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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 24/3/2012 ● Click 1451

Catechesi n. 6: “Il lavoro risorsa per la famiglia”


Giorgio Senese © FUORI PORTA WEB

Secondo il countdown del sito, solo 66 giorni ci distanziano dall’evento mondiale che interesserà le famiglie cristiane in quest’anno così difficile e travagliato.
Il VII Incontro delle famiglie a Milano, dal 30 maggio al 3 giugno 2012
L’evento è stato organizzato in maniera impeccabile.
Già dallo scorso agosto 2011 il materiale e la modulistica si trovavano disponibili sul sito web.
Innegabilmente un esempio di efficienza auspicabile per tante nostre realtà da riformare.
Il materiale a disposizione è liberamente scaricabile e prevede sia l’aspetto logistico che quello di preparazione spirituale.
La nostra parrocchia, come le altre, si è attivata con prontezza e domenica 25 febbraio scorso, nella chiesa madre, si è tenuta la sesta delle 10 catechesi preparatorie.
La catechesi n°6 dal titolo “Il lavoro risorsa per la famiglia” e insieme a Linda, mia moglie, ne riporto un breve resoconto.

Essa è focalizzata sulla figura della donna come principio e fine dell’intera creatività umana.
La donna come prototipo della sapienza umana ma da sempre legata a quella divina, è il fulcro della società di ogni civiltà.
Alla donna Dio ha affidato non solo la prerogativa umana della procreazione ma anche il senso di responsabilità nel creare la famiglia e di sostenerla umilmente e tenacemente attraverso il lavoro.
La sua creatività in questo non ha limiti ed insieme al coniuge costituisce quella piccola chiesa domestica che è la cellula primaria che, insieme alle altre, andrà a costituire quella più complessa che è la società.
Tale società come prodotto delle cellule, ne è specchio per cui se le cellule sono malate, anche la società lo sarà.
Non si fa molta fatica a correlare lo stato di benessere delle istituzioni statali con lo stato di salubrità e solidità delle famiglie.
Questa semplice analisi la possiamo fare a livello di condominio, di parrocchia, di comune, di stati, di Europa, di mondo intero.
Purtroppo il quadro che ne viene fuori oggi non è molto positivo.
Nella famiglie cristiane il compito dei genitori è di insegnare ai figli a compiere il bene ed evitare il male applicando il comandamento dell’amore verso Dio e il prossimo.
Questo insegnamento avviene in modo incisivo e profondo non tanto attraverso le parole quanto la coerenza nei valori che i figli respireranno in casa.
Nello stile di vita cristiano a cui facciamo riferimento, si ammettono i propri errori e ci si chiede perdono, ciascuno assumendosi le proprie responsabilità.
Ciò non è sempre facile ma è su questo che si gioca la corretta educazione dei nostri figli sin da quando sono piccoli.
Cerchiamo strenuamente di vivere il timore di Dio e riponiamo in Lui la fiducia.
La prosperità di cui godiamo, riconosciuta come dono divino, deve essere custodita e valorizzata nella laboriosità quotidiana ma, perché ci sia prosperità, la società deve dare alla famiglia tutto il sostegno possibile, perché tutti i coniugi siano messi in grado di fare liberamente e responsabilmente le loro scelte lavorative.
Oltre a prenderci cura degli altri membri della famiglia stessa, dobbiamo avere l’attenzione e la preoccupazione per quella che è la vita sociale e per quanto possibile, dobbiamo impegnarci a contribuire al bene comune.
L’apertura ai bisogni degli altri è l’amore più grande che una famiglia possa testimoniare.
La consapevolezza che tutto quello che siamo e quello che abbiamo viene da Dio come “grazia” ci deve portare a ricercare e pretendere una giustizia sociale contrastando l’indifferenza per il bene comune e a considerare inammissibile la proprietà egoistica della ricchezza.
E’ giusto, per senso di responsabilità verso Dio e verso il prossimo, mettere a frutto i doni e le doti personali dati a ciascuno affinché diventino mattoni e calce a servizio dell’edificio della Chiesa.

Vi salutiamo accarezzandovi l’anima con le parole di Don Tonino Bello.
“Gli uomini sono angeli con un’ala soltanto.
A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore che tu anche tu abbia un’ala soltanto.
L’altra la tieni nascosta, forse per farmi capire che anche tu non vuoi volare senza di me…..Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come te!”

Domenica 25 marzo prossimo vi aspettiamo con Don Gianfranco, per la catechesi n°7 “Il lavoro sfida per la famiglia”.

Giorgio&Linda Senese

Pieghevole informativo (pdf)


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