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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 3/7/2012 ● Click 1452

Si ritorna agli Abruzzi, alla riunificazione dell’Abruzzo-Molise


Filippo Salvatore © FUORI PORTA WEB

Se ne parla poco, ma la sua incidenza sul territorio sarà notevole, in tutti i settori. Fra qualche giorno verrà reso noto il piano del governo Monti che prevede la riduzione del numero di 42 province e la creazione di città metropolitane.Quali sono le conseguenze sull’Abruzzo e il Molise? Il Molise scomparirà come regione autonoma.Campobasso resterà la sola provincia molisana e avverrà la riunificazione amministrativa degli Abruzzi.
Oltre al criterio del numero di abitanti minimi, ( 300.000/350.000), il governo sta valutando altri criteri oggettivi, tra cui la superficie di almeno 3,500 km quadrati e il numero di Comuni. Le proposte combaciano con quelle dell'Upi (Unione province italiane). Si cerca non solo di risparmiare, ma anche di ridurre la burocrazia con la riorganizzazione o la chiusura degli uffici territoriali del governo.
42 è il numero delle Province da eliminare che ‘si avvicina di più alla realta” ha dichiarato il ministro della Pubblica Amministrazione, Filippo Patroni Griffi lo scorso 26 giugno all’assemblea nazionale dell’Upi (l’Unione delle Province italiane). È imminente l’annuncio delle decisioni prese dal consiglio dei ministri. I ministri Patroni Griffi, Giarda e Cancellieri stanno elaborando un modello alternativo di sistema che riguarderà sia l’amministrazione periferica dello Stato sia il sistema delle autonomie.La riforma riguarda le Province, le città metropolitane, l’amministrazione periferica dello Stato, i Comuni e le unioni dei Comuni e anche i diversi enti ed agenzie sparse sul territorio.
Con i suoi 293.061 abitanti, la più grande provincia che non esisterebbe pù sarebbe quella di Pistoia, seguita da Piacenza (289.875). L’ultima invece a “salvarsi” sarebbe L’Aquila con 309.820 abitanti.
La più piccola (57.975 residenti) è la provincia sarda dell’Ogliastra in Sardegna, preceduta da Isernia (Molise) che ne conta 88.964. Le province sarde sarebbero le più penalizzate, sparirebbero quasi tutte quelle costituite recentemente e persino Nuoro e Oristano. In Sardegna resterebbero solo Cagliari e Sassari. La situazione più strana si verificherebbe in Liguria dove sparirebbero tre province su quattro: Savona, La Spezia e Imperia. Resterebbe solo Genova. Il Molise resterebbe addirittura senza province con un probabile ed auspicabile ritorno alla regione Abruzzi (Abruzzo-Molise) con Campobasso come unica provincia molisana.


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