Luigi Sorella © FUORI PORTA WEB

“Oggi è venerdì 9 luglio, e sono le ore 5.32 del mattino... Caro diario, buongiorno! E che giorno! Nel prossimo week end c’è una grossa novità per i guglionesani. Un week end di afa? Di caldo? No! Anzi, di assoluto ristoro culturale e paesaggistico! Da oggi si può visitare la nuova “architettura” che fa parte dell'ultima riqualificazione del borgo antico di Guglionesi, l’imponente multi-balconata sulla panoramica del Portello, nella zona del Belvedere. Mi chiedo così presto di mattina: sarà una riqualificazione paesaggistica o storica (ossia del centro storico)?”
Premessa (a scanso di equivoci): non è assolutamente una problematica di scelte progettuali, piuttosto di "cultura" del centro storico, a tutti i livelli.
Qualche mese fa, ampiamente avevo trattato l’argomento sul blog Fpw, nell’articolo “Castello punto… e da capo”, anticipando come i (rari) finanziamenti destinati alla valorizzazione urbanistica di pertinenze medioevali (castelli, ruderi, campanili, piazzette, etc.) siano stati destinati (o se preferite “distrattamente” impegnati culturalmente e storicamente) nel contesto di Guglionesi in vari ambiti (nuova serie di illuminazione a Castellara, l’accesso tanto “discusso” tra via XX Settembre e la deliziosa piazza di Santa Chiara, etc.), anziché, per esempio, nel tentativo di avviare una concreta fase di recupero urbanistico della località “Castello da Capo”.
Il servizio fotografico che pubblico oggi su Fuoriportaweb mostra, da monte e da valle (come lo preferite?), l’impatto ambientale della struttura metallica (con inserti di cemento armato e legno a vista), probabilmente in netto contrasto con la "cultura" di una visione (romanticamente) più storica della panoramica di Guglionesi dal versante della valle del Biferno. Una scelta di riqualificazione che a me, personalmente, lascia più di qualche perplessità nella coerenza “storica” dell'opera in sé. Un'ulteriore conferma di come l’argomento “riqualificazione urbanistica” nel centro storico, e delle sue pertinenze, a Guglionesi resti un tabù.
Ora occorre trovare un degno “nome” all’opera, per segnalarne la presenza nelle future guide turistiche di Guglionesi (prima o poi anche Guglionesi avrà una sua “guida” turistica, ci si augura “puntuale”!). Probabilmente, un “nome” già c’è: "belvedere". Il dissesto idrogeologico in atto, da molto tempo, nella zona alle pendici dell’opera potrà, comunque, suggerire i più creativi.