Delfo Carissimi © FUORI PORTA WEB

Caro Vincenzo, io sto con la Cattolica.
Da quando è arrivata la Cattolica nel Molise, la sanità dei cittadini molisani semplici è cambiata decisamente in meglio.
Mi riferisco in primis al Servizio oncologico che rappresenta per quanti hanno familiari colpiti da patologie oncologiche un punto di riferimento sia scientifico che curativo di notevole aiuto (prima si era costretti ad estenuanti viaggi della speranza in località non sempre vicine con i conseguenti notevoli e gravi disagi cui si andava inevitabilmente incontro).
Così come ad altri reparti quali quello di chirurgia cardiovascolare ed ematologia che sono all’avanguardia scientifica.
Come guglionesano, ti dico, che sono fiero di constatare il grande lavoro che sta eseguendo il dott. Di Falco Carlo come direttore sanitario della Cattolica.
Sulla Sanità regionale, diventata occupazione per molti e sanità, ahimè, per pochi, avrei molto da dire. Ti inviterei a consultare i dati circa la mobilità attiva (persone che vengono a curarsi nel Molise, peraltro la maggior parte si recano alla Cattolica) e passiva ( cittadini molisani che vanno a curarsi fuori sede).I poli d’eccellenza della sanità pubblica sono pochi, e quelli che ci sono vanno tutelati , mentre con i soldi pubblici spesso si sono creati carrozzoni inutili
In Emilia, in Toscana e Lombardia le cose sono andate diversamente:come mai? È solo una questione di colore politico? Io penso di no.
Il dibattito è aperto.
Guglionesi 14 settembre 2010, giorno dell’Esaltazione della Croce
Delfo Carissimi