettere, lo imiteranno solo alcune mosche bianche. Questa è la radice del cancro degli sprechi in Italia.

2. Conservative British Prime Minister Cameron is venting again his skepticism towards the European Union. Yesterday he stated: 'We are ready to leave the EU, but the time is not right yet, because it is not now what the majority of the people wants'. Hear, hear! Well, Mr Cameron, go ahead and good riddance. Britons are still longing after their lost empire and have remained just too insular-minded to be considered truly loyal Europeans.


3. L’italia deve far accettare l'idea degli eurobonds alla riunione dei capi di stato dell'eurozona, far valere che l'euro va protetto rafforzando i poteri della banca centrale europea, giocare di squadra con Francia e Spagna, e appoggiarsi alla solidarietà delle altre economie piu' piccole per isolare la Merkel. Se, proprio necessario, spingere la Germania a tornare all'uso del marco. Scoprirà allora che la sua solidità economica è solo apparente e non reggerà alla concorrenza internazionale. Il baricentro del potere economico deve spostarsi verso il Mediterraneo, se l'Europa vuole diventare veramente una federazione di stati. A questo punto della storia europea l'intransigenza e il nazionalismo della Germania sono il vero ostacolo da superare. (27 giugno)

4. If speculators at the City in London or at Wall Street in the USA want to intervene and dictate the measures to follow, Italian Super Mario( Monti) needs to remind his colleagues at the summit on June 28-29 that Britons and Amenicans do not belong to the Eurozone and should mind their own business, not control Europe's business. The Eurozone member countries are all in the same boat, whether they like to admit it or not. A recent study shows that if the Euro fails as the common currency, the downfalls for Germany, the strongest economy so far, will be awesome: a 10% reduction of its PIL and a 5 million unemployed working-force. A recession of gigantic proportions! (30 June)

5. POVERO MARE ITALIANO! Nel 2011 sono stati 13.149 i reati ambientali compiuti a danno del mare e delle coste italiane. Scarichi fognari non depurati, ingiustificate o illegali colate di cemento che deturpano le coste, rifiuti, privatizzazione del demanio e pesca illegale. La regione Campania, con 2.387 reati pari al 18% del totale nazionale, è prima , con ben 5 reati ogni chilometro di costa.
Seguono la Sicilia, 1.981 infrazioni, Puglia e Calabria, rispettivamente con 1.633 e 1.528 illegalità. In totale, per i crimini commessi ai danni del mare si contano 15.790 tra denunciati e arrestati e 3.870 sequestri. Questa la fotografia in "Mare Monstrum 2012", una mappa delle Forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto presentata da Goletta Verde di Legambiente a Roma. (22 giugno)

6. Il sorriso di un delfino, i colori dell'iride sull'ala di una farfalla, il sole nella sua scarlatta maestà al tramonto, sono equivalenti visivi dell’amore di una mamma per il proprio bambino o della bellezza immaginata da un amante della donna amata. (15 giugno)

7. Je ne partage pas ton opinion, mais je suis prêt à me battre jusqu'à la mort pour te donner le droit à l'exprimer. (Voltaire) Non condivido la tua opinione, ma sono pronto a battermi fino alla morte per darti il diritto a esprimerla. I do not share your opinion, but I am ready to fight till death to give you the right to express it. (13 giugno)

8. Questa è la vita dell'uomo: nove mesi passati nella puzza dell'utero materno, poi appena nato essere avvolto nelle fasce (in fasciola), continuamente sbaciucchiato (sbasciucchi), da chiunque capiti: con la pelle ricoperta dalle croste lattee (lattime), piangere a lungo e disperatamente (llagrimoni): poi cresciuto, essere tenuto al laccio con una cinghia per non cadere in terra quando s'impara a camminare, essere relegato dentro un girello (crino) con una vesticciola, un cercine (torcola) sul capo e un'imbragatura al posto dei calzoni. Poi comincia il tormento della scuola, imparare l'abbicci, essere frustato per punizione, tormentato dei geloni per il freddo, ammalarsi di rosolia, di scarlattina e di un accenno di vaiolo (vvormijjoni) e essere costretto a fare la cacca sul vasetto (la cacca a la ssediola). Poi viene il momento di lavorare (llarte), rispettare il digiuno[2], faticare per tirare avanti, pagare l'affitto (la piggione) di casa, andare in carcere, sopportare le angherie del governo, andare a finire in ospedale, essere assillato dai debiti e fare esperienze sessuali; sotto il sole in estate e sotto la neve d'inverno...Ma alla fine, che Dio ci benedica, finalmente arriva la Morte e tutto finisce nell'Inferno. ( Giuseppe Gioacchino Belli, versione in prosa del sonetto n. 781, La vita dell’uomo)

9. É l'assistenzialismo istituzionale e l'etica della raccomandazione che nega la società di diritto che va spazzata via. E non si scada nel fatalismo e nella rassegnazione, altrimenti continuerà a prevalere la logica degli sciacalli gattopardeschi. Siamo arrivati al cavo dell'onda morale ed economica in Italia ; chi troverà in sé l'energia per risalire fino alla cresta? Sia la crisi attuale l'occasione per una rigenerazione morale collettiva e non chiediamo agli altri di farlo al posto nostro. Ognuno di noi, convinciamoci, è protagonista, se lo vuole veramente, protagonista del proprio destino. Ma non basta solo dirlo, bisogna agire.
Il discorso dei partiti tradizionali, siano essi di destra, di centro e di sinistra, sa di rancido ed è espresso da persone che sono diventati politicanti (più che politici) di professione e sono sulla breccia da decenni. BASTA! C' è bisogno di idee nuove, espresse da gente nuova, da GIOVANI, per una nuova visione della gestione della cosa pubblica. É lo stato di diritto come base fondamentale del contratto sociale che DEVE DIVENTARE LA NORMA. Se questo avviene, TANTE COSE CAMBIERANNO per il meglio. Perché le cose sono arrivate al punto di degrado morale e amministrativo in cui ci troviamo? Perché è prevalso da decenni nell'esercizio del voto e del potere il DO UT DES . Questa è la radice del male che va estirpata.

10. Il vero tema della prossima campagna elettorale regionale nel Molise DEVE ESSERE questo: il MOLISE come regione a statuto ordinario merita di continuare a esistere istituzionalmente, oppure va (ri)aggregato all'Abruzzo, oppure alla Regione Adriatica ( Marche Abruzzo, Molise) - secondo la raccomandazione della Fondazione Agnelli - oppure ad uno degli 8 compartimenti, quello del Centro Italia (Lazio, Marche,Umbria, Abruzzi)? Sia il dibattito sull’avvenire istituzionale del piccolo Molise il punto di partenza per una VERA modifica istituzionale nazionale italiana, tanto necessaria.


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