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PoliticaGuglionesi
Pubblicato in data 3/12/2010 ● Click 1518

Major: corporativismo, quale "azione in seno al consiglio comunale" di FN?


Lorenzo Major © FUORI PORTA WEB

E' da tempo ormai che i "politici" non parlano più di politica ma solo di poltrone, fra l'altro ben remunerate. Il risultato è che non si va oltre la normale amministrazione, questo sia livello nazionale che locale, se non planetario. Le varie vicende ci dicono che lo scontro non è più su cosa si deve fare ma solo su chi lo deve fare, la politica non c'entra, siamo tutti livellati sul "sistema", la macchina è uguale per tutti si può scegliere solo l'autista tutto viene dall'alto compreso il federalismo che nessuno sa cos'è ma tutti ne parlano e molti lo desiderano pensando che sia la panacea di tutti i mali; non va cambiato il sistema ma solo qualche aggiustamento, la macchina non si cambia, al massimo si cambia qualche ruota sperando che tutti vi possono salire a bordo.
Nessuno ci dice come dividere il PIL in modo equo, come si fa per non essere costretti a chiedere il necessario, come il lavoro sia un valore e non un favore, come l'impresa sia capacità di organizzare e produrre ricchezza al di la dei sussidi o incentivi statali, come lo stato deve organizzare i servizi da nord a sud, come i furbi una volta per tutti siano messi all'angolo e la giustizia sia giusta, si potrebbe continuare ma mi fermo qui. Per me la ricetta era scritta nell'idea di stato che proponeva il mio partito MSI-DN ossia socializzazione e partecipazione, ora ripresa da altri movimenti, compresa FN che fa del corporativismo una battaglia, a proposito lo sanno i presunti esponenti locali che FN auspica lo stato corporativo e la socializzazione per legge delle imprese, quindi niente partiti ma rappresentanza sociale, e le imprese non sono solo del capitale ma anche dei dipendenti che concorrono alla ricchezza dell'impresa stessa? E se lo sanno qual'è stata l'azione in seno al consiglio comunale che ha messo in risalto questo pensiero?
Il sottoscritto propose a suo tempo "SOCIETAS POPULI", proposta discussa e respinta dell'allora maggioranza, in tale proposta si vedono enunciati i principi partecipativi che allora il comune poteva adottare. Adesso vedo solo un problema di natiche, ossia dove sistemarle per essere utili al portafoglio altro non serve, non c'è un progetto per il centro storico, un'idea di turismo, come raccordare il comune con i bisogni della gente, ovviamente per quanto di sua competenza, insomma come servire con orgoglio la propria collettività a prescindere dove poggiano le natiche!
Dimenticavo FN è per l'abolizione delle regioni non mi pare sia stato presentato nessuna proposta che auspica questo.
Non so se questa maggioranza può fare di più, o se ha colpe dirette, ma credo che sia giunto il momento di parlare di cose concrete, di energia (quella vera non quella dei pali eolici o altri palliativi) di come produrre benessere per la collettività di cui ci si è proposti per amministrare, quale azione propulsiva può svolgere il comune ecc, e non chi deve essere assessore e presidente del consiglio alle gente questo non interessa.
Chiudo dicendo che tradire non appartiene al mio concetto di politica.
Lorenzo MAJOR


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