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Lettera a FPWGuglionesi
Pubblicato in data 12/6/2012 ● Click 1397

IMU residenti all'estero: da Zurigo una petizione (sottoscrizione online)


Francesco Farina © FUORI PORTA WEB

"RACCOLTA FIRME PETIZIONE IMU: PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO LO STESSO TRATTAMENTO PREVISTO PER L'ABITAZIONE PRINCIPALE http://www.petizionionline.it/petizione

La nostra comunità, che ha forti legami con l'Italia, oltre che di natura affettiva anche di natura economica, è stata colpita, finanziaria dopo finanziaria, da tagli profondissimi che hanno visto una riduzione del 78% al capitolo di spesa per gli italiani all'estero (servizi, corsi di lingua e cultura, assistenza) che hanno, di fatto, compromesso il futuro delle istituzioni ed i servizi a supporto della nostra collettività. Nel contempo, per quanto attiene specificamente all'IMU che gli italiani residenti all'estero devono pagare, essendo stata qualificata, dal Governo Monti, la loro proprietà di famiglia come "seconda abitazione", non vi sono stati né sconti né tagli. Per essere ancora più chiari: se con la vecchia ICI gli italiani residenti all'estero, possessori di abitazioni non locate, avevano diritto alla detrazione e alle aliquote previste per le abitazioni principali, dal 2012, questi immobili rischiano di pagare l'IMU prevista per gli immobili diversi dall'abitazione principale, perdendo il diritto alla detrazione (che per l'IMU è pari a 200 euro, più 50 euro per ogni minore di 26 anni residente nell'abitazione) e all'aliquota ridotta (per le abitazioni principali è pari al 4 per mille, mentre per gli altri immobili è pari al 7,6 per mille). Con la circolare n. 3/DF diffusa venerdì 18 maggio dal Dipartimento delle finanze sono stati chiariti alcuni punti della normativa IMU compreso quello relativo alle unità immobiliari possedute in Italia dagli italiani residenti all’estero. La nuova norma stabilisce tuttavia che i comuni possono considerare direttamente adibita ad abitazione principale l’unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata. Praticamente la norma prevede che i comuni, nell’ambito della propria potestà regolamentare, possono estendere alle unità immobiliari degli italiani all’estero lo stesso trattamento previsto per l’abitazione principale, vale a dire aliquota ridotta (0,4% invece di 0,76%) e detrazione di base di 200 euro. La circolare precisa inoltre che anche per i cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, nel caso in cui il comune dovesse deliberare l’equiparazione all’abitazione principale, le detrazioni di 50 euro previste per i figli di età non superiore a 26 anni si applicano solo nel caso in cui gli stessi dimorino e risiedano anagraficamente in Italia. Le nostre abitazioni in Italia costituiscono il nostro unico punto di riferimento, le nostre radici. Quelle case, costruite a seguito di anni di lavoro, accolgono, di tanto in tanto, i nostri figli ed ospitano tanti amici che hanno così l'occasione di conoscere ed amare il nostro Paese. È giusto che in un momento di grande crisi si richiedano i sacrifici di tutti, ma non è giusto che difficoltà di carattere economico debbano penalizzare, ancora una volta, gli italiani all'estero. Non vogliamo assolutamente sottrarci al nostro dovere di pagare l'IMU ma vogliamo farlo con la stessa dignità dei nostri connazionali che vivono in Italia.
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