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PoliticaGuglionesi
Pubblicato in data 7/12/2010 ● Click 1339

Ecodem: "tuteliamo la salute dei cittadini, la nostra terra e il nostro territorio!"


Marinella Di Carlo © FUORI PORTA WEB

L’inchiesta della Procura della Repubblica di Larino, avviatasi dal 2007 e proseguita per tre anni, ha portato alla luce un sistema di potere che ha smaltito i rifiuti sul territorio in modo fraudolento. Gli impianti di depurazione di Montenero di Bisaccia e del Nucleo Industriale di Termoli, sono stati utilizzati per trattare sostanze pericolose che poi sono state sversate su centinaia di ettari di terreno del Basso Molise.
Ci chiediamo se la coltivazione di quei campi ha potuto pregiudicare la qualità dei prodotti agricoli e se possono esserci state conseguenze per i consumatori e per la salute dei cittadini?
Ci chiediamo se le sostanze trattate nei depuratori e poi sversate a mare o nei canali, abbiano prodotto conseguenze impattanti sulle persone e sulla loro incolumità oltre che sull’ambiente?
Ci chiediamo come sia stato possibile che per anni nessuno si è accorto di nulla, né un Sindaco del Basso Molise, né un amministratore del Nucleo Industriale di Termoli, né la Provincia o la Regione e né le forze sociali e imprenditoriali?
Ricordiamo in queste ore il coraggio di Mons. Valentinetti, già Vescovo di Termoli, che da tempo denunciava lo smaltimento dei rifiuti nelle campagne del Basso Molise.
Ricordiamo con lui l’Amministrazione Comunale di Greco a Termoli che provò a fare chiarezza sulla gestione del Consorzio Industriale e che per aver osato attaccare il Sistema venne estromesso con una legge regionale ad hoc dalle possibilità di guidare il COSIB.
Ricordiamo l’Associazione Ambiente Basso Molise, la Fondazione Don Milani, la Diocesi di Termoli, i giornalisti di Primo Numero, de La Voce del Molise e gli altri organi di stampa che non si sono fermati alle verità di facciata.
Rendiamo merito a Rosaria Capacchione per il coraggio che ha avuto nel denunciare questo traffico dalle colonne de Il Mattino e a Roberto Saviano che in Gomorra già parlava dello smaltimento dei rifiuti tossici nelle campagne tra Termoli e Campomarino.
L’auspicio è ora quello di fare chiarezza sul futuro perché i cittadini non possono vivere nel dubbio circa la propria sicurezza ambientale e sanitaria. Il COSIB và commissariato e superato.
Gli organi di controllo della Regione e della Provincia vanno resi più efficaci. Và predisposto un nuovo Piano Regionale dei Rifiuti e rafforzato l’Assessorato all’Ambiente con un ruolo diverso dell’Arpa. I comuni non possono continuare a tacere di fronte a pericoli simili per il Basso Molise. La Provincia intervenga per le proprie competenze e la Regione porti in discussione la Mozione del Consigliere Michele Petraroia su questi temi, ponendo termine a un atteggiamento di sufficienza e superficialità su questioni di tale rilevanza. E spieghi perché il COSIB di Termoli non è mai stato oggetto di verifiche ispettive e controlli interni.


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