Antonio Cantalupo © FUORI PORTA WEB

Chi è appassionato di storia ricorderà che un tempo c’era il suicidio d’onore. Certo, non era un grande atto di civiltà. La vita è sempre un prezzo troppo alto da pagare. Oggi, però, la parola “onore” non ha più significato. La politica non ha più dignità, non soltanto colore. I nostri rappresentanti non conoscono l’onore come un valore, non riconoscono le dimissioni come un atto di dignità, in certi casi obbligato e obbligatorio. Qualsiasi cosa accada, qualunque sia l’irresponsabilità dimostrata, nulla fa scandalo, nessuno è disposto a pagare alcun prezzo, in una politica senza coscienza, che non si pone al servizio dei cittadini e del bene comune, ma “usa” gli elettori per conquistare il potere e realizzare progetti individuali di “scalata” carrieristica, che non prevedono gli intoppi dell’onore e della dignità, parole vuote, senza senso, che non si comprano e non si vendono. Nella vita privata, ciascuno è responsabile di se e delle proprie libere scelte. Chi ricopre un ruolo istituzionale, però, dovrebbe rispettare quantomeno un’immagine pubblica dignitosa. Non per ipocrisia, ma per rispetto, appunto, delle istituzioni e dei cittadini. Quei cittadini che, invece, subiscono prepotenze e prevaricazioni da una politica umiliata dal potere, poveri e sempre più poveri.Siamo in una situazione di grande rabbia, che i politici, non possono ignorare e che può solo montare ancor più pericolosamente, se non si comprende che è ormai necessario e non soltanto utile, recuperare modalità dignitose e onorevoli di comportamento politico, che prevedono innanzitutto,l’impegno di affrontare i problemi seri che hanno prodotto la nostra attuale condizione economica e sociale, di proporre con cognizione di causa una riduzione dei loro lauti stipendi, dei fondi destinati ai gruppi politici che spuntano come funghi, commissioni con compensi a cinque cifre,che non tirano fuori uno straccio di documento, soldi che vengono distratti ai giovani,in cerca di occupazione. “Prima di tutto”, prima di chiedere ai dipendenti pubblici e non un supplemento di tasse legate all’ aumento progressivo delle aliquote irpef, Comunale, Regionale. ”Prima di tutto” prima del blocco delle assunzioni in alcuni settori e il congelamento degli scatti di anzianità dello stipendio per anni in altri settori lavorativi.”Prima di tutto” di chiedere ai pazienti di portarsi medicinali in ospedale per curarsi, ai lavoratori di fare sacrifici sempre e comunque in nome di una “CRISI” che viene pagata sempre dai soliti noti, cioè chi deve pagare le tasse, oppure da chi fa della sua onesta uno stile di vita. Uno dei padri dell’ illuminismo Immanuel Kant diceva “ Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me”.