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CulturaTermoli
Pubblicato in data 20/4/2012 ● Click 1261

Ricollocazione statua San Timoteo sulla facciata della cattedrale di Termoli


Diocesi Termoli-Larino © FUORI PORTA WEB

È la parola ‘casualità’, in avvio di conferenza, ad aprire l’incontro organizzato dalla Diocesi di Termoli-Larino teso alla presentazione dei lavori di restauro e ricollocazione dei manufatti ritrovati lo scorso 15 febbraio dei quali è stata diffusa la notizia solo la scorsa settimana. Questo apparente ritardo è stato dettato dal tempo burocratico necessario a stilare i documenti e avviare tutte le pratiche legali per porre in essere quanto oggi presentato. All’incontro erano presenti don Benito Giorgetta, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Diocesi, gli architetti Di Pietrantonio e Biondi e la Soprintendenza del Molise.

“La casualità sembra essere il comune denominatore che caratterizza i ritrovamenti sacri nel nostro territorio”, afferma don Benito Giorgetta che aggiunge, “è stato un caso, infatti, che l’11 maggio del 1945 è stato ritrovato il corpo di San Timoteo e un caso ha riconsegnato alla nostra comunità diocesana la statua che ritrae lo stesso discepolo di Paolo, originariamente allocata sul portale della Basilica Cattedrale di Termoli”. Pur se danneggiata, la statua ritrae senza dubbio il Vescovo di Efeso e, ad avvalorare questa tesi ci hanno pensato gli stessi intervenuti, nelle parole di Nicola Di Pietrantorio che da decenni dedica la vita agli studi del Santo.

“San Timoteo – continua don Benito - deve essere valorizzato non solo dal punto di vista storico e culturale, ma anche religioso. È per questo motivo che questa struttura sarà ricollocata, al termine dei lavori di restauro, presso la parrocchia di San Timoteo in Termoli, e impreziosirà una mostra timoteana che proporrà ai visitatori anche il prezioso capo di San Timoteo, nel suo reliquiario del XIII secolo e documenti e materiale fotografico circa il ritrovamento avvenuto il secolo scorso. La mostra, che sarà visitabile dai primi di maggio e per tutta l’estate, sarà occasione per conoscere meglio questo Santo e offrire agli studenti prima e turisti poi, spunti per approfondire questa figura”.

I relatori ala Conferenza hanno presentato i lavori in fase di svolgimento e il dettaglio dei costi dell’opera con l’augurio che “possa trattarsi di un restauro permanente capace di consegnare alla città un volto della cattedrale ‘originale’ - come affermato dall’architetto Biondi - e duraturo che consenta di avvalorare questa unicità e favorire anche il turismo religioso”.

“Per l’attuazione dei lavori di ripristino - comunicano i tecnici della Soprintendenza - sono stati stanziati circa 100mila euro; di questa cifra, circa 60 mila euro sono stati destinati alla sovraintendenza architettonica che si sta preoccupando di risistemare la parte frontale. Dei restanti fondi si realizzeranno le opere di messa in sicurezza del luogo di culto”.

La notizia di questi lavori non è stata ben accolta dalla porzione di coppie che intendono convogliare a nozze in questi mesi, ma, secondo i responsabili dei lavori, “queste operazioni dovrebbero concludersi entro la festività di San Basso (prima settimana di agosto). È una corsa contro il tempo, comunicato dalla Soprintendenza, ma cercheremo di mantenere questa promessa”.
Lo studio dettagliato sull’origine della statua e sul culto e la devozione legati a San Timoteo è disponibile al link sottostante. La conferenza stampa si è conclusa con le parole di don Benito che hanno posto in evidenza la veridicità delle reliquie del Santo e il ricordo di quanto scritto da Giovanni Paolo II a seguito della sua visita a Termoli, che evidenziò l’emozione nel pregare dinanzi alle reliquie di San Timoteo. A questo ricordo si affiancano le più recenti parole di Benedetto XVI che, qualche anno fa, durante una sua riflessione, evidenziò la presenza di San Timoteo in Termoli.

Il discepolo di Paolo è considerato un Apostolo e Termoli ne possiede le reliquie. Questo rende unica la nostra città tanto da diventare anche meta di Vescovi e Patriarca Ortodossi che, più volte, sono giunti a venerare il Vescovo di Efeso; alla luce degli eventi e prossimi alla celebrazione di San Timoteo (11 maggio), la speranza è nella riconsegna di un nuovo vigore al culto per il compatrono della Diocesi di Termoli-Larino.

[Giovanni Perilli]


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