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ScuolaCampobasso
Pubblicato in data 03/01/2012 ● Click 1041

Salvaprecari: la Regioni deve consentire i progetti


Sergio Sorella © FUORI PORTA WEB

Anche grazie alla mobilitazione promossa dalla FLC CGIL, la giunta regionale ha approvato il 31 agosto 2011, la proroga dell’intesa con il MIUR per potenziare i servizi d’istruzione. Avevamo chiesto all’assessore di attivarsi affinché non vi fossero ulteriori tagli, vista anche la sentenza nella quale il Consiglio di Stato, ha stabilito che il MIUR è obbligato ad acquisire il parere della Conferenza Unificata Stato-Regioni espressamente previsto dall'art. 2 del DPR 81/2009 in materia di organici dei docenti ed ATA. Avevamo chiesto un intervento del presidente Iorio, considerato anche il suo ruolo di vice presidente della Conferenza Unificata. Su questo versante non c’è stata risposta. Avevamo chiesto che si restituisse il tempo scuola sottratto, che si potenziasse il tempo prolungato, che si sdoppiassero le classi numerose, che fossero ridotte all’essenziale le pluriclassi. Avevamo chiesto che le scuole fossero nelle condizioni di garantire l’apertura dei plessi e l’ordinario funzionamento, con un personale ATA adeguato. La delibera ha stanziato 1.400.000,00 € per i progetti ed i primi giorni di ottobre si è firmato il patto territoriale di concertazione interistituzionale, per definire le modalità dell’intervento. Le scuole hanno presentato i progetti ed in questi giorni stanno ricevendo dalla regione la determina per iniziare a chiamare i precari e realizzare quanto programmato. Con sorpresa abbiamo appreso che la regione Molise ha decretato che i contratti stipulati con i precari non possono superare i tre mesi. Mentre nel patto territoriale sottoscritto è espressamente previsto che i progetti, ed i relativi contratti, devono durare fino al termine delle lezioni. Una durata inferiore comporterebbe la riduzione delle attività progettate dalle scuole con evidenti ripercussioni sulla qualità dell’offerta formativa. Si assisterebbe al paradosso che le risorse messe a disposizione dalla regione, per dare una boccata d’ossigeno alle scuole, sarebbero utilizzate solo parzialmente, senza conseguire gli obiettivi prefissati. Inoltre, contratti di così breve durata, determinerebbero per i precari un evidente pregiudizio, in quanto sarebbero nell’impossibilità di concludere l’attività didattica e, contestualmente, perderebbero la possibilità di poter accedere ad altre supplenze. E’ opportuno che l’assessorato all’istruzione della regione Molise riveda, in tempi rapidi, la propria determina inviata alle scuole e consenta ad esse di realizzare quanto progettato, senza interruzioni in corso d’opera, e dia ai precari, docenti ed ATA, la possibilità di poter lavorare fino al termine delle lezioni.


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