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PoliticaGuglionesi
Pubblicato in data 30/5/2011 ● Click 1723

Candidati kamikaze o semplicemente pluralismo, libertà, diritti cioè democrazia liberale


Vincenzo Rossi © FUORI PORTA WEB

Questo manifesto vuole essere innanzitutto un ringraziamento agli elettori che con 294 voti a Guglionesi e complessivamente 383 nel Collegio hanno espresso fiducia e consenso sulla mia persona, consentendo così al Popolo della Libertà di contribuire alla vittoria del Presidente Rosario De Matteis anche nella nostra città e nel nostro collegio.
Sento però anche il dovere di intervenire in un dibattito che partendo dalla premessa della mancata elezione di un candidato locale in Consiglio provinciale, con toni e parole del tutto inappropriati, addita me e altri come “VERI E UNICI RESPONSABILI” di questo insuccesso.
Il comunicato e i comportamenti di “Guglionesi nel cuore” a consuntivo dei risultati elettorali, man mano che passano i giorni, stanno prendendo la forma dello psicodramma collettivo. E invece di orientare tale strumento psicoanalitico alla elaborazione anche autocritica delle cause della sconfitta del loro candidato, compiono, con linguaggio violento ed illiberale, una analisi impropria ed offensiva delle altre candidature con l’unico scopo di autoassolversi.
La vicenda umana che ha letteralmente investito la nostra comunità (perché di una vicenda umana si tratta) è infatti tutta interna all’attuale maggioranza. Un’anatra zoppa che sul filo del gioco d’azzardo pensava di tornare a volare attraverso le elezioni provinciali. Vincendo il campionato mondiale di coerenza, candida il proprio assessore all’agricoltura Del Peschio con il partito di Casini, anche se lo stesso assessore fino ad un momento prima risultava non solo iscritto, ma anche componente del coordinamento regionale del PDL. Subito secondo allo stesso campionato di coerenza mondiale si classifica il Vicesindaco Lucarelli pure lui iscritto e componente del comitato provinciale del PDL.
Le truppe cammellate della maggioranza, confluite per meri calcoli opportunistici ed elettoralistici nell’UDC, ritenuto evidentemente partito più adatto a soddisfare le proprie pretese, invece di chinarsi di fronte alle scelte del cittadino elettore, unico sovrano in una democrazia liberale che si rispetti, ad urne chiuse e risultati acquisiti iniziano a sproloquiare delle candidature di altri concittadini che “vantano” una storia di impegno e lealtà al proprio partito, definendole brutalmente autocandidature addirittura KAMIKAZE.
A parte l’assurdo in sé di tale accusa, fa specie che la stessa provenga da chi ha scelto di far correre il proprio candidato con l’UDC, partito che ha fatto della critica al bipartitismo ed allo stesso bipolarismo la propria ragione d’essere. Per non tacere del fatto che di Kamikaze non dobbiamo andare lontano, oltre a Del Peschio e la sua famosa anatra hanno fatto scuola nel recente passato l’attuale Sindaco e l’attuale Vicesindaco ambedue candidati per un seggio provinciale (in formazioni del centrodestra) e ambedue rimasti con un pugno di mosche in mano (a volte ritornano!!!).
Cosa sono dunque per lor signori i valori della DEMOCRAZIA, DEL PLURALISMO, DELLA LIBERTA’ ?
So di rivolgermi a persone i cui ideali sono subordinati ai propri interessi, al punto di offendere, anche con il concorso di persone AMICHE, chi esercita democraticamente e liberamente, nel rispetto della Costituzione italiana(!) e delle leggi dello Stato, il proprio diritto di elettorato passivo!!!
Milito da anni all’interno di un partito che oggi rappresenta la maggiore forza politica italiana. Ne ho condiviso ideali e battaglie impegnandomi al suo interno con forza e senso di appartenenza. Ho accettato con orgoglio la proposta di candidatura, onorato di poter rappresentare, un giorno, il mio territorio.
Invito il gruppo di “Guglionesi nel cuore”, dopo un’assemblea pubblica che ha ripetuto la stessa logica populistica con l’aggiunta di particolari di trattative pre-elettorali ricostruiti a proprio uso e consumo e di volgari attacchi ad uno dei candidati processati, al quale va la mia più sentita solidarietà, a cessare, per carità di patria, da quella che appare come una vera e propria “caccia all’uomo”, additando all’opinione pubblica me e altri quali responsabili del reato di “lesa maestà” ed offendendo così i numerosi concittadini che hanno liberamente scelto di votare per gli altri candidati di Guglionesi.
Anch’io mi auguro che Guglionesi possa un giorno avere una giusta rappresentanza a livello sia provinciale che regionale, e già in questa occasione ho criticamente coinvolto il mio partito sul tema, ma tale risultato potrà essere raggiunto solo tornando ad una buona politica, al confronto tra uomini e donne, forti di proposte e programmi e dell’appartenenza a partiti, associazioni ed altre forme di aggregazione della società civile, e non certo con i “Tribunali del Popolo” convocati da chi, privo della necessaria autorevolezza, non è in grado di favorire l’auspicata unità all’interno del paese che amministra.
Vincenzo Rossi detto Jimmy


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